My Fire

Prologo

🔥Just stop your crying
It'll be alright
They told me that
The end is near🔥

Ricordo benissimo di Valerie, quel giorno, avevo appena 16 anni.
Tornai dalla scuola di danza un po' abbattuta rispetto al solito: credevo di non riuscire a vincere una delle gare che si sarebbero svolte a breve.
Lei e il nonno erano seduti a tavola con i miei genitori, intenti a gustare la cena preparata da mia madre.
Appena entrai in casa non salutai nessuno, scappai dritta in camera mia a piangere a dirotto.

Valerie con la sua usuale dolcezza salì in camera mia e si accoccolò vicina a me, sul mio letto.
"Non ci riuscirò mai, nonna."
"Lo so piccola, so come ti senti ma non devi abbatterti. Rilassati, concentrati: solo così sarai  pronta per la prossima domenica. Sono sicura che sarai la più brava in pista."
Mi asciugò con cautela le lacrime e riuscì a strapparmi un sorriso.
"Inoltre, sarai anche la più bella", disse poi, mentre prendeva un sacchetto nero dalla sua borsa.

"Quando avevo la tua età, incontrai tuo nonno a lezione. Beh, inutile che io te lo dica, lui era... insomma: tutte le ragazze della palestra gli facevano la corte.
Occhi profondi, proprio come i tuoi, incrociarono il mio sguardo per la prima volta quel giorno. Prima di quel momento non si era mai accorto di me.
Mentre mi riscaldavo notai che lui non era uscito dalla sala, nonostante avesse finito già da un bel po'.
Insomma, finimmo per provare assieme tutta la sera, e continuammo così tutte le sere, per un mese intero.
Così, la nostra istruttrice decise di renderci una coppia e da lì in poi sai come è andata, no?
Il punto è che, in questo sacchetto che sto per regalarti, che sta per diventare tuo per sempre, ci sono i pensieri di una ragazzina di 16 anni che credeva di non essere abbastanza per uno qualsiasi, figuriamoci per Anthony Milos.
Ci sono tutte le sue paure e le sue incertezze che sono identiche a quelle che hai tu adesso.
Qui però, troverai anche tutta la forza che le hanno donato per andare oltre i suoi limiti, troverai delle vittorie e delle sconfitte accompagnate pur sempre da umiltà. Tesoro mio, qui troverai l'essenza di una ballerina, quella che mi ha reso una donna 50 anni fa.
Queste sono le scarpe che indossavo quel giorno che avevo timore di sbagliare accompagnata da tuo nonno per la prima volta, e che poi ho indossato quando abbiamo trionfato in pista. Usale sempre, a volte o mai. L'importante, per me, è che tu colga il loro valore."

Strinsi quella sacca al mio petto, dandole un bacio lunghissimo sulla guancia, lasciandomi coccolare ancora un po' prima di prendere parte alla cena con la mia famiglia, incosciente che quello sarebbe potuto essere il suo più bel dono, nonché l'ultimo.