Chapter 16

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"Feels like a long way down,
so honey don't leave"

Long way down, Tom Odell

Nei giorni che seguirono passammo la maggior parte del tempo a rendere l'abitazione desolata più casa.

Avevamo ripulito ogni stanza da cima a fondo e decorato secondo i nostri gusti.
Karen aveva riesumato dalla mansarda un telefono fisso che eravamo autorizzati ad usare e grazie al quale riuscii a chiamare mio zio.

Inutile dire che, allontanando di molto la cornetta dall'orecchio, riuscivo comunque a sentire le sue urla.
Ero piuttosto sicura, però, che non fosse arrabbiato perché mi trovavo qui, ma perché mi trovavo qui con Shawn.

"Non preoccuparti di lui, non voglio averci nulla a che fare." Avevo cercato di rassicurarlo mentre Shawn, dall'altro lato della stanza, aveva posato uno sguardo indecifrabile su di me.

Avevo parlato anche con Nash, cercando di spiegargli al meglio la situazione. Mi aveva assicurato che si sarebbe occupato di Sacher e che avrebbe parlato con Allen per dirgli che ero fuori città per questioni di famiglia.
Avevo provato ad avere una conversazione con Gwen, ma lei piangeva troppo per poter riuscire a parlare.

Ero rinchiusa in quel posto da una settimana ormai e cercavo di tenermi occupata in qualsiasi modo pur di non pensare a come Shawn mi aveva fatta sentire.
Non ci eravamo più rivolti la parola da quella sera e non credo lo avremmo più fatto.

Grayson, tuttavia, parlava spesso con Shawn, ma si limitava quando io ero nei paraggi.
Non ce n'era bisogno, sapevo che erano amici.
La cosa che mi incuriosiva era però che Shawn si confidasse con Gray pur sapendo che io e lui ci dicevamo ogni cosa.
O almeno così credevo.
Sentivo che c'era qualcosa che Grayson sapeva e che non riusciva o non poteva dirmi, ma avevo imparato la lezione quando si trattava di ficcare il naso in cose che non si dovrebbero sapere.

Tra le cose buone, avevo legato molto con Aaliyah negli ultimi giorni e, inaspettatamente, anche con Manuel.

La prima volta che lo vidi eravamo alla centrale di polizia di Portland, dopo che e io e Shawn eravamo stati ritrovati nei boschi.
Non l'avevo più visto quel giorno poiché, quando andavo a casa di Shawn, era sempre al lavoro. Di conseguenza, invece, avevo avuto modo di conoscere meglio Karen.

Manuel era un uomo alto e corpulento, con i capelli neri tra cui il grigio cominciava a farsi vedere.
I baffi neri ricoprivavo il suo labbro superiore e gli donavano una particolare serietà.
Tuttavia, lo avevo scoperto molto simpatico.

Le mie interazioni in quella casa erano estese a tutti, meno che a Shawn.

"Lena!" Mi chiamò Aaliyah dalla stanza che condivideva con Shawn.

Lasciai la mia stanza ed il libro di storia per poi dirigermi verso quella adiacente e fui sollevata nel trovarvi all'interno soltanto la bambina e non anche il fratello.

"Mi annoio chiusa qui dentro. Usciamo a fare qualcosa?" Domandò Aaly scrutandomi con i suoi grandi occhi marroni.

"Non possiamo uscire, lo sai." Risposi amareggiata.

"Intendevo in giardino. Non passa nessuno di qui." Precisò la ragazzina con un'alzata di spalle.

"Penso si possa fare."

Sorrisi, felice di mettere il naso fuori dalla porta di casa e seguii Aaliyah giù per le scale.

Portland 2 » Shawn MendesWhere stories live. Discover now