20. Non Ancora

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"No! Mi rifiuto!" Strillai scappando via da Levi. "Assolutamente no!"

"Resterai qui a marcire!" Gridò in risposta, le nostre voci echeggiavano tra le pareti di legno.

"Puoi portarmi cibo ed altre cose!" Levi finalmente mi raggiunse, acciuffandomi. Urlai qualche parola abbastanza colorita prima di piagnucolare ed arrendermi.

"Andrò per primo. Sarò proprio dietro di te. Ti prometto che non ti lascerò cadere." Mi mise a terra ed io mi sedetti sul pavimento a braccia incrociate come un bambino. Si issò lo zaino in spalla ed aprì la botola. Rimasi fermo dov'ero. "Porteresti il culo qui?" Levi parlò come fosse mia madre.

Mi alzai trascinando i piedi. "Ok, mamma." Mi guardò con espressione confusa e scosse la testa. Mi diede un bacetto a fior di labbra prima di posizionare il piede sul primo appiglio. Scese ancora un pò prima di dirmi di raggiungerlo. Molto, molto lentamente poggiai il piede su uno degli intagli.

"Adesso poggia lì l'altro piede. Bene." Mi guidava durante la discesa un passo alla volta. Levi non era per nulla spaventato ma io tremavo come una foglia e sull'orlo delle lacrime.

"Oh mio Dio. Morirò vergine." Mormorai a me stesso prima di scendere un altro gradino.

"Meno chiacchiere e più qualunque cosa stiamo facendo."

"E' tutta colpa tua!" Gridai dopo un altro passo.

"Urla quanto vuoi. Sei stato tu a seguirmi."

"Non è colpa mia se sei una dannata calamita." Altro passo.

"Non è colpa mia se sei attratto dalle calamite. Non saprei." Levi sembrava più lontano di quanto dovesse.

"Hey! Dove vai? Morirò quassù!" Sentii le lacrime risalire.

"Calmati, stai andando benissimo. Fai un altro passo. Ci sei quasi." Mi accarezzò il polpaccio. "Ci sei, Eren." Feci un respiro profondo ed annuii. Scesi un altro gradino ed un altro ancora. E un altro. Vidi il terreno avvicinarsi gradualmente ad ogni passo. Sorrisi quando vidi Levi in piedi sull'erba verde. Saltai da un'altezza sufficientemente sicura e mi distesi a terra.

"Mai più." Mi lamentai. Levi inarcò un sopracciglio prima di piazzare i piedi ai lati del mio corpo. Lo guardai quando, di proposito, si sedette a cavalcioni su di me. Mi prese il viso tra le mani e si chinò in avanti poggiando le labbra sulla mia fronte, ed io arrossii.

"Bel lavoro, Eren." Sentii un'incredibile ondata di gioia a quelle parole.

"Adesso, non so te," Disse mentre si rimetteva in piedi. "Ma non ho mai avuto tanto bisogno di pisciare come ora." Mi misi a ridere ed in quel momento la mia vescica protestò quasi all'istante. Annuii.

"Avrei davvero bisogno di un bagno adesso."

"Ottimo il fatto che ci troviamo in un bosco." Disse mentre si addentrava tra la vegetazione, io mi avviai in un'altra direzione. Camminai lontano tanto quanto mi permise la vescica prima di svuotarla. Sospirai di sollievo e richiusi la zip. Mi guardai attorno, non c'era altro oltre gli alberi. Iniziai a tornare indietro da Levi quando sentii distintamente un sibilo.

Mi immobilizzai sul posto, troppo terrorizzato per muovermi. Era il suono di qualcosa che si muoveva tra le sterpaglie, e si faceva sempre più vicino. Voltai lentamente la testa e vidi un enorme e lungo serpente. "Cristo santo!" Gridai tornando immediatamente indietro come un razzo.

Corsi a perdifiato fino a che non vidi la bellissima auto di Levi e rallentai fino ad un ritmo di corsa normale. Levi mi fissava come se fossi pazzo, seduto al lato guida con le gambe fuori e lo sportello aperto. Smisi di correre e mi guardai indietro, nessun serpente. Sospirai di sollievo cercando di recuperare fiato. "Stai bene?"

Mi voltai a guardarlo. "Credo di aver appena visto la mia vita scorrermi davanti agli occhi."

Levi uscì dall'auto mettendosi in piedi accanto a me. "Cos'è successo?"

"Io odio, odio davvero i serpenti." Ansimai. Mi rivolse un'occhiata che gridava 'Davvero, ragazzino?' per poi ritornare in auto. Regolarizzai il respiro e mi accomodai sul sedile passeggero. Appena mi sedetti Levi mi lanciò addosso un pacchetto di salviettine con uno sguardo truce. Alzai le mani in segno di difesa prima di prenderne una e pulirmi le mani e qualsiasi cosa potessi aver toccato.

"Perciò stiamo insie-" Stavo per domandare quando Levi mi interruppe bruscamente accendendo la radio ad un volume più alto del necessario. Allungai la mano per abbassarlo ma lui la schiaffeggiò. Quando lo guardai lui scosse il dito nella mia direzione per poi portarselo alle labbra. Misi il broncio, il suono dei bassi mi stava facendo venire il mal di testa. Lo guardai in cagnesco per almeno un minuto prima che lui la spegnesse.

"Cosa?"

"Sei stato maleducato". Dissi.

"Di cosa parli?" Chiese mentre guidava fuori dal bosco.

"Stavo parlando."

"Oh scusa, non me ne ero accorto." Rispose con un pizzico di sarcasmo.

"Sei immaturo." Scossi la testa osservando fuori dal finestrino. Udii un click e poi le mie narici furono invase dall'odore di sigaretta. Sentii il vento entrare dal finestrino del guidatore. Roteai gli occhi e mi girai verso di lui.

"Che sapore hanno l'invecchiamento precoce ed il cancro ai polmoni?" Chiesi arrabbiato. Levi volse leggermente il capo nella mia direzione mentre aspirava. Trattenne per qualche secondo per poi soffiarlo fuori dal finestrino.

"Sanno di relax." Disse prima di fare un altro tiro. Gli rivolsi uno sguardo afflitto e lui sospirò, il fumo che fuoriusciva dalla sua bocca. Levi guardò la sigaretta mordendosi le labbra prima di gettarla fuori. Io sorrisi e mi lanciò un'occhiata annoiata.

"No, non stiamo insieme." Disse dopo un paio di minuti di silenzio. "Non ancora." Percepii una fitta di tristezza nel mio petto ed annuii. Mi guardò e mi afferrò la mano, intrecciando le nostre dita. Con gli occhi rivolti alla strada, accarezzava la mia pelle con il pollice.

"Voglio conoscerti meglio. E' l'unica ragione del perché non siamo andati fino in fondo la notte scorsa." Continuò. "Sul serio non voglio che la nostra relazione sia basata sul sesso, sono stanco di quello."

"Credevo non avessi mai avuto una relazione..?" Dissi, confuso.

"Ho fatto sesso con una persona, una volta. Non importa chi fosse, ma è stato difficile starle vicino per i sei mesi successivi. Cercava sempre di portarmi a scoparla ma non potevo farlo." Sospirò. "Non volevo farlo."

Strinsi la sua mano. "Posso farcela senza sesso, credo."

"Io non penso di riuscirci, con te che mi gironzoli attorno almeno." Mi lanciò uno sguardo con la coda dell'occhio.

"Cosa intendi dire?"

"Intendo che mi accendi più facilmente di un interruttore della luce."

The Glow [Traduzione Italiana]Where stories live. Discover now