22 - Desiderio

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Si appoggiò al divano e chiuse gli occhi, aggiungendo pure un vistoso sbadiglio. "Ecco con quanta passione, amore e ardore dimostri di essere interessata alla mia causa."  Yurika neppure provò a ribattere, non ne aveva la forza. Aveva passato l'intera mattinata sui quei tomi che le aveva procurato Ferid e la loro complessità la devastava ogni giorno di più. Possibile che al mondo dovesse sembrare tutto così impossibile? E pensare che aveva anche dei nobili obiettivi, per quanto fosse l'unica a pensarlo. O forse al massimo Ferid poteva sostenerla in quell'impresa utopistica, ma non ne era certa fino in fondo. Era pur vero che era stato lui a procurarle i libri necessari decidendo di aiutarla, ma questo non significava che vedesse la cosa in maniera positiva. Onestamente non aveva idea di cosa pensasse in merito. Sospirò tornando a pensare a quanti pezzi mancassero per completare quello che sapeva sulla figura del vampiro del quale era innamorata persa. E i pochi elementi che aveva riflettendoci non erano certo dei migliori. Ripensò a quando aveva accennato alla presenza di altre prima di lei, questo sicuramente la incuriosiva, ma la preoccupava allo stesso tempo. Inannzi tutto si chiedeva quante ce ne fossero state. Ancora una volta non sarebbe stata in grado di darsi una risposta non sapendo quanti anni avesse Ferid, nonostante avesse ormai compreso che aveva attraversato diverse fasi della storia, ma a quando risalivano i suoi anni da umano? Un po' rabbrividiva pensando all'abisso di tempo che li separava, ma non era solo quello. Non aveva ben chiaro quanti anni avesse biologicamente parlando, certo il suo essere di una bellezza ineguale poteva pure aiutare, ma era chiaro che fosse più in là con gli anni di lei. Aveva sempre scelto prede più giovani di lui? Soprattutto quanto esperienze aveva avuto in passato? Forse aveva già provato sentimenti simile per altre?

"Yurika, smettila. Ti stai ossessionando." Kurena avrebbe voluto aggiungere un per nulla alla sua frase, ma purtroppo non sarebbe stato realistico. Per quanto non potesse sopportare di vederla così presa da questioni che ai suoi occhi di demone non parevano così drammatiche non poteva affermare il falso. Ferid era un vampiro che aveva camminato sulla Terra probabilmente per secoli quindi certe esperienze doveva per forza averle vissute, inutile negarlo. Ma non riteneva saggio questo suo rimuginarci sopra troppo a lungo, si faceva solo del male. A volte rideva di queste sue considerazioni troppo affettuose nei confronti di Yurika. Anche lei non stava svolgendo bene il suo lavoro di demone, in una situazione del genere sarebbe stato fin troppo facile per lei prendere il controllo della giovane e svolgere per una volta il suo dovere. Provò repulsione verso se stessa anche solo per aver pensato una cosa del genere. Yurika non era la sua padrona. Era la sua amica. La sua migliore amica. L'unica sulla quale potesse contare in questa sua nuova vita. Per questo non sopportava vederla crucciarsi su futuli questioni. Avrebbe semplicemente voluto che la ragazza potesse godersi quei momenti di gioia e serenità col vampiro. Ancora una volta percepì qualcosa di forte nei recessi della sua coscienza. Come se qualcosa volesse fuoriuscire. Che fosse qualche ricordo della sua vita passata? Non poteva ricordarlo, ma poteva aiutare Yurika.
"Te lo ripeto, smettila." La ragazza si sforzò per un attimo di interrompere il flusso di pensieri che affollavano la sua mente, ma già sapeva che non era cosa facile. Quando qualcosa ti entra con insistenza nella testa poi è difficile liberarsene completamente. "Ci sto provando." Il demone sbuffò. "Non raccontarmi balle, lo sai meglio di chiunque altro che con me non reggono." "Lo so, però... A volte non riesco a evitare di pensarci. Non ci riesco." Kurena sospirò, in fin dei conti riusciva anche a capira più di chiunque altro e per questo non poteva biasimarla fino in fondo, non poteva completamemte andarle contro perché sentiva fin troppo bene cosa provava la ragazza in questi casi. Ma, per quanto assurda potesse sembrare la situazione, per ora era lei ad avere la mente più lucida delle due, dunque era suo dovere riportarla alla realtà. "Ti rendi conto che stai muovendo delle semplici supposizioni su un passato che magari non esiste? Non sai cos'è successo negli anni passati della sua vita e non lo saprai mai se non glielo chiedi." "Certo. Scusa Ferid ti andrebbe di raccontarmi le tue passate esperienze sentimentali?!?" "Non ho detto questo Yurika" "Hai detto..." "Non è al suo passato che devi pensare! Ci sarà un motivo se il passato è passato, non credi? Perché è qualcosa che apparteneva a un altro momento della vita, che non fa parte della vita presente e che non potrà mai far parte del futuro. Quello che conta è il presente. Soprattutto ora che non sai nulla della sua vita devi basarti sul presente. Devi sentire come vanno le cose ora." Fece una breve pausa. "A me non sembra vi stia andando così male." Yurika fremette. "Lo sai a cosa penso ultimamente." Sussurrò debolmente. Sì, Kurena sapeva benissimo cosa la preoccupava. "Non è certo un problema Yurika." "No?! Dici che non è un problema. Invece si che lo è. Almeno... Pensa a com'è lui nei miei confronti, quando mi bacia e tutto il resto. Riesco a capire quando vorrebbe fare altro. Invece io niente. Mi sento sempre così impacciata." "Ferid non ti ha mai fatto nessuna storia in merito, non ti costringe a fare cose che non vuoi." La ragazza sospirò. "Non ha ancora fatto nessuna storia in merito, ma prima o poi arriverà il momento in cui dovremo affrontare la cosa." "Non farla così drammatica." "E se per Ferid fosse un problema?" Sussurrò. Kurena avrebbe voluto sbuffare. Si stava preoccupando per problemi che non esistevano. Anche se riconosceva che presto sarebbero comparsi. "Cosa? Il fatto che tu non abbia mai avuto nessuno prima d'ora? E ciò che ne consegue?" "Beh... Sì." "Non credo sia un problema per lui." "Magari mi vorrebbe più reattiva, più non lo so... Magari pensa che non sono abbastanza coinvolta..." "E invece non hai la più pallida idea di come comportarti e quando si espande troppo vai nel panico." Concluse il demone con un sorriso. Yurika arrossì. "Temo che tu abbia riassunto fin troppo bene la situazione." "Devi essere più rilassata mia cara ed evitare di farti tutte queste inutili paranoie, perché credimi, lo sono. Forse dalla mia posizione di demone non posso certo dare un giudizio veritiero sulla realtà e sui comportamenti degli uomini, anche perché qui poi il soggetto di cui stiamo parlando è un vampiro, ma devi dare importanza alle cose tangibili, non alle supposizioni. Quel vampiro è veramente innamorato di te, se così non fosse sappiamo entrambe che in quel letto non passereste la notte dormendo innocentemente, ma facendo altro e non solo quello. Presta attenzione nel bere il tuo sangue e ti sta pure allenando. Sono cose che non succederebbero nel caso in cui lui non tenesse veramente a te, va bene?" "Non hai tutti i torti." "Ma cosa Yurika?" "Ci sarebbero infiniti ma da prendere in considerazione, ma hai ragione. Sto impazzendo per nulla. Dovrei provare a darmi a qualche romanzo per distrarmi. Non ho la testa ora per continuare."

Guilty All The Same Where stories live. Discover now