Do you love me? - 6

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Will era lì, nella sua cabina stranamente vuota. Erano tutti a tiro con l'arco, ma lui non poteva partecipare. Non stava male, o almeno non fisicamente. Gli si era rotto il cuore ed era anche peggio di una frattura scomposta ad un braccio.

Si era lasciato da poco con Nico, dopo una profezia pronunciata da Rachel. Lui non  voleva che fosse finita così, ma evidentemente Nico doveva essere del parere opposto.
Che poi, da poco, sono parolone. Da circa un mese non si parlavano più, ma quel giorno il dolore era fortissimo. Will aveva smesso di uscire, di andare a tiro con l'arco, di andare in infermeria e perfino di mangiare. Suo fratello Austin doveva portargli il cibo in cabina per farlo sopravvivere. 

Eppure, Nico lo faceva per il suo bene. La profezia di Rachel diceva che Nico l'avrebbe ucciso. Lentamente. Era una piccola profezia, che interessava solo loro due, ma Nico non voleva assolutamente che Will morisse. Anche se, inconsciamente, la profezia si stava avverando: Will, pian piano, si stava uccidendo. L'amore lo stava lacerando da dentro e il fatto che Nico fosse vicino, ma allo stesso tempo irraggiungibile, gli faceva ancora più male.
Era una profezia strana, sembrava quasi descrivere il cielo più che loro due:

Il principe della morte lenatmente spegnerà
L'anima candida dell'angelo senz'ali.
L'angelo lacrime amare dovrà versare,
per colpa di quell'amore che ha smesso di brillare.
Dopo la tempesta il sole tornerà
e, un bacio, il patto eterno sigillerà.

Queste sono state le parole di Rachel, così chiare e così dure.

E Will era lì a piangere nel suo letto nella capanna 7.
Nico si era già rifatto una vita, dopotutto erano tante le ragazze che gli andavano dietro e che quando hanno saputo della separazione si sono date da fare per mettersi in mostra e apparire più belle possibile. Ma Nico era stato catturato da un'altra ragazza, una figlia di Iride. Così bizzarro, dati i suoi gusti in fatto di colori.

Aveva i capelli arcobaleno, gli occhi azzurri e le lentiggini sulle guance. Si truccava in modo semplice, mai troppo appariscente. Si chiamava Flora.

Will sentì la porta della cabina aprirsi e una figura arrivargli vicino. Ma Will non alzò la testa fino a che la voce non lo chiamò:-Will...-

Non era una voce. Era la sua voce.
Will alzò la testa, gli occhi ancora pieni di lacrime.
-Che cosa vuoi?- gli chiese freddo -Non vedi che sono impegnato a soffrire?-

-Will, ti prego non fare così...- implorò Nico -Mi mancavi. Sono venuto perché mi mancavi. Non esci di qui da un mese e i tuoi fratelli vogliono uccidermi-
- Perché mi hai lasciato allora?-
-L'hai sentita Rachel. L'hai sentita forte e chiara. Ha detto che ti avrei ucciso, che ti avrei 'spento' l'anima.- Nico provò ad asciugargli le lacrime con il pollice, ma Will respinse anche quel piccolo contatto.
Will rise nervosamente e si asciugò le lacrime da solo:- Davvero non capisci? Lei aveva predetto questo. Mi stai uccidendo così, lentamente. E fidati, non sai cosa si prova. Tanto ti sei già trovato un'altra ragazza giusto? Che ti importa di me? Anzi, non dovevi nemmeno venire- sibilò a denti stretti -Forse stavo meglio quando non c'eri-
Will si alzò in piedi e la collera montò dentro di lui.

Il cuore di Nico si spezzò:-Io... Non ho trovato un'altra ragazza. Flora è l'unica persona che riesce a non farmi tornare negli inferi da quando ci siamo lasciati. Ma fa male sai? Non sei l'unico che si è dovuto separare da una parte di sè. Lei è la mia migliore amica. Non la mia ragazza- Nico abbassò lo sguardo

-Ma tu la ami?- la voce di Will si incrinò di nuovo, perdendo tutta la rabbia che aveva acquisito sostituendola con la tristezza.
-No, io non la amo.-
-E... tu non mi ami più?-
Nico non rispose e si irrigidì. Strinse i pugni a vedere Will in quelle condizioni: aveva le guance segnate dal pianto, i capelli spettinati e gli occhi spenti e sapeva benissimo che era tutta colpa sua.

Anche Will abbassò lo sguardo e capì: Nico non lo amava più.

Il figlio di Ade cercò la mano di Will, che si ritrasse. Nico guardò Will per un momento, come per rassicurarlo che non voleva fare nulla di male.
Nico ricercò la mano di Will e fece intrecciare le loro dita.
Poi gli alzò il mento con due dita e gli sorrise, avvicinandosi sempre di più. Will non volle andare oltre. Lasciò la mano di Nico e lo spinse via da sè.
-Lasciami in pace, ti prego- le lacrime ricominciarono a scorrere copiose sul bellissimo viso del figlio di Apollo.

- Non vedi in che stato sono? Non reggerei se te ne andassi di nuovo-
-Me ne sono andato perché credevo di doverti uccidere. E io, senza di te, non vivo. Perché Si, io ti amo, ti ho sempre amato e ti amerò sempre. E non posso sopportare di vederti così-

Will indietreggiò sempre di più quasi come se avesse paura di Nico. Si ritrovò con la schiena al muro e le gambe che non reggevano il suo peso. Non mangiava da due giorni, nonostante Austin continuasse a sgridarlo.
Nico riuscì a prenderlo poco prima che crollasse al suolo. Lo abbracciò forte e gli impedì di cadere e Will, anche se controvoglia, si dovette aggrappare al figlio di Ade.
-Hey, sono sempre io, ti puoi fidare di me- tentò Nico
-Perché ti fa male?- chiese freddo il biondino.
-È ovvio che mi fa male-
-No. È la prima volta che mi vedi dopo un mese. Non dovrebbe farti male, avresti dovuto immaginarlo-
-Non... Non è la prima volta che vengo. Vengo ogni notte. Ogni fottuta notte vengo qui a vedere come stai e fa male. Fa tanto male. E ogni notte puntualmente tuo fratello mi dice che stai male, che non mangi e che hai pianto tutto il giorno. Ogni notte io rimango qui e attendo la mattina, sperando che un giorno trovi il coraggio di venire qui e rivederti con gli occhi aperti. Di vedere i tuoi occhi. Quelli di cui sono innamorato- Nico aveva il tono di voce distaccato e appena adirato.

-Ogni notte...- ripetè Will come un sussurro.
-E oggi sono venuto. E siccome non sono stupido, l'avevo capito anche io che la profezia parlava di questo. E sono venuto per riprendermi la persona che amo- Nico continuò a tenere stretto Will, nonostante ormai avesse ritrovato l'equilibrio.

Fu a quel punto che il figlio di Apollo si lasciò andare e appoggiò la testa nell' incavo del collo del ragazzo che amava.
-Quello che mi chiedo è... tu mi ami ancora?- Nico aveva la voce tremante, preoccupato per una risposta negativa.
Ma il biondino non voleva saperne di parlare. Lo guardò negli occhi e Nico riprovò ad avvicinarsi e Will completò il movimento, unendo le loro labbra in un bellissimo bacio. Le mani di Nico scivolarono sui fianchi del maggiore, che a sua volta prese a giocherellare con i capelli corvini dell'altro.

Per quella volta non vollero andare oltre. Niente baci più passionali, niente notte bollente e nulla di più che semplici baci pieni di amore.
Si bastavano a vicenda, pieni di felicità per essersi ritrovati.

Si sedettero sul letto e Will poggiò la testa sul petto del suo amato.
-Will...-
-Si, Nico?-
-Non piangere più, che sei più bello quando sorridi-
Un nuovo bacio li travolse.

E, un bacio, il patto eterno sigillò.

❝More than a Fantasy❞ [Solangelo]Where stories live. Discover now