32. Serata dei Giochi

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Circa un'ora dopo, il gruppo arrivò. Petra era l'unica a sembrare sorpresa nel trovarmi lì. Levi offrì dei drink, nessuno a parte me bevve quello che mi aveva comprato. Mi accomodai su un lato del divano, osservandoli mentre decidevano a quale gioco giocare.

Sospirai dopo alcuni minuti durante i quali continuarono a battibeccare, Levi era estremamente silenzioso. "Non arriverete da nessuna parte."

Tutti si zittirono e mi guardarono, Petra parlò. "Allora cosa suggerisci?"

Ci pensai un attimo. "La maggior parte dei giochi che avete nominato sono di competizione, perciò che ne dite del poker?"

Il volto di Erwin sembrò illuminarsi. "Il ragazzo mi piace."

Levi annuì. "Obiezioni?" Nessuno parlò. "Ottima idea, Eren." Sorrisi, sentendomi soddisfatto. Ci sedemmo tutti, Levi accanto a me e Petra, che ovviamente sedeva dall'altro lato, Erwin all'altro mio fianco ed Hanji accanto a lui. Mi sentivo eccitato, giocavo molto a poker alle superiori. Una volta distribuite le fiches, Erwin sembrò contemplare tra la vita e la morte prima di passare.

Osservai le mie carte, 8 di fiori e J di picche. Tutti puntarono, io girai tre carte guardando le possibili reazioni degli altri. Petra era sorprendentemente calma. Levi aspettò, così come Petra ed Hanji, e girai un'altra carta. 7 di quadri, 9 di quadri, Q di cuori e J di quadri.

Petra ed Hanji passarono la mano, lasciando me e Levi a contendercela. L'ultima carta era un 3 di fiori. Ero tentato di lasciar perdere, ma non lo feci. Levi vinse facendo "colore", lo guardai giocosamente e lui mi fece l'occhiolino.

Tutti e cinque giocammo per un paio d'ore. Eliminai Petra per prima, Hanji buttò fuori Erwin, Levi fece lo stesso con lei e poi sconfisse anche me. Bevvi due bottiglie durante il gioco e mi sentivo stordito. Dopo il poker restammo seduti a parlare gran parte del tempo, con Petra che mi lanciava occhiatacce ogni cinque minuti.

Ero seccato. "Petra, posso parlarti da sola?" Levi mi guardò con espressione confusa, così come lei. Lo ignorai mentre mi rimettevo in piedi, guidandola in camera da letto prima di chiudere la porta. Feci un respiro profondo prima di fronteggiarla.

"Senti, capisco perfettamente che tu lo ami ma devi capire che vale lo stesso per me." Feci una pausa, Petra mi guardava inespressiva. "Solo perchè avete fatto sesso, non vuol dire nulla. Non devi amare qualcuno per farlo. Sei amica del mio ragazzo, dobbiamo andare d'accordo, e fissarmi in cagnesco non mi farà di certo sparire."

"Non ti guardo in cagnesco." Disse, sollevando il mento. "Sei solo irritato dal fatto che non hai provato quanto sia bravo a letto."

"Non l'ho provato, è vero, ma questo non vuol dire niente." Affermai calmo. "Cresci, Petra. Levi non è il tuo cavaliere dall'armatura lucente. Non è qui per uccidere i tuoi demoni in tua vece, e liberarti dal palazzo in cui hai rinchiuso la tua mente."

"Quello che dici non ha senso. Cosa vuoi da me?"

"Sei una ragazza dolce e vorrei fossimo am-"

"Gli amici non rubano i fidanzati degli altri amici." Mi interruppe.

Serrai la mascella. "Lui non è il tuo fidanzato! E' il mio. Passa oltre!" Iniziai ad alzare la voce. "Cosa ti fa credere che sia tuo?" Petra non rispose precipitandosi fuori dalla stanza, sbattendo la porta alle sue spalle. Mi grattai la testa in preda alla frustrazione e feci un paio di respiri profondi prima di uscire dalla camera da letto. Levi era fuori la porta.

"Cosa hai fatto?" Mi chiese.

"Ho fatto uno sforzo." Dissi prima di dirigermi in salotto. Petra si era seduta sul divano accanto ad Hanji. "Non puoi andartene nel bel mezzo di una conversazione solo perchè non va a tuo favore."

"Con te spreco solo il mio tempo." Rispose un pò troppo velocemente.

"Almeno ho provato a capire. Tu sei troppo presa da te stessa anche solo per provare." Vidi Levi poggiarsi alla parete, fuori dalla mia visuale.

"Presa da me stessa?" Disse, offesa, mentre si alzava venendo verso di me.

"Mi sbaglio?" Il suo viso divenne rosso per la rabbia e subito dopo sentii la mia guancia andare a fuoco. Vi poggiai una mano sopra e la fissai, facendo del mio meglio per controllare la mia irritazione. L'attenzione di Erwin ed Hanji era su di noi.

"Colpiscimi quanto vuoi. Non cambierà i fatti." Dissi con tono basso.

"Sei tu quello preso da se stesso."

"Davvero? Sto facendo lo sforzo di esserti amico per Levi, non per me. Sto provando a lasciarmi alle spalle tutta la merda che ho vissuto alle superiori, per lui. Funzionerebbe se tu non fossi una principessa presuntuosa." Asserii con voce piatta e senza emozioni.

"Dovete entrambi darvi una calmata, subito." Ordinò Levi e tutti voltarono la testa nella sua direzione. "La serata è finita."

Hanji piagnucolò. "Ok." Curvò le spalle uscendo tristemente dalla porta. Erwin strinse la mano a Levi prima di afferrare una Petra scioccata ed andare via. Mi sentii improvvisamente pieno di vergogna e Levi mi guardò truce.

"Mi dispiace." Mi avvicinai a lui avvolgendogli le braccia al collo. "Ho provato a far funzionare la cosa ma lei non riusciva a capire ed ho perso la calma."

Le mani di Levi erano poggiate sui miei fianchi. "Grazie per il tentativo." Velocemente mi allontanò un poco afferrandomi il mento. "La guancia ti fa male?"

"No, è una ragazza debole." Risposi. Lui si accigliò per poi chiudere gli occhi, sospirando. Quando finì di esalare il respiro ne approfittai per baciarlo. Sfiorai velocemente le sue labbra prima di correre in camera da letto.

"Questa zona è off-limits per i vestiti!" Dissi in piedi davanti la porta della stanza, bloccando il passaggio a Levi.

"Tu li hai ancora addosso." Rispose lui squadrandomi dalla testa ai piedi.

"Questo perchè io sono speciale. Adesso toglili!" Sorrisi. Lui sospirò mentre molto lentamente sfilava la maglietta, cercai di restare calmo il più possibile. Mi osservò il viso, mentre sensualmente si toglieva la cintura, mi morsi il labbro mentre i suoi pantaloni raggiungevano il pavimento. Ne uscì fuori, prendendoli, prima di gettarmeli addosso ed entrare nella stanza.

Mi voltai verso Levi, in piedi dietro di me. "I vestiti, toglili."

"Sul serio?" Piagnucolai. Levi annuì ed io mi arresi. Timidamente mi sfilai la maglietta sopra la testa, gettandola ai miei piedi. I suoi occhi vagarono sulla parte scoperta del mio corpo, ed arrossii. Nervosamente mi slacciai la cintura, mi tremavano le mani. Con lentezza iniziai a sbottonarmi i pantaloni.

"Mi stai provocando, ragazzino." Sussurrò Levi afferrandomi la vita ed attirandomi a lui. Mi guardò prima di inginocchiarsi di fronte a me, togliendomi i pantaloni completamente. La sua mano risalì la mia gamba fin sotto i boxer, scoprendo un pò della mia pelle. Levi mi fissò mentre mi baciava l'interno coscia, prima di mordermi.

Sentii il mio membro indurirsi e di riflesso lo coprii con la mano. La guardò prima di sogghignare. Levi si alzò in piedi, portando una mano sopra la mia e stringendola delicatamente. Sembrò studiare il mio viso mentre la spostava, rimpiazzandola con la sua.

Arrossi per la milionesima volta negli ultimi cinque minuti mentre sfregava quel punto, fino a che non fu completamente duro. "L-Levi, io uh-" Levi mi baciò prima che potessi completare la frase, premendo il mio corpo contro il suo, e spostando la sua mano. Riuscivo a sentire la sua erezione contro la mia, e la cosa mi rese ancora più nervoso.

"Dio, voglio fare l'amore con te." Sussurrò seducente prima di premere le sue labbra contro le mie ancora una volta.

The Glow [Traduzione Italiana]Where stories live. Discover now