22. Involontariamente

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Quando ho finito lui è ancora lì sdraiato, e mi accorgo che ha in mano le foto che erano sul comodino.
Le sta sfogliando, guardandole e man mano mettendole una dietro l'altra.
"Non ho ancora avuto il tempo di incorniciarle", mi giustifico.
"Questa è la tua famiglia?", mi chiede incuriosito tenendo in mano una foto di circa dieci anni fa. Sta continuando a guardarla, a ispezionarla, aspettando una mia risposta senza staccare gli occhi da quella stampa.

"Eravamo alla villa in campagna dei nonni. Qui, precisamente, sul terrazzo. La nonna si divertiva ogni domenica estiva a decorarlo per i pranzi in famiglia", dico con voce malinconica, senza rendermene conto.
"Ti manca, Sarah?", continua lui, ma sta volta mi guarda.
Il suo tono è serio, ma anche maledettamente dolce.
Mi immergo nei suoi occhi senza proferire parola.
"Immagino di sì", conclude da solo, voltando ancora il suo sguardo su quella fotografia.
"Con lei c'era un rapporto..."
"Diverso?", mi precede, accennando col capo.
"Diverso dagli stereotipi, sicuramente"
"Dev'essere stata dura per te"
La sua mano mi sfiora la coscia, in senso di conforto.

E allora mi sento sicura, in questo momento ho fiducia in lui.
Credo che non ci sia il momento giusto per fidarsi di qualcuno: posso conoscerlo da un mese, un anno, una vita. Chi lo dice che è il tempo a determinare le emozioni, o meglio, le sensazioni?

"Lo è ancora, Dylan. Ogni volta che entro in una qualsiasi sala da ballo la immagino lì a dirigermi, ogni volta che indosso le sue scarpe sento la sua voce che mi incita, ogni santa domenica d'estate vorrei tornare indietro nel tempo come in quella fotografia", è incantato dalle mie labbra ed è sinceramente interessato alle mie parole.

"Dylan dopo quello che è successo mi fanno paura gli ospedali, ogni singola stanza di quelle strutture. Mi fa paura fare anche una semplice visita sportiva, mi fanno paura gli esiti. Mi fa paura essere in una sala d'aspetto, una qualsiasi. Solo il ricordo del ticchettio di quei macchinari che segnano il battito cardiaco mi ricorda il suo odore, il suo respiro lento e sforzato. Forse non è stata dura, molto di più. È stato... orribile. Non lo auguro a nessuno. Assistere alla lunga sofferenza, come agli ultimi istanti di vita, della persona che ami di più al mondo", mentre gli parlo una lacrima mi scende, involontariamente.

Non mi è mai capitato di parlare di Valerie con qualcuno, in modo così intimo. A parte mia madre e Aurora, ovviamente.

"Cosa le è accaduto?", chiede lui con un filo di voce, forse per non sembrare invadente.
"Un tumore", mi prendo una pausa, "Fulminante", riprendo fiato, "Non ho nemmeno avuto il tempo di rendermene conto".

Dylan mi fa spazio sul letto e mi abbraccia, facendomi sdraiare affianco a lui.
Le sue dita mi asciugano le lacrime, mentre mi bacia la fronte.

Ci guardiamo per un attimo, e nei suoi occhi rivedo lo stesso luccichio fiammante che ho visto una settimana fa.
Ma sta volta è diverso.
Sta volta il fuoco che vedo nei suoi occhi, lo stesso che mi sta bruciando i polmoni, non è di passione. Non è l'adrenalina del momento, come quella che ci dominava nella sala da ballo.
Ci intravedo un sentimento, forte e sincero.

Amore?

No, non voglio pensarci neanche. Non voglio illudermi, ancora. Voglio solo godermi il suo corpo muscoloso e possente così vicino al mio, che in confronto, è esile seppur tonico.

Senza capire come e perché, mi ritrovo incollata alle sue labbra, con le sue braccia dietro la mia schiena che mi stringono, che mi fanno sentire al sicuro.

Il nostro bacio non si interrompe nemmeno per riuscire a prender fiato, siamo un'unica persona in questo momento, immersi in un contatto supplicante d'affetto, d'attenzione.

Le sue mani percorrono la mia spina dorsale con un tocco leggerissimo, fino a farsi spazio sotto il top e le mie fanno lo stesso con la sua camicia.
Si sposta sopra di me e continuiamo a baciarci con foga.
Non ragiono più, riesco solo a godermi il suo sapore, la sua lingua che si scioglie con la mia, le nostre labbra che non vogliono slacciarsi.

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⏰ Last updated: Dec 05, 2018 ⏰

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