12. Mi interessa?

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Il tragitto è stato, ovviamente, più breve della scorsa volta.
Mike si è accorto della mia "esperienza" in campo, ha notato che non avevo alcuna paura nello stare su una Kawasaki, anche a molti km/h, quindi ha azzardato ad accelerare in alcuni tratti.

"Non sapevo ti piacessero le moto, Sarah!", fa Sasha avvicinandosi dopo aver parcheggiato.
"O forse i conducenti...", ride Katie.
"Beh, i motociclisti hanno il loro fascino", risponde Mike.
"Adoro le moto, si", ammetto noncurantemente.
"Questa ragazza mi piace sempre di più", ribatte lui in modo innocente - credo - e mi fa da appoggio col braccio fino all'ingresso della villa.

La situazione è simile a quella della scorsa settimana. C'è molta gente, la maggior parte è formata dai ragazzi del college, me ne accorgo dalle facce conosciute.

Mi fermo a salutare qualcuno, molto brevemente, e poi mi dirigo verso "l'area alcool".
Prendo da bere con i miei amici e ci sediamo su dei divanetti miracolosamente liberi, nella sala dove tutti si stanno scatenando a ballare con un bicchiere in mano.
Mike continua a guardarmi, forse pensa che io non me ne accorga, lo fa dal pomeriggio ormai.
Alla fine, però, decide di farsi avanti.
Si alza di scatto, questo mi fa capire che ha preso impulsivamente coraggio, e mi si avvicina.
"Vuoi uscire a fumare una sigaretta?"
Acconsento e ci dirigiamo verso la prima uscita che troviamo.

"Allora, sei una ballerina?"
"Non lo avevi ancora capito?"
Mi guarda quasi incantato, è piacevole ma... potrebbe diventare irritante, se continua.
Adoro essere fissata solo in pista. Mi piace che la gente mi guardi, ma se lo voglio io.
"Dai, fammi vedere qualcosa"
"Mike, non mi sembra nè il luogo e nè il momento adatto", rido di gusto mentre lo dico, e lui con me.
"Mi piace la tua presenza, Sarah.
Insomma, forse non mi crederai, ma qui a New York l'aria iniziava ad essere opprimente. Sempre le stesse facce, le stesse feste, gli stessi posti... Tu e Aurora avete soffiato un po' d'aria fresca sulle nostre teste."
"Ti capisco, la pensavo anch'io così quando ero a casa. Grazie, comunque.", rispondo tra un sorso di vodka e un tiro di sigaretta.

Lancio uno sguardo all'interno e vedo che le ragazze stanno ballando, divertendosi da matte.
"Entriamo anche noi?", sposto di nuovo gli occhi su di lui.
"Certo".

Il tempo sta scorrendo velocemente tra musica, alcool e sigarette

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Il tempo sta scorrendo velocemente tra musica, alcool e sigarette. Sto davvero bene stasera, non ho pensieri negativi su nulla.
Non ho ancora incontrato Dylan però, e questo è strano dato che siamo qui già da più di due ore.
Mi sale un senso di preoccupazione per un attimo: non ci sentiamo da giorni e non è nemmeno alla festa. Starà bene?
Sicuramente. Elimino assurde probabilità e continuo a divertirmi.
Noto che Aurora non è più con noi, ma seduta a chiacchierare con Travor. Bella coppia, davvero. Spero funzioni tra loro.
Non si sono ancora scambiati nemmeno un bacio, ma la conosco, vorrà andare con calma.

Dopo pochi minuti di pausa le ragazze mi trascinano di nuovo in pista. I piedi mi fanno malissimo, ma decido di accontentarle.
Ad un certo punto Sasha, che è difronte a me, cambia espressione.
Mi guarda entusiasta e fa cenno alle altre di allontanarsi da me.

Che succede?

Mi giro, per guardare alle mie spalle, e trovo Dylan.

È qui, finalmente.

Mi si avvicina col suo sorriso perfetto, mentre si aggiusta il ciuffo, come sempre.

"Sei venuta anche tu, allora!"
"Credevi di no? Se c'è da divertirsi sono sempre la prima".
Inclina la testa su un lato e allunga le braccia per farmi avvicinare a salutarlo.
Gli do un bacio sulla guancia e mi stacco di nuovo, ma lui mi tiene la schiena.
Il suo tocco è freddo, in più mi accorgo che indossa il suo giubbotto di pelle nero, quindi sarà arrivato da poco.
Nel frattempo, parte un lento.
"L'avevo premeditato, Milos", riferendosi alla stretta che ha mantenuto.
"Frequento le feste di Travor dal liceo, so che verso la mezzanotte fa spostare il dj per creare il momento, a detta sua, romantico", continua.
Gli sorrido, e mi appoggio sulla sua spalla. Il mio sguardo incrocia, intanto, quello di Aurora che mi fa un'occhiolino mentre ondeggia assieme a Travor.
"Ti sei divertita senza di me in questi giorni?", mi sussurra all'orecchio.
"Dov'eri, Dylan?"
"A casa. Mio fratello non è stato molto bene, è una lunga storia."
"Raccontamela, allora"
"Ti interessa?", mi sposta il viso per guardarlo negli occhi.
Non rispondo.
Non so cosa dire.
Mi interessa?
Non lo so!
Non sono stata di certo male, o depressa in stanza, a pensare dov'era e perché non mi scriveva, ma un po' mi è mancato. Ho pensato a lui, sì, ma in modo diverso. Mi sono fatta condizionare dalle parole delle mie amiche.
La mia conclusione è stata che questo ragazzo è tutto ciò che una donna potesse desiderare, ma non è affidabile, ecco.

Distolgo lo sguardo e mi distanzio da lui, quasi involontariamente, assolta dai pensieri.
"Chi tace acconsente", mi sorride.
Sorrido anch'io, ancora senza parole.
"Hai visto Travor? Si chiederà come è andata. Sei la prima persona che vedo da quando sono tornato. Vorrei salutarlo"
"È lì con Aurora, andiamo".

Rimaniamo seduti a chiacchierare per molto tempo, solo noi quattro.
Parliamo un po' di tutto: la danza, l'Italia, l'America, le nostre e le loro vecchie esperienze.
Senza accorgercene si è fatto davvero molto tardi, la sala si è quasi svuotata del tutto.
"Ragazze, scusate l'interruzione, noi stiamo andando via", è Sasha.
Aurora guarda il cellulare, e si scandalizza all'orario. Sono le 03:00.
Mike si affianca a Sasha, e mi guarda.
"Ti serve un passaggio?"
Sto per rispondere ma Dylan mi anticipa.
"Tranquillo Turner, ci penso io"

Ops, non mi aspettavo questa reazione.

Mike gli sorride nervosamente.
"Grazie, Dylan. A domani ragazze.", fa Sasha, salutandoci.
Mike, invece, è tornato verso Drake e le altre prima di Sasha.

Faccio un cenno con la mano al gruppo, per salutare, e ricambiano tutti.
Mi dispiace per Mike, è stato così gentile. Forse ci è rimasto male per la risposta di Dylan.
Domani gli invierò un messaggio, ora preferisco finire di godermi questa bellissima serata.

My FireWhere stories live. Discover now