7. Bel colpo, amica

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Questa mattina mi sono svegliata con la sensazione di essere osservata.
Appena ho aperto gli occhi ho trovato Aurora, a braccia conserte, impostata al lato del mio letto.
"Ora mi dici che cavolo di fine hai fatto ieri sera."
"Buongiorno mammina"
Mi stiracchio leggermente prima di mettere piede sulle mattonelle del pavimento beige.
"Dammi il tempo di riprendermi e poi giuro che ti racconto tutto.."
"Hai 3 minuti Sarah. Voglio sapere tutto."

Mi alzo piano dal letto e mi conduco verso il piccolo frigo che abbiamo in camera per prendere delle arance e poter fare una spremuta.
Intanto Aurora è ancora lì a fissarmi, segue ogni mio movimento con lo sguardo, sorseggiando il suo caffè.
Noto che il bicchiere è della caffetteria della scuola.

"Ehi però potevi pure pensarci alla tua amica!", dico in modo scherzoso.
"In realtà Trevor e Dylan sono stati qui mezz'ora fa, ne avevano portato uno anche per te ma alla fine Dylan ha finito per berlo, dato che non ti volevi svegliare e stava diventando freddo."

FERMI TUTTI.
DYLAN È STATO QUI?
MENTRE IO DORMIVO BEATAMENTE IN CHISSÀ QUALE POSIZIONE IMBARAZZANTE?

Aurora ha notato la mia espressione sbigottita, tanto da farmene accorgere.
Mi punta il dito con uno sguardo malizioso.
"Torniamo a noi, non cercare di cambiare argomento. Dove sei stata fino alle 3 del mattino 'Miss. Devo Riposarmi'?"

Le lancio uno sguardo in segno di resa e sedendomi rilassata le racconto tutto: il mio incontro con Dylan sul terrazzino, Cassie, il suo inseguimento, il pub in cui siamo finiti dopo e di quanto abbiamo chiacchierato davanti ad una porzione di patatine.
Ovviamente non sono mancate delle domande da parte sua.

"Quindi, ricapitolando: lui e Trevor sono due ragazzi che sembrano appena usciti da una rivista di moda, entrambi condividono le nostre passioni, sono amici da una vita e vivono in due enormi ville..bel colpo, amica", dice lei prima di uscire dalla stanza.
"Anche Trevor balla?"
Aurora fa un sorriso soddisfatto verso di me aumentando il passo verso l'aula.
"Aspetto che anche tu mi racconti qualcosa sul biondino!"
"Trevor? Che cosa dovrei dirti..."
La fermo un istante prima di varcare la soglia della porta e non riesce a reggere lo sguardo.
"È l'uomo dei miei sogni, Sarah!"
Lo avevo capito subito, fin dallo scontro in segreteria.

Su Trevor e Aurora non ho dubbi.
È Dylan il mio dilemma; ma infondo ci conosciamo da veramente poco, non dovrei farmi nemmeno tutti questi inutili problemi.
La vita mi ha insegnato che tutto ha il suo tempo, perfino il tempo stesso.
Se le cose devono accadere, lo faranno, che tu lo voglia o no.
È stupido da parte mia soffermarmi sulle parole di qualcuno o stare attenta ai miei atteggiamenti.
Quindi, credo sia ora di dover prendere davvero in considerazione il fatto di godere della mia età e della mia situazione.
Se non decido di vivere alla giornata, non vivo più.

Le porgo un sorriso sincero, sono davvero felice per lei, ed entriamo in classe.

Le lezioni oggi passano velocemente, nonostante la mia testa sia stata contaminata dall'ansia dell'esame che affronteremo nel pomeriggio

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Le lezioni oggi passano velocemente, nonostante la mia testa sia stata contaminata dall'ansia dell'esame che affronteremo nel pomeriggio.
Stiamo iniziando i programmi e si sa che all'inizio tutte le materie del mondo sembrano facili.
Il ragazzo della reception stamattina ci ha inviato una mail, dove ci conferma l'orario e ci ribadisce ancora gli argomenti sui quali potrebbe basarsi la prova.

È da prima della partenza che ci prepariamo su questo, perché fortunatamente abbiamo quasi subito estrapolato informazioni,  quindi siamo abbastanza sicure di noi.

"Ehi stelline, siete pronte?"
Ci giriamo di scatto dietro di noi e troviamo Sasha.
"Non puoi capire che ansia!" Esclama Aurora con le gambe tremolanti.
"Andrà tutto bene ragazze, siete bravissime. Vi ho cercate nei corridoi per darvi un passaggio, devo fare delle commissioni in città quindi se volete posso accompagnarvi io"
"Ma certo, grazie mille", le faccio un sorriso dandole un frettoloso abbraccio prima di avviarci verso l'auto.

Il tratto di strada è breve ma a me sembra non passare mai. Ho pensato a tutto quello che ho fatto per il mio sogno, a tutte le battaglie che ho dovuto combattere per avanzare gradino per gradino. Non posso perdere questa occasione, non posso deludere le persone che credono in me, ma soprattutto non posso deludere me stessa.
L'ultimo anno passato in Italia ha comportato dei cambiamenti radicali nella mia vita, è successo tutto troppo in fretta e io non ci ho creduto più. Ad un tratto ho chiuso i miei vestiti e le mie scarpe da ballo in un cartone e gli ho lasciati in cantina per qualche mese.
Non avevo motivazioni, voglie. Stavo perdendo la passione sfrenata che mi aveva accompagnato per 19 anni.

My FireWhere stories live. Discover now