11. Ci sto

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Siamo davvero a Venerdì?
È già finita la nostra prima settimana in America.
Una settimana decisiva in tutto e per tutto.

Stamattina Simon mi ha inviato un e-mail con orari e giorni di lezione, con allegate le aule libere settimanalmente per allenarsi in proprio.
Wow. Una cosa del genere, in Italia, potevo solo sognarla.
Una mia vecchia insegnante, un giorno mi disse "questo è uno sport per ricchi!", e diciamo che questo ha inciso sul fatto di cambiare ancora insegnante, ma non è poi così falsa quest'affermazione.
Il problema di quella donna era la sua avidità, così diceva mia nonna. Ogni minuto in più passato nella sua palestra aveva un costo, ogni suo consiglio ed ogni bicchiere d'acqua tra un'ora e l'altra, addirittura.
Questo è ovviamente l'esempio peggiore di insegnanti che ho conosciuto, ma un po' tutti, pensavano a business, al guadagno.
Centinaia di euro per lezioni di un'ora, poco più della metà per un semplice allenamento collettivo... ne avrei da raccontare!
È per questo che non riesco a capacitarmi di quante agevolazioni abbia quest'accademia! Continuo a credere che sia tutto surreale. Forse, da lunedì avrò più consapevolezza.

È finita da poco l'ultima lezione della giornata: anatomia dell'immagine.

Uscendo dall'aula cerco tra i tanti studenti il volto familiare di Aurora, dopo poco però ci rinuncio e mi avvio verso la mensa, sicuramente sarà li.

Entrata, prendo il mio vassoio e vado a sedermi tra le ragazze.
"Allora, è venerdì, che combiniamo stasera?", guardo tutte.
"Festa da Travor!", si prenota Aurora.
"Chi ci sarà questa volta?", Katie pensa ad alta voce con aria ironica, mentre scopro che Drake e Mike si stanno avvicinando al nostro tavolo.
"Noi di sicuro, bellezze!", fa Drake, facendo spazio sulle panche attaccate al tavolo per lui e il suo amico.
Non mi preoccupa andare da Travor, anche se sicuramente ci sarà Dylan.
Non ci siamo più visti e sentiti dal giorno dell'esame, ma è meglio così, ho avuto il mio tempo per pensare alla situazione.

Iniziamo a chiacchierare mangiando, fino a che il mio cellulare disturba il tutto squillando.
Lo cerco con aria annoiata e Mike mi fissa. In realtà lo stava già facendo, ma ora ne ho la conferma.
Gli sorrido e mi allontano dal gruppo, portando con me cellulare e sigarette.

È mio padre.
"Ciao tesoro, come va?", e così si apre la nostra solita conversazione padre-figlia.
Lo aggiorno un po' sulla mia prima settimana qui, gli racconto del college, l'esame all'accademia, le mie nuove amiche, senza scegliere troppo nei dettagli.
Non ho un bellissimo rapporto con lui, diciamo che sono più legata a mia madre, ecco.
Lui è sempre fuori per lavoro, se penso alla mia infanzia ho pochissimi ricordi con la sua presenza rispetto alla mamma e i nonni.
"Come sta il nonno?"
"Sta bene, amore. Dice che già gli manchi tanto, ma sa che te la caverai."
"Salutami tutti, a presto"
Finisco la mia sigaretta e rientro.

Sono già le 19:00 e come al solito io e Aurora siamo ancora di fronte l'armadio a scrutare i nostri vestiti

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Sono già le 19:00 e come al solito io e Aurora siamo ancora di fronte l'armadio a scrutare i nostri vestiti.
Mi decido a prenderne uno.
"Troppe paillettes?"
Me lo appoggio addosso senza toglierlo dalla gruccia.
"Può andare.", mi risponde Aurora.
Provo a specchiarmi e immaginarlo con le decolté nere.
È semplicissimo, mi arriva sul ginocchio, è nero e ha delle paillettes su tutta la stoffa.
Nessuna scollatura provocante, ma mi lascia le gambe ben scoperte.
Punto a favore per me.

Il tempo vola tra trucco e capelli e sono le 21:00 quando usciamo dal cancello del college.
Ci sono fuori Sasha, Annie, Katie, Drake e Mike.
Mike è appoggiato alla sua moto, mentre fuma una sigaretta, non sapevo nemmeno che ne avesse una.
Vado matta per le moto, e l'adrenalina in generale.
Mio padre oltre a tramandarmi i suoi mille difetti mi ha anche tramandato la sua passione: i motori, di ogni genere.

Salutiamo le ragazze e facendo due conti capiamo che non ci stiamo tutti nella macchina di Sasha.

"Io su quell'affare non ci salgo!" Scherza Aurora con Mike.
"Non pensate che ci salga io, allora", fa Annie.
Mike guarda Katie che le fa cenno di no, Drake e Sasha intanto si affrettano ad entrare in macchina.
"Rimani solo tu, Sarah.", mi guarda con un enorme sorriso stampato in faccia.
"Ci sto", rispondo indifferente.
Il tempo di infilare il casco e siamo già in sella, diretti verso la festa.

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