Chapter 24

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"The world is cold
and life's not fair"

If I could I would feel nothing,
Blackbear

Le sirene della polizia illuminavano di un bagliore rosso e blu la notte ed il volto di Shawn, intento ad osservare quello coperto di sangue di Noah Cage, prima che questo venisse coperto da un telo nero.

Una piccola folla si era formata attorno alla macchia di un rosso vivido sul marciapiede bagnato.

Ero ancora stretta nella morsa della paura per poter veramente realizzare che tutto ciò da cui avevamo tentato di difenderci era realmente finito.

Guardai Shawn, i suoi occhi erano ancora fissi sul cadavere che veniva caricato su un auto, mentre la sua mano era delicatamente avvolta attorno alla mia.

Mio zio parlava con un agente di polizia, il quale annuiva seguendo parola per parola il suo racconto.
Sapevo che, d'altronde, quando avrebbe terminato, a me sarebbe spettata una lavata di testa non da poco.

E forse non solo a me.

Una macchina accostò di fronte all'entrata dell'ospedale e da essa non persero tempo ad uscire Jones ed Hult, seguiti dalla famiglia di Shawn.

Shawn sbarrò gli occhi tanto quanto me, entrambi pronti ad essere rimproverati per il rischio che avevamo corso quella notte.

Inaspettatamente, fummo entrambi avvolti dalle braccia di Karen.

"Siete stati due incoscienti." Pianse leggermente stringendoci a sé.

"Mi dispiace." Disse Shawn in un soffio.

"Anche a me." Sussurrai.

"Non fate mai più una cosa del genere." Pronunciò allontanandosi dal nostro abbraccio e passandosi una mano sul volto stanco e provato.

"Papà..." Disse Shawn guardando l'uomo di fronte a lui.

Manuel poggiò una mano sulla sua spalla e tirò un piccolo sorriso appena visibile sotto i folti baffi.

"É tutto a posto." Rispose con voce calda stringendo la spalla al figlio e facendo passare lo sguardo da lui a me.

Shawn gli sorrise e ciò non fece che contagiare anche me.

"Vado a parlare con tuo zio." Disse poi Manuel dirigendosi verso Zio Ben.

Mio zio; ancora non credevo che avesse fatto ciò che aveva fatto, che avesse premuto il grilletto.
Ero certa che non ci sarebbero state ripercussioni negative per lui in quanto aveva agito unicamente in difesa mia e di Shawn, eppure qualcosa mi turbava.
Aveva avuto un tempismo perfetto ed il suono dello sparo ancora risuonava nella mia mente forte e chiaro.

Guardai Aaliyah, avvolta in una giacca pesante che portava sopra il pigiama, parlare con Shawn mentre Karen sorrideva ai figli.
Jones e Hult, invece, davano istruzioni ad un agente di polizia.

L'unica persona esclusa da tutto ero proprio io.
Il mio sguardo vuoto vagava di individuo in individuo cercando di capire poiché tutti fossero così felici.
Era davvero tutto finito?
Lo era, o almeno, era quello che continuavano a ripetermi tutti.
Io, però, sentivo che qualcosa di importante mancava, che non tutto fosse risolto.

Cosa sarebbe successo ora?
Saremo tutti quanti tornati alla nostra vita normale?
Era quello che speravo, nonostante una strana inquietudine mi trattenesse dall'essere completamente felice.
Come avevo già detto, qualcosa non mi tornava.

Portland 2 » Shawn MendesWhere stories live. Discover now