Chapter 41

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"Sometimes it gets unhealthy
We can't be by ourselves we
Will always need each other"

Blessed, Daniel Caesar

Nonostante in quel momento fossi totalmente asservita e dipendente dalle labbra di Shawn, mi allontanai inalando un respiro.

Il campanello suonò con insistenza una seconda volta ed io cercai di ricompormi velocemente sistemando i capelli rossi arruffati e inumidendo le labbra screpolate. Al gesto, Shawn mi riattirò a sé lasciandomi un lungo bacio a stampo dal quale nessuno dei due sembrava volersi distanziare.

Il campanello suonò per la terza volta.

Shawn poggiò la fronte sulla mia e spostò una ciocca di capelli dietro il mio orecchio, per poi regalarmi un sorriso. I denti perfettamente bianchi e allineati contornati dalla linea morbida delle sue soffici labbra costituivano per me la più grande distrazione.

"Devo andare ad aprire." Sorrisi a Shawn, ancora avvolta tra le sue braccia.

Tentati di allontanarmi da lui per percorrere l'ingresso fino alla porta d'entrata, ma Shawn rimase alle mie spalle e, con tocco leggero, poggiò le mani sui miei fianchi e la testa nell'incavo del mio collo.

Le sue labbra lasciarono un morbido bacio proprio sopra la mia clavicola e ciò rese ancora più difficile spingerlo via prima di aprire la porta.

"Daisy?" Domandai di fronte al volto sconvolto della mia amica.

"Devi venire con me, subito." Disse con voce incrinata.

La ragazza sembrava essere sull'orlo del pianto e, per la prima volta nella mia vita, la vidi mangiucchiarsi le unghie perfettamente limate come se il nervosismo la stesse consumando.

"Frena. Cosa sta succedendo?" Chiesi nuovamente mentre la preoccupazione si faceva spazio attraverso me. Sentii la mano di Shawn, nascosto dietro la porta, stringermi la spalla.

"Paige è in pericolo. Sei la prima persona che mi è venuta in mente. Non posso farcela da sola."

"Dove si trova?"

Daisy sembrò faticare a rispondere alla mia domanda ed io, incapace di comprendere la situazione, non potei fare altro che spronarla a parlare. Se Paige era veramente in pericolo, non c'era tempo.

"Daisy?" Incalzai.

"É da Allen. Allen Howard."

*

Shawn, dopo aver ascoltato le parole di Daisy, non ci pensò due volte a mettere a disposizione la sua macchina per raggiungere casa di Allen il più velocemente possibile.

Inutile dire che Daisy, ancora sulla porta di casa, rimase sconvolta dal vedere Shawn al mio fianco, ma, tuttavia, non proferì parola a riguardo poiché i suoi pensieri erano rivolti unicamente a Paige.

Daisy spiegò tutto ciò che sapeva nel tragitto da casa mia a quella di Allen. Spiegò di aver ricevuto una chiamata da parte di Paige e, nonostante la cosa fosse alquanto insolita, rispose lo stesso. Le uniche cose che sentì furono le voci di Paige e Allen fin troppo lontane dal ricevitore e Paige parlare con voce impaurita, ma allo stesso tempo chiara, forse per poter far capire a Daisy dove si trovava e con chi. E poi il suo urlo.

Daisy tremava di nervosismo sul sedile posteriore mentre Shawn stringeva il volante e premeva con forza sull'acceleratore. Io non ero ancora riuscita a proferire parola durante il viaggio, non riuscivo a capire. Perché Paige era in pericolo? Il pericolo era Allen? Non lo reputavo possibile. Eppure erano molte le cose su cui mi ero sbagliata nella vita: che Allen fosse una di queste?

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