Chapter 32

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"When you first walked
in evening air
a lullaby
went through my head"

Take care, Blaenavon


Bussai un paio di volte alla porta familiare ed attesi che questa mi fosse aperta.

Un ampio sorriso decorò il mio viso alla vista del ragazzo che mi si presentò di fronte.

"Ethan!" Esclamai saltandogli addosso sorpresa di vederlo davanti ai miei occhi.

"Ahia, Lena! Non sei più così leggera come anni fa." Disse il ragazzo con ironia stringendomi tra le sue braccia.

Risi regandogli una leggera sberla sulla testa per poi tornare con i piedi per terra ed osservarlo meglio.

Identico a Grayson in tutto e per tutto, se non per il tatuaggio che faceva capolino dal colletto della maglietta e i capelli leggermente più lunghi, Ethan Dolan mi sorrideva squadrandomi a sua volta da capo a piedi.

"Ma che cosa ci fai qui?" Chiesi felice di rivederlo dopo tanto tempo.

"Beh, qualcuno deve pur badare a Gray mentre mamma e papà sono al lavoro... Cioè tutto il giorno." Sorrise lui con alzata di spalle.

"Giusto." Dissi per poi sorridere di nuovo ed aggiungere quanto mi fosse mancato.

Il gemello del mio migliore amico si scostò permettendomi di entrare in casa e mi seguì mentre io percorrevo velocemente a memoria la strada per la stanza di Gray.

La porta era aperta, entrai così senza bussare o annunciarmi.

Grayson, steso a letto e con gli occhi fissi sul libro che aveva tra le mani, non notò la mia presenza.

"Eth, potresti prendermi dei biscotti? Sai, ho un dolore lancinante al cul-" Chiese Grayson con finto lamento nella voce.

"Non te ne approfittare adesso." Risi interrompendolo, seguita a ruota da Ethan.

"Lena!" Esclamò il mio amico gettando il libro da parte ed alzandosi con attenzione dal letto.

Mi venne in contro abbracciandomi e beandomi del suo profumo così familiare e dolce.

"Non avevi male al posteriore?" Lo punzecchiai lasciandogli un bacio sulla guancia.

Gray spostò lo sguardo verso il fratello il quale incrociò le braccia al petto e lo squadró con un sopracciglio alzato.

"Va e viene." Disse fingendo una smorfia di dolore per poi sdraiarsi nuovamente a letto.

"E adesso va o viene?" Chiese Ethan.

"Viene. Quindi se mi portassi i biscotti mi faresti un favore." Un sorrisetto fece capolino sul suo viso.

"Fottiti." Borbottò Eth uscendo dalla stanza.

"Non sei tu quello a cui hanno sparato!" Urlò Gray al fratello.

Risi e mi accomodai sul letto accanto a lui.

"Mi era mancato sentirvi battibeccare." Ammisi sentendomi improvvisamente tornare indietro di qualche anno, quando le cose erano più normali, se così potevano definirsi.

"É mancato anche a me, ma non dirglielo."

Soffocai una piccola risata e mi sdraiai al suo fianco.

"Come stai, Gray?" Domandai successivamente.

"Non c'è male. La ferita tira un po', ma a parte quello stare tutto il giorno a letto a leggere e guardare film non mi dispiace."

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