Premessa

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Una fredda sera dell'anno 2017, mi trovavo in treno, con ore di ritardo, stanca e annoiata di continuare a far balzare i miei occhi dalla poltrona vuota di fronte a me, al finestrino posto alla mia sinistra.

Mi sono ritrovata a pensare alla mia carriera agonistica, al mio futuro sportivo, ho iniziato a immaginare episodi della vita di ogni ballerino che pratica il mio stile, fino ad arrivare con la mente a quelli che sono i miei sogni, i miei obiettivi, a quelli che erano quando ero bambina, alla mia crescita personale e sportiva in vent'anni della mia vita.

Dopo un po', però, ho sentito il bisogno di esprimere i miei pensieri, sgonfiare la testa.
Volevo rendere minimamente realistiche le immagini nella mia mente, vederle su carta.
Volevo, dentro di me, far finta di essere io la protagonista della storia che leggerete, un po' come fanno i bambini quando giocano a interpretare vari ruoli della vita quotidiana.

Mi sono autoconvinta che sarebbe potuta essere una buona idea, far spazio alla mia creatività e immergermi in un mondo tutto mio, quello che ho sempre desiderato, seppur consapevole che fosse irreale.
Allora, dopo già qualche mese di lavoro, iniziai a pubblicare il primo capitolo, poi il secondo, il terzo e così via.

Non vorrei di certo annoiarvi con tutte queste spiegazioni,  semplicemente premettere chi sono e chi ho sempre voluto essere; cos'è questo racconto; chi è Sarah, Aurora, chi sono, dentro di me, tutti i personaggi che troverete all'interno della mia storia.

La mia omonima, Sarah, protagonista principale della storia, porta il mio nome per puro caso

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La mia omonima, Sarah, protagonista principale della storia, porta il mio nome per puro caso.
Inizialmente, le ho dato questo nome per riuscire ad immedesimarmi in lei al meglio, per darle qualcosa di me, renderla mia più di quanto non lo fosse già, farla somigliare, in qualche modo, al mio essere.
Inoltre, non vi nego che il mio nome mi piace da impazzire, così ho deciso di farlo rimanere lì a rappresentare questa ragazza energica, solare, fiera, decisa.

Come la maggior parte delle storie che ho letto su Wattpad, questa è nata per gioco; non potevo di certo prevedere che sarebbe diventata una cosa seria per me, tantomeno che a qualcuno piacessero la mia scrittura e la mia fantasia.

Aurora, la definisco la reincarnazione fantastica di quella che vorrei fosse la mia migliore amica.
Realisticamente parlando, rappresenta la mia parte buona e dolce, razionale e disponibile.

Dylan, oltre che al mio amore platonico - inesistente - raffigura i miei obiettivi quotidiani che sembrano spesso irraggiungibili e, poi, a volte surreali, altre scontati e facili, quando capisco di averli raggiunti.

L'insoddisfazione fa parte dell'essere umano, fin dal giorno zero, ma decido di vedere questo aspetto in modo positivo: quando finalmente realizzo un desiderio, la mia 'missione' non finisce.
Ne cerco un altro, lo fisso con determinazione, mi ci concentro e dedico fino a che non riesco a realizzarlo.
In seguito, ricomincio il rito.

Questo significa che non sarò mai pienamente felice e realizzata?

Per me, la felicità sta nell'attimo in cui ottengo ciò che ho sognato per poco o tanto tempo.
Sta in tutti i miei giorni, quando mi sveglio e capisco di dover fare qualcosa che mi renda migliore del giorno prima.
La crescita è soddisfazione, secondo me, e questa, è già in sè una realizzazione.
La mia determinazione, sia nella vita che nella prosa, è il mezzo per arrivare all'essere felice e/o realizzata.

Personaggi secondari, quali i familiari, il gruppo di ragazze e di ragazzi amici della protagonista, si rispecchiano nelle mie debolezze e i miei punti di forza, sono le sfaccettature del mio carattere, le vocine nella mia testa che a volte mi sgridano, altre si congratulano, altre ancora mi danno conforto, o addirittura mi ostacolano.

E, infine, Valerie è... difficile da raccontare.
Valerie è la parte di me che è volata via, che mi ha lasciato un vuoto da riempire solo di cose belle, in sua memoria.
Valerie è ciò a cui ho dedicato i miei ultimi tre anni, con una promessa, ed è ciò a cui dedicherò l'intero resto della mia vita.
È la mia motivazione, sia nella realtà, che nella mia opera puramente creativa.

Per ultima cosa, vorrei precisare che quello che leggerete è tutto frutto della mia fantasia, nomi e cognomi dei personaggi sono inventati, come alcuni luoghi (ad esempio l'accademia, o il college).
Nell'ambientazione potrete trovare sicuramente luoghi reali, appartenenti a stati e città che, però, non ho mai visitato, dei quali ho dovuto leggere molto e documentarmi, per poterli descrivere al meglio.

Con questo, vi auguro una buona lettura e un ringraziamento anticipato, anche solo per aver aperto la mia storia.

P.S. Ovviamente troverete qualche errore, o qualche passaggio non approfondito, perché preferisco buttare giù tutto o quasi, e pian piano revisionare i capitoli.

My FireWhere stories live. Discover now