Like a kitten - 38

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Avvertenze:
-rating della storia: rosso🔞
(smut)

Si preannunciava una giornata fredda, sarebbe nuovamente caduta la neve. A Will piaceva l'inverno; amava rinchiudersi in casa a vedere un film sul divano, con una coperta e sorseggiando una tazza di cioccolata calda. Amava la neve che imbiancava la città e adorava vederla cadere lentamente dal cielo. Poteva passare addirittura intere giornate a guardarla.

Quel giorno però, decise di uscire. 

Era quasi Natale, precisamente il 19 dicembre. Avrebbe passato le vacanze da solo, come di consueto da tre anni a questa parte. Erano già passati tre anni da quando si era svegliato dal coma, da solo nella stanza d'ospedale e privato di tutti i ricordi. Aveva sperato circa un centinaio di volte che qualcuno venisse a trovarlo per aiutarlo a ricordare, proprio come accade nei film.

Ma la vita non è un film, lui lo sapeva bene.

Aveva dovuto ricominciare da solo, rimettere insieme quei piccoli frammenti sfocati che rimbombavano nella sua testa. Non aveva ottenuto molto, nessuna informazione sulla sua vita precedente se non il suo nome, la sua età, la scuola e l'indirizzo di casa.

Era triste e solo, la sua vita girava attorno al  bar in cui lavorava part-time e all'università che aveva in mente di lasciare al più presto.

Una vita noiosa per un ragazzo che sapeva amare così tanto, eppure nessuno gli si avvicinava. Non avevano paura di lui o cose simili, semplicemente erano disinteressati alla sua vita. Pian piano, anche lui stava imparando a non aspettarsi nulla dal destino.

Eppure quella mattina qualcosa cambiò. Il gelo invernale lo investì come al solito, al supermercato il solito commesso gli rivolse il solito sguardo di chi avrebbe molto di meglio da fare che stare in quel posto. Ma quando passò nella solita stradina che lo riportava a casa, sentì quel qualcosa di diverso.

Udì un rumore, sembrava un lamento.
Credette di esserselo immaginato, ma poi si ripeté.
Era... un miagolio?

Will seguì il suono fino a trovare una scatola di cartone coperta di neve. Era poggiata in un angolo buio del vicolo, quasi nascosta. Al suo interno c'era il più bel gattino che avesse mai visto.

Era a pelo lungo, la sua coda sembrava così soffice... e poi i suoi occhioni dolci, neri quanto il suo manto.

《Ma ciao, piccolino... che ci fai qui tutto solo?》chiese Will come se avesse davvero potuto rispondergli.
《Stai tremando... come hanno potuto lasciarti qui?》si accovacciò davanti al gattino, mettendogli una mano davanti al musetto.

Lui prontamente la annusò, stabilendo che Will non aveva intenzione di fargli del male.
Will sorrise accarezzandolo dietro le orecchie《io mi chiamo Will, tu forse non hai neanche un nome...》

Poi lo prese in braccio, il gattino si dimenò un po'《hey, va tutto bene... ti porto a casa con me, così starai meglio》continuò ad accarezzarlo e pian piano lo fece addormentare.

●○●○●○

Quando varcò la soglia di casa, la trovò silenziosa come sempre.
Il gattino si lanciò letteralmente giù dalle sue braccia, ormai sveglio.
Si mise ad esplorare la casa, salendo sul divano e zampettandoci sopra.
Poi si acciambellò nell'angolino più comodo e riprese a ronfare.

Will nel frattempo sistemava la spesa in cucina e iniziava a cucinare, canticchiando sottovoce.
A quel punto il micetto gli arrivò accanto miagolando in cerca di attenzioni.

Will ridacchiò《piccolo, un attimo. Finisco di cucinare e mi dedico a te...》a quel punto Will si rese conto di una dimenticanza importante《dovrei darti un nome...》

❝More than a Fantasy❞ [Solangelo]Where stories live. Discover now