Music speaks - 27

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Nico's pov
"I'll show my shadows, if you show yours..." diceva la canzone che stavo ascoltando da questa mattina (quella che vi ho lasciato sopra)
Mi diverte il fatto che non succederà mai. Io non mostrerò mai i miei demoni a qualcuno. Anche perché nessuno si prenderebbe la briga di venire a conoscermi e a farmi aprire.

Sento bussare alla porta della casa 13, ma non mi alzo nemmeno per andare ad aprire. Non mi interessa. Può bussare quanto vuole. Io a Percy non gli apro. Non voglio vederlo.

Sento il rumore di una serratura che scatta e quando mi volto vedo che la porta è stata aperta lo stesso.
Una figura dagli occhi color cielo mi guarda e mi abbraccia di slancio.
No. Decisamente non sono fra le braccia di Percy.

《O mei dei Nico! Mi hai fatto preoccupare》mi dice, mentre mi accarezza piano i capelli e mi stringe forte.
Non capisco di cosa stia parlando. Perché avrebbe dovuto preoccuparsi per me?

《Solace... che stai dicendo? E... come hai aperto la porta?》parlo piano, non ho più aria nei polmoni e Will continua a stringermi fra le sue braccia.
Mi lascia notando il tono della mia voce e finalmente posso respirare.

Mi prende il viso fra le mani e si avvicina a me finché le nostre fronti non si toccano. Solo ora noto che ha gli occhi lucidi dalle lacrime.
《Nico... sei chiuso qui da una settimana. Non esci dalla casa 13 da una settimana. Sono venuto ogni giorno a vedere come stavi, ma non mi aprivi. Ho... avuto paura che tu...》
《Che mi fossi suicidato?》
Will annuì piano.
Naaah, non mi taglio così in basso le braccia da tentare la morte. Solo il dolore.

Will mi guarda preoccupato, come se avesse sentito questo ultimo pensiero《oggi ho chiamato gli Stoll. Sai, loro aprono le porte solo toccandone la serratura. È stato facile per loro aprire》
《Lo so che poteri hanno. Ma il punto è... perché sei venuto?》
《No. Il punto è perché non aprivi la porta?》

Deglutisco a fatica《Credevo... credevo che fosse Percy》
《Facciamo una cosa, ok? Io non ti chiederò perché non avevi intenzione di aprire a Percy e tu...》
《E io?》Lo esorto, dopo che ha passato interminabili secondi a fissarci negli occhi
《Tu mi fai vedere le braccia》

Il sangue mi si gela nelle vene. Come lo sa?
Abbasso lo sguardo. Come ha fatto a capirlo così in fretta?

《Ti ho beccato, eh?》Mi domanda con un falso sorriso. Ha sempre le lacrime pronte ad uscire《lo sospettavo da un po'》
《Perché ti interessa?》chiedo freddamente, interrompendo il filo dei suoi pensieri.
《Cosa?》
《Perché vuoi sapere come sto, se muoio, se me ne vado. Perché ti interesso io?》
《Perché ti ho a cuore, Nico. E anche se fai fatica a crederci... ci tengo a te. In qualche modo sento come il bisogno di proteggerti》

Ah. Ah. Ah. Proteggermi. Nessuno è mai riuscito a proteggermi. Soprattutto da me stesso.
Rimango in silenzio. Non gli farò vedere le braccia.
Mi allontano da Will. Sta riuscendo a capire troppe cose su di me.
Lui però non me lo lasci fare. Mi prende per i fianchi e mi avvicina nuovamente a sè《Nico. Le braccia.》
《E a cosa serve?! Tanto ormai lo sai. Il piccolo Nico Di Angelo è autolesionista! Volevi sentirti dire questo?!》mi sfugge una lacrima. Mi fa male ammetterlo.

Will me l'asciuga prontamente《io voglio vedere le braccia. Lo so che sei autolesionista. E fidati, questa cosa fa più male a me che a te.》
Lo spingo via da me e indietreggio.
Non. Gli. Mostrerò. I. Tagli.
《Nico, per favore. Vieni qua》il suo sguardo si rabbuia di colpo. Non che prima fosse solare, ma adesso è peggio. Non mi piace vederlo triste.
《Non voglio》
《Nico... ti prego. Almeno vieni qui》

Adesso vorrei solo buttarmi fra le sue braccia e piangere. Ma non posso. Non posso piangere davanti a Will. Già mi trova debole, figuriamoci se piango.

Faccio un passo incerto verso di lui.
Will mi guarda e resta fermo.
Un altro passo. Ormai siamo l'uno di fronte all'altro.

《I'll show my shadows if you show yours》dico senza pensarci.
Will ride nervosamente《vuoi davvero sapere quali sono le mie paure? I miei demoni?》
Annuisco. Sì. Sì che voglio saperlo.
《Ho paura di perderti. Ho paura che un giorno possa entrare qui e possa trovarti steso a terra in una pozza di sangue che sgorga dai tuoi polsi. Di questo ho una paura tremenda》dice tutto d'un fiato《per questo ho bisogno di vedere le tue braccia. Per capire se... se hai già provato》è difficile per lui dire queste parole, si vede da come mi guarda negli occhi.

Abbasso lo sguardo. So che sta trattenendo le lacrime perché vuole dimostrarsi forte davanti a me. Se gliene sfugge una, io non la vedrò.
Mi sfioro le maniche della felpa《non... Non ce la faccio》ammetto con le lacrime che ormai hanno iniziato a scorrere. E fanculo alla maschera di forza e di impassibilità.

Will mi si avvicina e mi prende la mano, facendo intrecciare le nostre dita. Scorre con l'altra mano sulla mia felpa nera e la alza piano, aspettando un mio segnale di consenso. Non lo fermo. Se davvero ha paura per me, non voglio alimentarla.

Mi alza la manica fino al gomito. Sulla mia pelle spiccano segni rossi di ogni lunghezza e profondità. Cicatrici nuove e vecchie. Mi scopro da solo anche l'altro braccio. I miei polsi, però sono intoccati.
Ora non ho il coraggio di guardare negli occhi Will. Ho paura di vedere la delusione nel suo sguardo.
Invece lui mi accarezza piano il dorso della mano e mi lascia un bacio sui capelli.

Lo abbraccio di istinto. Mi sento al sicuro tra le sue braccia. Mi infonde sicurezza.
Will si accosta al mio orecchio e mi sussurra che non devo rifarlo.
《Promettimelo》dice.
《Te lo prometto》accordo.

Riesco a percepire che Will ha sorriso, anche se non lo vedo.
Lui sorride sempre. E dei, se amo il suo sorriso. Dei, se amo Will.
Si. Lo ammetto. Lo amo. E anche tanto.

Will mi guarda negli occhi《e sai di che altro ho paura?》
Scuoto la testa in segno di negazione
《Che tu reagisca male a questo》
Detto questo si avvicina a me pericolosamente e congiunge le nostre labbra sotto il mio sguardo stupito.
Socchiude gli occhi e mi stringe dai fianchi mentre io mi rilasso e lo assecondo, arrotolando una sua ciocca di capelli sulle mie dita.

《Questa paura è infondata》gli sorrido
《Me ne sono accorto solo adesso, però》
《Mh... forse devi controllare più spesso che non mi dia fastidio》
《Stai dicendo che potrebbe darti fastidio?》
《No. Ma non c'è niente di male nel controllare》
Will ridacchia《è un invito implicito a baciarti più spesso, Di Angelo?》
Alzo le spalle con nonchalance《forse》
Questa volta sono io a baciare Will.

In questo momento ci siamo solo io e lui.
Chi se ne frega dei tagli, dei problemi, della depressione, di Percy. Ci siamo solo io, Will e il nostro amore.
E questo è tutto ciò che io possa mai desiderare.

❝More than a Fantasy❞ [Solangelo]Where stories live. Discover now