Halloween - 3

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Will's pov
Quella sera era la notte di Halloween e Percy aveva dato una festa a casa sua, era presente tutta la scuola.
Avevo deciso di non travestirmi, le cose spettrali non fanno per me.
Quando arrivai alla festa notai subito che c'era una quantità di alcolici non indifferente. Male, molto male. Erano già tutti ubriachi, nonostante la testa fosse iniziata da quanto? Mezz'ora?
Drew si avvicinò pericolosamente a me, uno shot di vodka in mano. Era travestita da gatta nera, ma più che gatta nera, con me faceva la gatta morta.
Il vestito di pelle nera non le arrivava nemmeno a metà coscia, era troppo aderente per i miei gusti. Portava i tacchi a spillo altissimi, era quasi più alta di me.
Ovviamente non poteva mancare il trucco pesantissimo e la sbronza tattica.

-Dai Will, divertiti almeno oggi!- mi porse la vodka
-No, Drew. Sono astemio, lo sai benissimo-
-Che brutta malattia! Dai, è una festa, mica un funerale!- Drew aveva preso a toccarmi con le unghie smaltate dietro al collo, facendomi venire i brividi.
-Drew, sei ubriaca, smettila- le risposi con voce fredda. Odiavo quando quella ragazza faceva così. Lo sapeva benissimo che non mi interessava e che ero gay, ma lei credeva di potermi "Guarire" in qualche modo.
-Ma cosa dici Will? Avrò bevuto si e no due bicchierini!-
-Ne avrai bevuti almeno dieci-
-Fa lo stesso- liquidò l'argomento con un gesto della mano. Alla fine bevve lei e posò il bicchiere su un tavolino lì vicino.
Mi passò un braccio attorno alle spalle e con l'altra mano mi disegnava cerchi concentrici sul petto.

Cercai di staccarla da me delicatamente, ma non ci riuscii. Per fortuna un Nico al quanto ubriaco fu sgarbato al posto mio.
-Drew, sei una gatta nera, non una gatta morta, scollati da questo povero ragazzo!-
Drew gli soffiò addosso, mostrando gli artigli.
Ma Nico la prese di peso sulla spalla e la portò da qualche altra parte. In tutto questo io ero lì, immobile a cercare di capire chi fosse più sbronzo, ma penso che Nico abbia vinto il titolo.

-Scusami, ma era diventata davvero insopportabile- mi disse Nico, quando tornò da me, senza Drew questa volta.
-Già. Ma quanto hai bevuto? Di solito non sei così aperto con... la gente in generale-
-Ho bevuto quanto basta, te lo assicuro. Reggo bene l'alcol, ma penso che alla prossima birra crollerò-

Proprio in quel momento, Jason, Percy e Leo lo chiamarono per fare una gara a chi beveva di più.
-Si vede che vogliono uccidermi. Vabbè, io ci vado lo stesso- disse con un'alzata di spalle.
Gli afferrai il polso, incredulo:-Ma così ti farai solo del male-
-Si vive una volta sola- mi rispose lui, andando verso gli amici.

Ovviamente non finì bene per Nico. Collassò, filando in bagno a vomitare.
Lo seguii, aprii la porta e mi misi al suo fianco, tirandogli i capelli indietro. 
-Lo sapevo che finiva così- dissi, quando vidi che Nico stava un po' meglio.
-Vuoi andare via?-
Nico annuì e io gli misi un braccio attorno alle spalle, così che potesse sorreggersi a me.

Lo portai a casa mia, cosicché potesse dormire da me, non potevo lasciarlo solo. Tanto vivevamo entrambi da soli, quindi non c'erano problemi.
-Dove siamo?- sussurrò lui, ancora in preda ai crampi allo stomaco.
-A casa mia. Dormi qui stanotte, va bene?-
- Mh-mh - acconsentì.

Facendo le scale rischiammo di cadere un paio di volte, ma alla fine arrivammo sani e salvi.
Nico riuscì a farsi una doccia senza morire e si convinse perfino a mettersi un pigiama blu.
Capite? Blu! Non nero, B-L-U!!!!!
Ci mettemmo sul divano, a guardare un film.
-Will...- cominciò a parlare Nico
-Si?-
Nico si avvicinò a me, fino a far scontrare i nostri petti.
Poi lo fece: mi prese il volto fra le mani e mi baciò.
Lo respinsi, nonostante bramassi da tanto quel contatto. Si, ero innamorato di Nico, ma in quel momento non era in sè.
-Nico... ti prego, sei ubriaco-
-Zitto, Solace- Nico fece per baciarmi di nuovo, ma lo fermai.
-Nico, davvero. Basta, sei ubriaco fradicio- dissi, la voce rotta. Non credevo che mi facesse questo effetto. Era un gioco per lui, era ubriaco, il giorno dopo non avrebbe ricordato nulla.
-Will, reggo l'alcol più di quanto immagini. Quindi ora sta zitto e lasciati baciare-
-Nico, lo vedi come fai?!-
-Come?-
-Per te è un gioco, domani non ricorderai nulla e te ne andrai, come se nulla fosse accaduto.- sputai, tutto in un colpo. Tanto la sua memoria avrebbe rifiutato quelle informazioni e l'indomani avrebbe scordato le mie parole
- ma se io mi lascio andare, non credo di poter fare come se non mi avessi mai baciato- presi un respiro profondo -E con questo, intendo dire che... che io sono innamorato di te, Nico-

Lui mi guardava negli occhi in silenzio, poi però sorrise:-È per questo che ti ho detto di stare zitto. Cosa credi che mi abbia spinto a farti credere che stavo male?-
Ero incredulo e anche un po' arrabbiato:-Cioè, tu non sei mai stato male?!-
-Beh, si, ma mi sono ripreso subito. Io reggo bene l'alcol, è la terza volta che te lo dico-
Non potei fare a meno di arrossire-Quindi...-
-Quindi, sì. Mi hai appena confessato i tuoi sentimenti, credendo che me ne sarei scordato-
Dopo interminabili secondi di silenzio ebbi il coraggio di dire, sussurrare in realtà, qualcosa:
-Me lo dai ancora quel bacio?-
Lui mi sorrise:-Basta che questa volta ti stia zitto-

Mi riprese il volto fra le mani e riunì le nostre labbra. Le mie braccia cinsero i suoi fianchi, così da amplificare il contatto fra i nostri corpi.

-Ti amo Nico-
-Anche io ti amo Will-

❝More than a Fantasy❞ [Solangelo]Where stories live. Discover now