15-Vicini, ma lontani

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Qui sopra potete vedere un mio tentativo di disegnare Yurika, scusate ma non sono riuscita a colorarlo, spero che vi piaccia comunque ❤

Yurika si sedette sul letto e si tolse le scarpe, massaggiandosi i piedi. Per quanto potesse essere bello ballare, farlo indossando delle scarpe col tacco non era troppo piacevole se la cosa si protraeva troppo nel tempo. Sospirò. In realtà era stata proprio lei a chiedere al vampiro di prolungare il loro ballo, e ora ne pagava le conseguenze. E perché era disposta a farsi venire mal di piedi? La risposta era piuttosto semplice. Più i giorni passavano e più amava la compagnia del vampiro e le ore che spendevano insieme. La ragazza preferiva ballare con lui, soprattutto perché l'attività prevedeva una certa vicinanza tra i due e un limitato contatto, ma la cosa che amava di più era essere morsa da Ferid perché in quei momenti il vampiro la stringeva veramente a sé. E non poteva negare quanto questo la facesse stare bene. Valutò le condizioni dei suoi piedi, ma poi decise di recarsi comunque in biblioteca; questa volta voleva leggere qualcosa di diverso, non voleva un libro che parlasse di armi e demoni, voleva qualcosa di più romantico.

Yurika si guardò attorno sconsolata. "Kurena... Secondo te come faccio a capire dove trovare un libro specifico?" "Chiedi a Ferid, lui ti risponde di sicuro." Yurika sbuffò e iniziò a guardare alcuni libri in un angolo. La sola idea di chiedere a Ferid dove trovare un libro romantico la metteva parecchio in imbarazzo. "Uffa." Borbottò Yurika passando le dita su un libro. "Buonasera, mia pecorella... Qualcosa ti affligge?" Il cuore della ragazza iniziò a battere più forte sentendo la voce del vampiro. Si girò lentamente nella sua direzione. Notò con piacere che indossava una semplice camicia, semplice camicia che delineava il suo perfetto fisico. "Non sarebbe male se la togliesse?" Rieccheggiò la voce del demone facendo arrossire la ragazza. "No." Rispose decisa Yurika, in realtà più a Kurena che a Ferid. Il vampiro le si avvicinò e la ragazza indietreggiò contro i libri. Ferid mise una mano accanto alla testa di Yurika e fece scivolare l'altra sul collo della ragazza facendola rabbrividire. "Ho sete... Ti dispiacerebbe offrirmi il tuo sangue?" Yurika accennò un sì con la testa, ma Ferid si allontanò da lei. "Vieni, mettiamoci comodi." Le disse sedendosi sul divano. Yurika fece per sedersi accanto al vampiro, ma lui le prese un braccio fermandola, mentre posò l'altra mano sulle sue gambe. "Vieni qui Yurika." La ragazza osservò per un lungo momento le gambe del vampiro, poi si decise a sedersi su di lui, rossa come un peperone. Ferid sorrise mentre la osservava. La sua Yurika era adorabile e bellissima. Difficilmente sarebbe riuscito a stancarsi di lei. E questo era un bel guaio per lui, ma per ora preferiva non pensarci. "Non fare la timida." L'avvicinò e lei posò le sue mani sul suo petto. Il vampiro portò la testa sul collo della ragazza, le leccò la pelle e affondò i canini, stringendo una mano sulla sua vita. Yurika si morse un labbro, cercando di reprimere un gemito, poi strinse la camicia del vampiro e posò la testa su quella di lui. Quel breve dolore iniziale veniva sempre sostituito da una sensazione di piacere e tutto questo era ancora più bello quando il vampiro la stringeva così. Avrebbe desiderato che quei momenti potessero durare in eterno. Anche per Ferid quello era un momento da sfruttare, non poteva sempre stringerla come in quelle occasioni e, questa volta, quando finì, non seppe resistere e le diede un bacio sul collo. Yurika si sorprese di quel gesto e, presa da un'improvvisa stanchezza, posò la testa sulla spalla del vampiro. Ferid si preoccupò vedendola lasciarsi andare così. "Tutto bene?" Le chiese. "Sì." Sospirò Yurika, sentendo le braccia del vampiro avvolgersi attorno al suo corpo. Yurika fece scivolare una mano lungo il petto del vampiro e Ferid sentì un brivido a quel tocco. Deglutì. Nessuno gli aveva mai fatto quell'effetto. La ragazza rimase in quella posizione ancora per un attimo, poi si risollevò lentamente. "Scusa." Sussurrò guardando in basso. "Non ti preoccupare. Forse è stata colpa mia, credo di avere esagerato." Yurika si alzò dalle gambe del vampiro, ma, nel farlo, ebbe un lieve giramento di testa dovuto alla perdita di sangue. Solitamente Ferid la mordeva nella sua stanza, era la prima volta che lo faceva fuori e non era certa di riuscire a raggiungerla indenne. Il vampiro si affrettò ad alzarsi. "Ti posso riportare io." E fece per avvicinarsi a lei, ma Yurika si allontanò. "No! Posso camminare da sola!" Sbottò. "Yurika, lo dico per te..." "Ferid, ti prego. Vado da sola." Il vampiro sospirò. "Posso almeno accompagnarti? Così se hai bisogno ti posso aiutare." "Verresti comunque, vero?" Chiese Yurika. Ferid le sorrise. "Ovviamente. Forza, andiamo. Prima te." E i due si incamminarono fianco a fianco.

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