Chapter 22

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"Now I'm back
with my own story to tell."

Back from the edge,
James Arthur

Restai con la bocca socchiusa per qualche secondo, incapace di dire qualsiasi cosa.

"Lena? Sei ancora lì?" Domandò la voce di Gray dall'altro capo del telefono.

Non ero impazzita, era davvero lui.
Era davvero Grayson, era vivo.

"Dev'essere uno scherzo..." Mormorai incredula mentre gli occhi di tutti erano puntati su di me.

"Mi aspettavo una reazione più festosa, ti dirò." Rise Gray.

"Mi dispiace." Risi mentre una piccola lacrima solcava lentamente la mia guacia. "Non sai quanto sia felice di sentirti. Pensavo di averi perso."

"Nah, avevo ancora troppe cose da fare prima di chiudere il sipario."

"Com'è possibile? Com'è successo? Insomma, io ti ho visto, eri morto."

"Non lo sono, Lena. Questo é l'importante." Disse tornando serio e riuscii a sentire come la sua voce fosse pervasa da una nota di stanchezza.

"D'accordo, vengo da te. Dove sei?" La voglia di vederlo e stringerlo a me per accertarmi che fosse davvero reale era più grande di qualunque cosa.

"Non puoi uscire di casa, lo sai."

"Non preoccuparti di questo, inventerò qualcosa. Tu dimmi dove sei." Dissi mentre con la coda dell'occhio notavo gli sguardi contrariati di tutta la famiglia Mendes.

"Sono ancora in ospedale."

"D'accordo, arrivo."

"Ti caccerai in un mare di guai."

"Siamo già scampati alla morte, ricordi?"

Gray rise debolmente.

"Uhm, che ospedale?" Chiesi riflettendo che, in preda allo shock, non avevo avuto modo di capire in che ospedale avessero portato Grayson un paio di giorni prima.
O meglio, in quale ospedale ci avessero impedito di stare con Gray.

"Providence Medical Center."

L'ospedale era la struttura in cui mio zio lavorava, in chirurgia.

"D'accordo, a fra poco."

"A fra poco."

"E... Gray?" Domandai prima di riattaccare.

"Sono felice di sentire la tua voce."

"Si, anch'io. Adesso sbrigati."

Riattaccai e sorrisi con lo sguardo rivolto a terra.

Mi fiondai tra le braccia di Shawn e lo sentii stringermi a sé come mai aveva fatto.

"Non posso credere che fosse Gray." Shawn sussurrò in un sorriso.

"Sta bene."

"Andrà tutto bene. Per Gray, per te." Disse lasciando un bacio tra i miei capelli.

"E per te e la tua famiglia."

Shawn mi sorrise ed io ricambiai.

Mi voltai sotto gli occhi dei genitori di Shawn e di Aaliyah.

"Siamo felici per Grayson, davvero, ma non puoi andare a trovarlo, Lena. Sai che non possiamo uscire e soprattutto non possiamo lasciarti andare dall'altro lato della città." Parlò Karen in tono severo, ma pur sempre con un atteggiamento da madre che cerca di proteggere i propri figli.
Certo, io però non ero sua figlia.

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