You are my sunshine - 2

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Era una serata tranquilla al campo Mezzosangue e i 7, Nico, Will, Reyna e Rachel stavano giocando ad obbligo o verità sulla spiaggia.

-Jason, obbligo o verità?- domandò Piper
-Obbligo, così non puoi usare la lingua ammaliatrice- pensò di essersi salvato Jason
-E chi te lo dice, caro? Ti obbligo a scegliere verità- esclamò la figlia di Afrodite, con aria di chi ha già la vittoria in pugno.
-Non puoi averlo detto davvero-
-L'ho detto eccome. Allora, vediamo... esci ancora con il mattone?-
-Io...? Noooooo....- rispose Jason, evidentemente in difficoltà- Ok, va bene, potrei aver avuto un  appuntamento col mattone di recente, ma niente di che.-
Piper lo fulminò con lo sguardo, che lui distolse subito per evitare di incenerirsi per davvero-Allora... Nico, scegli-
-Obbligo.- rispose Nico, schietto. Non ci voleva stare lì, Percy l'aveva trascinato a forza giù alla spiaggia. Era da un po' che a Nico non piaceva più Percy, ma si era lasciato convincere facilmente. Poi era arrivato anche Will, un figlio di Apollo che lo aveva rinchiuso in infermeria per tre giorni dopo la battaglia di Gea.

Nico aveva stretto i legami con Will, si poteva dire che fossero anche più di semplici amici. Forse era stato lì che qualcosa, almeno per il più piccolo, era scattato.

-Ti obbligo a dormire con Will stanotte. Cabina 13, solo voi due- Jason non poteva essere serio, pensò Nico. E invece il figlio di Giove non poteva avere un'espressione più dura di quella. E sì, Jason ci vedeva chiaro e tondo sui sentimenti di Nico. Di nuovo.
-Stai scherzando, vero Grace?-
-Oh, no. Sono serissimo-
-Dubito che Solace accetti di passare la notte in cabina 13. Specialmente con me. Vero, Will?- e Jason sapeva cosa intendeva Nico con l'ultima frase: Solace non poteva davvero essere così stupido da voler passare la notte in cabina 13 con un ragazzo omosessuale, che oltretutto era pure innamorato perso di lui. Nico scoccò un'occhiata al figlio di Apollo, nella speranza che si mostrasse disgustato al solo pensiero, anche solo per finta. Ma Will non afferrò il concetto e lo deluse:-Per me non c'è problema-
-Boom Di Angelo!- esultò Jason -La penitenza parte da adesso. Filate in cabina 13. Will potrà andare via solo alle 8 d domani mattina-

Pazzesco, ma Will scattò in piedi e andò in cabina 13, seguito da un Nico al quanto in imbarazzo.
Nico si chiuse la porta alle spalle:-Mettiamo subito in chiaro una cosa: tu sai che io... sono... ehm... diverso dagli altri, giusto?-
Will lo guardò interrogativo
-Nel senso che... a me... Non piacciono particolarmente le ragazze, ecco-
A quel punto Will rise:-Nico, stai forse cercando di dirmi che sei gay?-
-Io... ecco... si- ammise il più piccolo
-Oh, ma non c'è problema. Almeno, so di non essere l'unico. E, per la cronaca, non dovresti vergognarti di essere come sei. Dovresti esserne fiero, perché sei diverso. Sei speciale, in un certo senso.- sorrise Will.

Nico era rimasto con gli occhi sbarrati: il ragazzo per cui aveva perso letteralmente la testa, era gay, come lui.
-Quindi anche tu sei... gay?-
-Bisessuale, per la precisione, ma si. Lo sono anche io-
Detto ciò Will cominciò a togliersi la maglietta e ad infilarsi il pigiama.
-Tu non ti cambi?-
-Eh? Oh, io dormo così-
-Sai che non fa bene? Perché tutti i germi che hai addosso poi si attaccano alle lenzuola, su cui tu metti la faccia. Non è igienico. Cambiati, adesso-
-Non ho intenzione di cambiarmi. E poi... Non ho mai avuto un pigiama-
-Ordini del dottore, cambiati. Il pigiama te lo vado a prendere dalla mia cabina, quando torno, voglio che tu ti sia spogliato-
Quando Will si rese conto di ciò che aveva detto, era troppo tardi, perchè Nico era diventato rosso come un pomodoro e anche lui stava cominciando a colorarsi di rosso:-Cioè... ecco... intendo... per cambiarti, non... per altro, cosa hai capito?-
-Solace. Se vuoi che mi cambi, esci di qui, torna con un pigiama, nero possibilmente, e dimentica cosa hai appena detto-
-Si, subito- Will corse fuori dalla cabina e rientrò poco dopo con ciò che Nico aveva chiesto.
Nel frattempo il ragazzo si era levato la maglietta e Will non aveva potuto fare a meno di notare il suo fisico asciutto e muscoloso, la pelle chiara che faceva contrasto con il colore degli abiti che era solito indossare.
-Will...-
-Si?-
-Hai intenzione di passarmi quella dannata maglietta oppure vuoi che dorma così?-
"Non sarebbe una brutta idea..." aveva pensato Will, ma poi si era rassegnato e aveva optato per l'altra opzione. 

-Tu puoi dormire lì- disse Nico, indicando il letto opposto al suo.
-Va bene. Vuoi già dormire?-
-Non eri tu il dottore rompi scatole, fissato con gli orari?-
-Si, ma oggi faccio un'eccezione-
-Buono a sapersi. Almeno non mi assillerai con la storia degli "Ordini del dottore"-
-Gne gne gne- gli fece la linguaccia Will -Allora, come va con gli incubi?-
-Uhm?- domandò Nico -Come sai degli incubi?-
-In infermeria... ti tenevo sotto controllo, diciamo. Ti guardavo mentre dormivi, perchè una notte ti ho trovato per terra che ti contorcevi e urlavi. Anche le altre notti hai fatto cose simili, così ti restavo vicino e ti calmavi un  po'-
Will non gli avrebbe mai detto che gli stava accanto tutta la notte perché vederlo così lo faceva stare male, nè tantomeno gli avrebbe detto che stava con lui ogni notte perché ne era innamorato.
-Beh... grazie allora. Comunque gli incubi non mi lasciano mai, come ogni notte ritornano-
-Capisco. Beh, sinceramente non ho mai visto casi di insonnia così. Per un semidio è normale avere incubi, però non così tanti-

-Già, lo so. Anzi, ora che mi ci fai pensare, gli incubi mi aspettano e Morfeo non vede l'ora che entri nel suo mondo, perciò buonanotte- esclamò Nico, sdraiandosi e chiudendo gli occhi
- Buonanotte Deathboy-
-Non mi chiamare in quel modo- lo riproverò Nico, rimanendo ad occhi chiusi
-Re degli Spettri-
-No-
-Death Kid?-
-Nemmeno-
-Piccolo?-
-Eh?-
-No, niente-
-Bene, ora dormi- gli ordinò il figlio di Ade.
Will si coricò sul letto e sussurrò, in modo tale che Nico non potesse sentirlo:-Buonanotte Piccolo mio-
Ma Nico lo sentì eccome:-Buonanotte Raggio di Sole- gli augurò sorridendo.
Will arrossì e si voltò dall'altra parte per non farsi vedere.

Quella notte fu tutt'altro che tranquilla. Circa alle 3 di notte Nico cominciò ad agitarsi e a dire cose del tipo:-No... Non lasciarmi... Non andare... Bianca!- Will si svegliò e andò a scuotere leggermente Nico, che nel frattempo aveva cominciato a piangere nel sonno.
-Ehy, Nico, svegliati. È solo un sogno- aveva detto il figlio di Apollo.
Nico si era destato, il respiro pesante, la fronte imperlata di sudore.

-Va tutto bene, era solo un incubo.- lo rassicurò il biondino, accarezzandogli i capelli.
Will fece per tornare nel suo letto, ma Nico gli prese la mano:-Puoi... puoi restare con me?-
Will gli sorrise:-Certo. Fammi spazio-
Nico si spostò, permettendo a Will di entrare nel letto. Lui subito gli mise un braccio attorno alle spalle e Nico si rannicchiò contro il suo petto, abbracciandolo completamente.
-Will...-
-Che c'è?-
- Ti amo- disse Nico con semplicità
-Eh?- Will sbarrò gli occhi, credendo di aver sentito male
-No, nulla- il figlio di Ade abbassò la testa, che però gli fu subito alzata da due dita di Will, che lo presero da sotto al mento.
-Anche io-
Poi Will azzerò la distanza fra le loro labbra. Un bacio dolce, delicato, che trasmetteva mille emozioni.
Inutile dire che Nico non fece più incubi.

❝More than a Fantasy❞ [Solangelo]Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα