7 ✘ 𝐀 𝐒𝐇𝐈𝐓𝐓𝐘 𝐆𝐑𝐄𝐄𝐍 𝐃𝐀𝐘

285 60 37
                                    

「 𝐂𝐚𝐫𝐭𝐞𝐫 」

«Ciao Car, ciao Ash», Audrey posa le sue labbra sulle mie non appena ci raggiunge davanti a scuola, il casco della moto in una mano e il libro di algebra nell'altra. Poi si volta e «Calum», saluta il ragazzo al mio fianco con un'occhiata impassibile.
«Oh, andiamo, ce l'hai ancora con me?»
«Saró arrabbiata con te pure quando mi infileranno nella tomba.»
Cal alza gli occhi al cielo, mi cinge la vita e con un gesto fulmineo mi attira a sè. «Come vuoi, allora staró con Carter. Almeno lui non si arrabbia per ogni cosa che dico.»

«Calum, tu sei un'enorme cazzata che spara cazzate. È un dato di fatto, irriti le persone», dico. E non è una bugia; è un vero cazzone quando si parla di relazioni sociali. Non si sa mai come potrebbe pensarla la sua mente contorta, quindi potrebbe elaborare la più geniale delle idee come la più stupida mai sentita nel Michigan.
Sbuffa. «Voi due non sapete apprezzarmi.»

«Noi ti apprezziamo per ciò che sei. Ovvero una enorme, fantomatica e sexy testa di cazzo.»

«Lei no.» Indica Audrey, la quale inarca un sopracciglio e alza il volto dal libro aperto davanti agli occhi. «Che ha detto?», mi guarda.
«Dice che non lo apprezzi davvero.»
«E cosa c'è da apprezzare?»

«Calmatevi, voi tre.» Ashton si sistema la bandana da baby gang attorno alla testa. Le sue collane con i simboli pacifisti brillanti lo fanno sembrare il capo di una qualche mente criminale. «Avete visto Michael? Ho due grammi in tasca e all'ingresso ci stanno i controlli, se non viene a prendersela giuro che lo ammazzo.» Scuoto il capo alla sua domanda.
I controlli sono un bel casino per i contrabbandieri della Lincoln, che sarebbero poi tutti gli studenti di questa maledetta scuola. Chi non ha almeno una canna pronta nelle tasche? Credo la maggior parte delle persone in realtà, ma c'è chi con un colpo di fortuna riesce a passare i controlli senza essere beccato. Zayn Malik una volta se l'era nascosta nelle mutande, l'erba.

«Non l'ho visto, avrà fatto tardi per via dei ragazzi. Quei quattro gli risucchieranno l'anima», dice Audrey. Si appoggia al muretto sgretolato e riprende a studiare la sua algebra. «E comunque puoi passare dalla porta sul retro, quella degli sgabuzzini. Entro dall'ingresso principale e poi ti apro la porta, ma cerca di non farti beccare o spello te e poi Calum.»
Cal aggrotta le sopracciglia. «E adesso che ho fatto?», sbotta mentre Ashton tira un sospiro di sollievo. «Dove sarei senza di te.»
«In prigione, probabilmente.»

«E Luke, invece? Dov'è finito?» Mi stringo nelle spalle. «Starà limonando con la sua nuova ragazza, da qualche parte qui in giro.»
Audrey spalanca le palpebre. «Ha una ragazza?! Oh Gesù, e io che pensavo fosse un asessuale apatico in decomposizione! Come si chiama? La conosciamo?» Chiude il libro di algebra con un tonfo sordo prima di spalancare le palpebre.
Devo alzare le mani in alto prima che possa strattonarmi. «Non so il suo nome, e in più ti lui mi ha fatto giurare di non farne parola con nessuno, okay? È raro che lui mi dica qualcosa della sua vita privata, ho promesso di stare zitto.»

«Peró non sei stato zitto» Calum sghignazza.
«Diamine. E va bene.».
Ringrazio Audrey con un cenno del capo. Luke mi scuoierebbe lentamente e partendo dal prepuzio se solo venisse a sapere che l'ho detto ai ragazzi. È sempre stato uno abbastanza privato, lui. Vuole mantenersi nel mistero.
«Almeno il cognome?»
«Non mi ha detto nulla, credo avesse previsto che lo avrei tradito.»

«Proprio così, fratello»
Quella voce del cazzo mi becca in fragrante, e Luke poggia una mano sulla mia spalla e l'altra su quella di Ashton. Ha delle sbavature di rossetto su tutta la bocca.
«Il nostro pulcino è diventato un galletto!» Calum gli batte il cinque e Audrey ficca il libro nello zaino. «Allora», dice «Possiamo sapere chi è la fortunata?»

BOREDWhere stories live. Discover now