35. Dopo

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Levi POV

Spostai le mie labbra da quelle di Eren ed osservai la sua espressione. I suoi magnifici occhi verdi mi fissavano, i capelli castani attaccati alla fronte per il sudore. Le sue rosee labbra carnose erano schiuse mentre riprendeva fiato.

"Ti amo, Levi." Disse Eren con un enorme sorriso sul suo volto. Serrai la mascella, il suo sorriso che lentamente svaniva per lo shock. Ero paralizzato, incerto su cosa dire. O persino cosa fare. Lentamente uscii da lui con un appagante schiocco.

Le sopracciglia di Eren erano aggrottate, quasi quanto lo erano sempre le mie. Mantenni il mio viso inespressivo mentre gli spostavo i capelli dal volto. Portai le mie labbra tra le sue sopracciglia. "Assomiglierai a me se non le distendi, amore mio."

Quando lo guardai sembrava che tutto il sangue fosse affluito alle guance. Appoggiai la mia fronte contro la sua, i miei occhi chiusi. "Ti amo anche io, Eren." Restai così per alcuni secondi. "Facciamoci una doccia veloce, ok?"

Eren POV

"Non posso alzarmi." Sussurrai timidamente.

"Che vuoi dire? Senti dolore?"

Scossi la testa. "Se mi alzo io..." Mi interruppi, troppo imbarazzato per proseguire. Levi sembrò perso nei suoi pensieri prima di saltare giù dal letto ed uscire dalla stanza. Quando tornò aveva un asciugamano tra le mani e me lo lanciò.

"Ti preparo la doccia. Fai quello che devi fare." Si voltò dirigendosi in bagno. Feci scivolare l'asciugamano sotto il sedere, sedendomi con attenzione. Percepivo il suo sperma fuoriuscire, ed arrossii vistosamente. Quando credetti che fosse finalmente finito, mi alzai incamminandomi verso il bagno.

"Ho il sedere indolenzito." Piagnucolai entrando, Levi era di spalle. Ammirai per un attimo il tatuaggio quando notai dei lunghi, rossi graffi su e giù la sua schiena. Il senso di colpa si fece sentire. "Mi dispiace." Mormorai avvicinandomi a lui.

Levi si voltò. "Ti dispiace per cosa?" Restai in piedi, in silenzio, per un minuto.

"L-la tua schiena." Dissi, imbarazzato. Mi superò andando verso lo specchio, voltandosi per osservarla. Sorprendentemente le sue labbra si curvarono in un sorriso compiaciuto. Restò lì per un po' prima di girarsi verso di me.

"Non scusarti per qualcosa di cui dovrei ringraziarti." Disse avvicinandosi, fermandosi a pochi centimetri da me.

Distolsi lo sguardo. "Perché dovresti ringraziarmi per averti graffiato la schiena a sangue?" Mi baciò dolcemente.

"E' un segno di appagamento. Ti ho donato piacere ed i graffi ne sono la prova. Si sta facendo tardi ora. Porta il culo nella doccia." Disse Levi, schiaffeggiandomi il sedere mentre vi entravo. Sobbalzai e lo fulminai con lo sguardo.

Mentre mi lavavo, Levi cambiò le lenzuola. Quando ebbe terminato si unì a me usando un 'Ci stai mettendo troppo' come scusa. Dopo la doccia entrambi indossammo dei boxer prima di stenderci a letto.

Levi mi baciò velocemente la guancia prima di uscire sulla balconata. Afferrai il suo cuscino portandomelo al petto mentre l'odore di sigaretta si faceva largo nella stanza. Continuai a tenerlo tra le braccia mentre aprivo la porta-finestra.

Levi contemplava la Luna, il viso rilassato, non sembrò accorgersi di me. Stava per portarsi la sigaretta alle labbra quando emise un verso di dolore. Lasciai cadere il cuscino correndo da lui. Sembrò sorpreso quando gli afferrai la mano.

"Sei idiota?" Gli chiesi prima di trascinarlo dentro fino al bagno. Aprii l'acqua fredda lasciandola scorrere sul suo palmo. Levi emise un sibilo. "A che stavi pensando?"

"Calmati, è una piccola bruciatura." Mi disse prima di liberarsi dalla mia presa. Lo fissai intensamente, e lui fece altrettanto. "Cosa?" Chiese, un po' sulla difensiva. Afferrai nuovamente la sua mano, baciando gentilmente la scottatura.

"Non fare cose del genere!" Sussurrai dolcemente. "Mi fai preoccupare, anche se è solo una ferita così piccola." Alzai lo sguardo su Levi e mi attirò in uno stretto abbraccio. Gli circondai il collo con le braccia, stringendolo.

"Mi sto sforzando." Mormorò sommessamente. "Le sigarette sono un problema nella mia vita da troppo tempo, ho provato a smettere ma non è così semplice." Uscì dal bagno per poi gattonare a letto.

Lo seguii a ruota avvolgendogli il braccio intorno la vita, il suo sulle mie spalle. "Ti aiuterò più che posso." Sorrisi prima di poggiare le mie labbra sulle sue. Levi mi massaggiò la schiena, facendo rilassare il mio corpo. Sbadigliai sonoramente e lui ridacchiò.

"Sei così adorabile." Disse prima di baciarmi la fronte. Feci una debole risatina prima di scivolare nel sonno.

The Glow [Traduzione Italiana]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora