08. Dimostramelo

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Levi POV

La testa mi scoppiava ed il corpo mi doleva. Fottuti postumi. Provai a ricordare gli eventi della sera precedente ma ogni cosa dopo l'inizio del gioco era nero assoluto. Scesi dal letto lamentandomi, andando a farmi una doccia. Uscii dal bagno con un asciugamano intorno alla vita e mi fermai di fronte il letto di Eren, annusando l'aria.

"Oi! Puzzi di vomito. Alza quel culo sudicio!" Gli gridai, anche se non potevo vederlo l'odore parlava da sé. Una scompigliata zazzera castana sbucò fuori mentre sobbalzava, mettendosi a sedere. Mi guardò con l'espressione più idiota che potesse fare mantenendosi la testa tra le mani, gemendo. Mi voltai verso la cassettiera e presi un cambio a caso, troppo scombussolato per fare altro.

Afferrai il pacchetto di sigarette e stavo per uscire dalla porta quando un Eren leggermente più sveglio mi chiamò. "Levi?" Mi girai verso di lui.

"Cosa?" Dissi con tono aspro.

"Dove stai andando?" Eren non indossava nulla oltre i boxer, mostrando il suo fisico scolpito. Lo fissai dalla testa ai piedi e lui arrossì. Sventolai il pacchetto di sigarette.

"Ho bisogno di fumare." Sospirai.

"P-posso venire?" Si strofinò il retro della nuca, mentre parlava.

"Sbrigati e vestiti."

Mugugnai sedendomi alla mia sedia mentre osservavo il favoloso ragazzo di seconda vestirsi. Quando fu pronto ci incamminammo fuori il campus, dato che lì è proibito fumare, in silenzio. Mi sedetti su un muretto di circa un metro e mezzo, sulla strada di fronte il college, ed Eren si sedette a poco più di mezzo metro da me.

Tirai fuori la sigaretta posizionandola tra le labbra, Eren che mi osservava. "Ti occorre qualcosa?" Chiesi mentre la accendevo. Lui non mi rispose, fissandosi i piedi. Feci un lungo tiro trattenendolo qualche secondo, prima di reclinare la testa all'indietro e lasciarlo fuoriuscire. Eren cercò di evitare un colpo di tosse, fallendo miseramente. Saltai giù dal muro appoggiandomi ad un albero lì vicino.

La bellezza dagli occhi verdi mi fissava mentre soffiavo via il fumo dalla bocca

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La bellezza dagli occhi verdi mi fissava mentre soffiavo via il fumo dalla bocca. Lo guardai storto e lui osservò altrove. Ciccai la sigaretta, la cenere cadde dall'estremità, e mi schiarii la gola. Eren posò di nuovo il suo sguardo su di me. "Cosa vuoi, Eren?" Dissi più duramente di quanto intendessi.

"Conoscerti." Mormorò, lo udii a stento.

"Cosa c'è da sapere su di me? Sono un fumatore tatuato che gode del tuo dolore e sconforto." Gettai la sigaretta schiacciandola col piede.

"Deve esserci più di questo." Eren scese dal muro camminando verso di me. Raddrizzai la schiena scuotendo la testa. Perché proprio lui? Io non sono gay. Non mi eccita l'idea di infilare il mio cazzo nel culo di qualcuno. Si fermò di fronte a me guardandomi dall'alto. E' un fottuto gigante.

"Ascolta, ragazzino." Sospirai mentre gentilmente lo allontanavo da me iniziando a camminare, lui al seguito. "Non succederà. Non mi piacciono gli uomini. Non mi piacciono gli amici. Non mi piaci tu."

Mi fermai, voltandomi per fronteggiare Eren. Mi rivolse un'occhiata di puro dolore, gli occhi umidi. Era la prima volta che mi sentivo veramente in colpa. Sospirai massaggiandomi le tempie. Lui aprii la bocca, come a voler dire qualcosa, per poi richiuderla. "Cosa?" Chiesi irritato.

"P-" Esitò e poi fece un respiro profondo. "Perché hai lasciato che ti baciassi se non sei gay e se non ti piaccio?"

Bacio? Di che sta parlando? Chiesi a me stesso.

"Di che cazzo stai parlando?"

Spalancò gli occhi. "Ieri durante il gioco, ti ho baciato e tu hai ricambiato. In realtà hai reso il bacio più... Intenso."

Lo fissai con espressione assente e poi attraversai di corsa la strada, mentre mi seguiva. Eren si fermò al distributore ed io proseguii verso la stanza. 'Non l'ho baciato. Sta delirando. Non ci sono prove.'

Sbattei con forza la testa sulla mia scrivania, lamentandomi. Eren entrò piazzandomi davanti la quarta bottiglia d'acqua che mi comprava ed un pacchetto di Goldfish. Afferrai la sua mano avvicinandolo a me, lui arrossì.

"Non mentire. Odio i bugiardi. Tutti sanno che non bacio le persone." Sussurrai in tono minaccioso per poi spingerlo via.

"Non sto mentendo." Tirò fuori il cellulare. "C'è una foto di noi che stiamo quasi per baciarci."

"Parola chiave, moccioso. Quasi."

Mi piazzò il cellulare davanti al viso mostrandomi la foto. Stavo certamente per baciarlo. Scacciai via la sua mano.

"Ero ubriaco. Sempre se ti ho baciato. Ecco il motivo. Non capisco nemmeno perché ti agiti tanto." Mi alzai in piedi dandogli una pacca sulla spalla. Eren mi guardò male. "Sputa il rospo!"

"Sono il genere di ragazzo che voleva conservare tutte le sue prime volte per la persona con cui avrebbe brillato. Per cui, non ho mai frequentato nessuno, mai baciato. Mai fatto niente!" I suoi occhi iniziarono ad inumidirsi di nuovo per poi gridare "Il mio primo bacio è stato con un omofobo ubriaco!"

"Non sono omofobo e non è colpa mia." Dissi calmo. Il volto di Eren divenne rosso di rabbia.

"Se non sei omofobo allora baciami."

Lo derisi. "Solo perché non sono omofobo non vuol dire che sia gay."

"Sei uno stronzo omofobo." Sussurrò, gli occhi colmi di dolore.

"Sei irrazionale, Eren. Se fossi stato omofobo non mi sarei mai spogliato di fronte a te."

"Allora se non lo sei baciami." Disse ancora, la sua voce rendeva la cosa allettante. 'Non sono gay.'

"Ti procurerai solo altro dolore." Sospirai.

"Posso scegliere se trascorrere la mia vita da solo o con te, ed anche se entrambe le opzioni la renderanno un vero e proprio inferno preferirei non essere solo."

"Solo perché abbiamo brillato ciò non vuol dire che non possiamo sposare altre persone."

"No, ma vuol dire che quelle relazioni non saranno mai neanche lontanamente appaganti come questa."

Eren si avvicinò a me parlandomi con voce sommessa, 'Baciami'. Continuavo a ripetere a me stesso che non ero gay punto e basta. Semplicemente accontentavo una richiesta. Studiai i suoi bellissimi, supplicanti, occhi verdi dalle sfumature bluastre. Esitante, portai un dito al di sotto del suo mento mentre lui portava la mano dietro la mia schiena.

Il tocco era così estraneo eppure oh- così gradito. Chiusi gli occhi mentre sfioravo velocemente le sue labbra, testando la sensazione. Premetti nuovamente le mie labbra sulle sue lasciando scivolare la mia mano dal suo mento alla gola. In quel punto potevo percepire il suo battito martellante.

Eren portò le mani sui miei fianchi avvicinandomi maggiormente a lui. Odio essere piccolo. Attirai le sue labbra più vicine alle mie, approfondendo il contatto. Entrambi respiravamo pesantemente quando il bacio esplose. Leccai il labbro inferiore di Eren e lui aprì volentieri la bocca.

Lasciai scivolare la lingua al suo interno, era calda e bagnata. Eren gemette nel bacio e mi spinse a lui con maggior forza. Interruppi quel contatto indietreggiando subito dopo. Fissai Eren, senza fiato. Sono gay. Sono fottutamente gay.

The Glow [Traduzione Italiana]Where stories live. Discover now