16. Non la deluderò

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Stamattina, prima di andare a lezione, abbiamo visitato le altre due case che avevo trovato disponibili.
L'ultima è stata quella che ci ha convinte di più.

Il quartiere è molto bello, la casa si trova su un viale con tante altre villette a schiera.
Presenta un giardino, un garage, una veranda e una piscina non troppo piccola sul retro. C'è anche un angolo per il barbecue, è praticamente perfetta. Mi sembra di essere in un film!

All'interno è già molto arredata, non è su due piani come quella precedente ma è meglio così: non abbiamo molto tempo libero da spendere per la cura di ogni stanza, quindi non cercavamo una casa molto grande. Già questa sarà difficile da gestire.

La villetta ha una sala da soggiorno subito dopo l'ingresso, sulla sinistra si trova la cucina ed ha come tavolo una penisola che sia io che Aurora adoriamo! Il tutto è aperto, senza porte, ma con grandissime finestre che rendono luminosa la zona giorno.

La prima porta da notare è affianco alla cucina, quella del bagno principale. Piccolino, ma funzionale.

Sul lato del soggiorno ci sono le due stanze da letto: una per me e una per Aurora. Spaziose, ma non troppo. In mezzo alle due, c'è un'altro bagno.

La porta secondaria è al lato opposto dell'entrata, da lì si esce sul giardino.

Regnano il bianco e il grigio, tranne che nelle camere da letto: una ha le pareti dipinte di rosa pastello, l'altra è sul pesca. Non ha niente che non va, il prezzo d'affitto non è nemmeno troppo alto.
Ciò non toglie che ci servirà comunque un lavoro, al più presto. Non possiamo gravare ancora sui nostri genitori, nonostante se lo possano permettere.

Ci troviamo vicine sia alla scuola che all'accademia, altro punto a favore, almeno fino a che non avremo una macchina.
In Italia usavamo spesso quella delle nostre mamme, ma non potevamo di certo portarle fin qui.

Il divano può fungere anche da letto ma, la proprietaria, ci ha consigliato di trasformare il garage in una stanza per gli ospiti, e l'idea non è male, calcolando che sicuramente i nostri parenti verranno a trovarci ogni tanto.

La proprietaria è una signora sulla cinquantina, molto gentile e disponibile. Ha questa casa di proprietà perché voleva sistemarci le sue due figlie ma, hanno avuto progetti diversi per il loro futuro, ed entrambe si sono trasferite in Australia.
Il modo in cui ne parlava mi ha fatto pensare a quanto possa star male mia madre all'idea di avere una figlia così lontana da lei, ma allo stesso tempo mi ha rallegrato l'orgoglio con cui ne parlava la signora, immaginando mia madre parlare di me.
Non la deluderò, questo è sicuro.

Purtroppo dovremo aspettare almeno due settimane prima di poterci trasferire qui, la signora ha delle faccende da sbrigare prima di lasciarci la casa e noi dovremo compilare alcune scartoffie per lasciare i dormitori.

Oggi, inoltre, ho svolto la mia seconda lezione in accademia.
Questa volta è stata individuale, l'insegnante è davvero brava, anche se giovanissima. Finita la mia lezione ho aspettato che Aurora finisse la sua, e curiosando tra le aule ho visto in una Dylan e Cassie. Lei provava con il maestro delle figure e Dylan era intento a guardare lui, per coglierne tutto, quindi sono sicura che non mi abbia vista. Meglio così, non saprei cosa fare o dire in sua presenza.

Sono le 19:00 e sono sdraiata sul letto a pensare e non fare nulla

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Sono le 19:00 e sono sdraiata sul letto a pensare e non fare nulla.
Aurora messaggia con qualcuno e fa su e giù per la stanza con il telefono in mano, non si da pace.
"Aurora mi stai facendo venire la nausea!"
"Anch'io ho mal di stomaco, sto parlando con Travor", dice lei entusiasta.
"Ah, si? Di cosa?", mi metto seduta.
"Verrà a prendermi tra poco. Vuole portarmi fuori, non so dove. Mi ha detto solo che ne sarò felice. Sarà meglio che vada a prepararmi!", e si fionda in bagno.

Non ho intenzione di passare la serata ad annoiarmi, non sono molto stanca nonostante la lezione di poco prima.
Prendo il telefono e invio un messaggio alle mie amiche.

Sarah: Beviamo qualcosa insieme stasera?
Katie: Certamente amica! Questa stanza è così monotona, ho voglia di uscire.
Sasha: Concordo. Trascinatemi fuori a godermi la vita, vi prego!
Annie: Hanno aperto un nuovo locale da queste parti, potremmo andare lì.
Sarah: Ci sto, ci vediamo alle 20:00 nel parcheggio.

Blocco la schermata e inizio a prepararmi.

Aurora esce prima di me, aspetto 10 minuti prima di scendere: non voglio rovinare niente della loro serata.
Sasha mi chiama dandomi il via libera e ci incontriamo tutte vicino la sua macchina.

Ho fatto bene ad aggiungere il giubottino di pelle nera al mio outfit, non fa per niente caldo.
Saluti e chiacchiere varie, scommesse su come andrà l'appuntamento di Aurora e Travor, dopodiché ci ritroviamo tutte e quattro in auto, con il volume dello stereo abbastanza alto, pronte a divertirci.
Arriviamo presto al locale, e capiamo che forse non c'era nemmeno bisogno di prendere mezzi, è vicinissimo al college.

Una volta entrate ci catapultiamo al bancone per ordinare da bere e rimaniamo sedute agli sgabelli in attesa dei nostri cocktail.
"Ragazze, Drake mi ha chiesto se può raggiungerci con Mike... vi dispiace?", dice Sasha.
"Certo che no, falli venire!", le rispondo. Mi piace essere in compagnia, ma per evitare inconvenienti decido di raccontare tutto su Mike alle ragazze, prima che arrivi.
"Dovresti provarci, sai? Mike è un bravo ragazzo, vi ci vedo bene insieme", interrompe Sasha il mio racconto.
"E Dylan?", fa Katie.
"Dylan balla con Cassie, oltre ad andarci a letto, forse. L'ho scoperto ieri. C'è anche da dire che abbiamo passato un bel weekend assieme. Non so che fare, ragazze!"
"Fregatene", risponde Annie passandomi un altro cocktail.

Inizio a sentirmi male qui dentro, vado in bagno a sciacquarmi la faccia e bagnarmi i polsi.
Al mio rientro noto che Drake e Mike sono arrivati.
"Hey, Italian girl! Come stai?", mi saluta Drake.
Gli do un bacio sulla guancia e faccio lo stesso con Mike.
Dopo poco ci ritroviamo tutti a scatenarci in pista.

Mike mi sta addosso, ma non mi dispiace.
È davvero carino stasera.
Balliamo insieme per molto tempo fino a che le mie decolté mi distruggono del tutto.
Mi appoggio allo sgabello dov'ero seduta prima e Mike continua a farmi ridere. Ha un senso dell'umorismo da far invidia, con lui è tutto più leggero, tutto più divertente, più normale.

Siamo nel bel mezzo della serata e mi sto divertendo da matti, fino a che Annie corre verso di me.
"Scusami Mike!", mi prende il braccio e mi trascina lontano da tutti.

My FireWhere stories live. Discover now