compagni di banco -17

4K 253 299
                                    

Will's pov
Il mio compagno di banco si chiama Nico Di Angelo. Ci conosciamo sin dalle medie e ho sempre tenuto molto a quel ragazzo. È sempre depresso, triste e solo e questo mi dispiace tantissimo. Non credo di averlo mai visto sorridere davvero, se non qualche sorrisino appena accennato.

Mi ricordo ancora quando per la prima volta ci siamo rivolti la parola (escludendo i "ciao"), lui mi aveva subito colpito per il suo modo di vedere il mondo.

Il suo bianchetto liquido era quasi terminato e io avevo la NECESSITÀ FISICA di sapere cosa faceva rumore dentro al contenitore ogni volta che lo sbattevo.

《Posso finire il tuo banchetto? Così vedo che c'è dentro》gli chiesi
Lui mi guardò e poi, come se fosse tutto normale, alzò le spalle e mi disse《Questa cosa è un po' crudele se ci pensi. È come se tu avessi solo pochi giorni di vita e qualcuno ti levasse tutto l'ossigeno che hai in corpo, solo per accelerare la tua fine》
《Ma è solo un oggetto!》
《Anche tu sei solo un oggetto nelle mani del destino, eppure nessuno vorrebbe ucciderti prima del previsto》

(Ok, questo dialogo l'ho fatto col mio compagno di banco qualche giorno fa. Si, lo so, sono sadica)

Da lì, ho capito che quel ragazzo chiuso e sempre triste meritava di essere felice.

E oggi sono qui, a bussare alla porta del bagno della nostra camera al college, perché lui non apre. E, anche se mi fa male ammetterlo, so benissimo che si sta tagliando. E io sono chiuso fuori e non posso fare nulla per impedirlo. I miei sentimenti per lui si sono amplificati, non lo nego. Non mi è difficile ammettere che sono innamorato di lui, assolutamente. Ma tengo comunque il segreto, perché in questo periodo Nico è molto fragile e ho paura di aggiungere i miei sentimenti al peso della tristezza che grava sulle sue spalle.

《Nico, ti prego apri! Basta, smettila di farti del male! Ti prego...》continuo a bussare e sento la serratura scattare. Non perdo tempo e spalanco la porta. Lo trovo in lacrime, con la lametra fra le mani e cinque nuove cicatrici sulle sue braccia. Gli levo la lametta dalle mani e la getto da qualche parte, correndo ad abbracciarlo subito dopo.
Le ferite si sono chiuse, ma anche se non fosse stato così, non mi sarei preoccupato delle macchie di sangue e lo avrei stretto lo stesso fra le mie braccia.
《Nico...》ormai sto piangendo anche io, anche se so che dovrei essere forte per entrambi, non ce la faccio a vedere la persona che amo così.

Si accoccola al mio petto e rimaniamo abbracciati per un tempo infinito. Continua a soffrire, a piangere senza sosta. Gli accarezzo i capelli e gli lascio un bacio sulla testa.
Mi guarda negli occhi《Will... Mi dispiace》
《Perché ti dispiace?》
《Mi dispiace che stai male per colpa mia》
Gli sorrido istintivamente《tu non mi farai mai star male》
《Ma stai piangendo》
《Ma non per colpa tua. Io piango perché tu ti fai del male. Quindi se non vuoi farmi piangere devi smettere di farti del male》
《Non ci riesco Will. Non ci riesco...》
《Devi riuscirci. Se non vuoi farlo per te, fallo per me, ti prego》

Nico smette di piangere e si tranquillizza almeno un po'《ormai ne sento il bisogno, Will. Ho come il bisogno di sentire il dolore》
Gli do un bacio sulla fronte《così mi distruggi, lo sai?》

Nico cambia apparentemente《Will... tu sai della mia cotta per Percy...?
《Si. È successo qualcosa?》anche se a Nico piace Percy, io non ci rinuncerò mai a lui. "Eh, ma se ami davvero una persona devi saperla lasciar andare". Cazzate. Io non mi arrendo. Io combatto. E se quello svampito di un Jackson è più cieco di una talpa, non riesce a comprendere i sentimenti di Nico e lo ferisce, giuro che lo ammazzo.

《Lui... noi siamo amici, da sempre. Da quando Bianca è... andata via. E io per lui sono come un fratello minore. E... Lui mi dice tutto. Soprattutto delle cose che fa con Annabeth...》
A Nico si lucidano gli occhi, segno che sta per piangere ancora.

Non ce la faccio a vederlo così, è già da un po' che la sua depressione è peggiorata.
Con me si apre, sono l'unico. Mi considera un fratello maggiore, un po' come fa Percy. E a me sta anche bene in un certo senso, perché mi permette di stargli accanto sempre e comunque. E, cosa più importante, non si vergogna di abbracciarmi o di entrare in contatto fisico con me, anzi, mi cerca.

Lo stringo ancora più forte a me, segno che deve stare tranquillo. Gli metto un braccio dietro alle ginocchia e lo sollevo da terra, tenendolo sulle mie gambe mentre io sono seduto sul mio letto.
《Lui... oggi... Sarà la prima volta con Annabeth...》

Gli lascio un altro bacio sulla testa.

《Ma... quando Percy me l'ha detto, io ho capito una cosa importante... che non mi importava. Che... che non mi importava più se stava con Annabeth. Non mi piace più Percy, Will.》
Lo guardo incredulo. Eh?
《E ora verrebbe la parte in cui mi spieghi perché continui a farti male》gli tocco il naso con un dito e lui lo arriccia, come fanno i bambini.

Quando fa così mi viene voglia di baciarlo e non lasciarlo più andare. Ma, come ho detto prima, gli darei solo un altro motivo per piangere e passare le notti in bianco. Probabilmente si incolperebbe del fatto che, rifiutandomi (Perché io sono CONVINTISSIMO che mi rifiuterà) mi farebbe soffrire, che la causa del mio dolore è lui. E di conseguenza si richiuderebbe in quel dannatissimo bagno, lasciandomi sulle spine a sperare che non si sia tagliato i polsi.

《Perché mi sono accorto che in realtà io non amavo Percy. Ma un'altra persona. Quella persona che mi è sempre stata accanto e non mi ha mai lasciato. Quella persona che, ogni volta che piangevo mi sentiva e veniva ad abbracciarmi. Quella persona che, anche se singhiozzavo nel bel mezzo della notte, invece di voltarsi e far finta di dormire, veniva nel letto con me, mi abbracciava e stava con me fin quando non mi addormentavo. Quella persona che mi aiuta sempre, anche adesso. Perché io non amavo Percy, io amavo quella persona, che dopo che piangevo per Percy, mi coccolava finché non stavo meglio. Io amavo te, Will Solace. Amavo e amo solo te.》

Lo guardo negli occhi ancora sconvolto. 
《Nico... Io...》
《Lo so, Lo so. Scusami. Non avrei dovuto dire niente》
《No, no, no, no! È che... tu ti sei tagliato... per me...?》
《In fondo, ho avuto un valido motivo per farlo, no? Perché... tu non mi ami... giusto?》
《E me lo chiedi anche se ti amo?》gli prendo il viso fra le mani e congiungo le mie labbra con le sue. Quelle labbra di cui ho sognato il sapore, finalmente posate sulle mie. Quando lo lascio andare, gli rimango lo stesso vicino, ho bisogno di lui.
《Mai dare nulla per scontato, Nico》
《Lezione imparata, Solace》
《Ti amo》
Lo vedo sorridere, sorridere per la prima volta. E vi posso assicurare che il sorriso di Nico Di Angelo è il più bel sorriso che abbia mai visto.

❝More than a Fantasy❞ [Solangelo]Where stories live. Discover now