litigi - 9

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Nico e Will stavano litigando. Ancora.
Nella cabina di Ade si stava combattendo una guerra senza esclusioni di colpi e Nico non aveva ancora vinto, solo perché il figlio di Apollo lo conosceva troppo bene per esser spaventato dalle numerose ombre che lo circondavano.

- Di Angelo, basta. Non ce la faccio più-
Nico ammutolì all'istante. Will non l'aveva mai chiamato per cognome e sopratutto con un tono così freddo
-Ora io esco. Conto fino a dieci. Se al dieci non sei fuori, è finita-
Will si avviò imperterrito fuori e cominciò a contare -Uno... due...-

Nico non si mosse.
-Tre... Quattro...-
Fece un passo, le lacrime gli bagavano il viso
-Cinque... sei... sette...-
Afferrò la maniglia della porta e si bloccò. Continuava a piangere per tutte le cattiverie che si erano lanciati.
Aveva riaperto vecchie cicatrici nel cuore del figlio di Apollo, che poi era uscito. Si sentiva una persona terribile e forse lo era.
-Otto...- la voce di Will cominciò a tremare -Nove...-
"È meglio così. Sono una persona orribile, non lo merito" si ripeteva il figlio di Ade.

-Dieci-
Ma Nico non era uscito.
Will fece un passo avanti, tentato di rientrare e chiedere scusa a Nico, nonostante non avesse fatto nulla.
Si appoggiò alla porta della cabina con la schiena, consapevole che Nico non sarebbe uscito.
Dall' altro lato, Nico fece la stessa cosa. Entrambi piangevano lacrime amare, ma Will se ne andò per primo, ripetendosi che Nico aveva scelto. E aveva scelto di lasciarlo. Cominciò a camminare piano, verso la cabina 7

Il figlio di Ade piangeva, le ginocchia al petto e il corpo scosso dai singhiozzi.
Si era rintanato in un angolo buio della cabina:-Will...- sussurrava a sè stesso -Fuori c'era Will...- passò un dito su un cuore disegnato sulla parete, l'avevano fatto insieme.
-...e ora non c'è più. Per colpa mia-

La porta si aprì, facendo comparire una figura femminile sulla soglia.
-Nico... Nico che hai?- la ragazza si precipitò immediatamente da lui, apprensiva e preoccupata.
-Hey, Nico... che è successo?-
-Reyna...- sussurrò lui
Il pretore romano gli accarezzò i capelli -Dai, esci da quell' angolo-
Ma Nico non si mosse, era troppo triste per fare qualsiasi cosa. Perfino respirare sembrava un'impresa degna di un grande eroe.

Reyna alzò gli occhi al cielo e si accovacciò vicino a lui. Lo prese da dietro le ginocchia e lui le si aggrappò al collo, permettendole di sollevarlo. Per Reyna era una cosa da niente: al campo Giove era abituata a portare pesi ben più consistenti per gli allenamenti.
Lo adagiò sul letto delicatamente e Nico si rannicchiò su sé stesso, continuando a piangere
- Nico, sono io, Reyna. Puoi fidarti di me, lo sai-
-Reyna, non te ne andare, ti prego-
-Non ho intenzione di andarmene-

La abbracciò di slancio e lei gli sorrise cordialmente. La maschera dura di Reyna e quella d'impassibilità di Nico crollavano quando erano assieme.
-Tranquillo, va tutto bene- Reyna lo stringeva a sè, come se fosse stata sua sorella maggiore e, in effetti, il loro legame si avvicinava molto a quello di due fratelli.

Nico si calmò un poco e riuscì a formulare qualche frase:-Will e io stavamo litigando...- Nico raccontò tutta la vicenda con la voce rotta e Reyna non lo interruppe nemmeno una volta.
-Vai da lui- disse quando Nico ebbe finito di parlare
- Non mi vorrà più vedere dopo questo-
-Ma No! Lo ami troppo e sono sicurissima che anche per lui è così. Fidati, è passata solo mezz' ora, sei ancora in tempo-
Solo mezz'ora, wow. A Nico era parsa un'infinità.
Reyna gli sorrise e lui si fondò fuori. Bussò alla cabina di Apollo, ma non gli aprì nessuno. Erano tutti in mensa, ma era sicuro che Will fosse dentro. Usò i poteri dell'oltretomba e fu dentro in un attimo. Anche Will era lì, in piedi, che lo fissava.

Nico ebbe un attimo di esitazione, ma poi corse verso di Will e gli saltò addosso, facendolo cadere per terra. Lo abbracciò stretto, senza mai lasciarlo.
Will stava per urlargli addosso che aveva fatto la sua scelta, ma in verità nemmeno lui voleva finirla lì.
Lo strinse anche lui e cercò il suo sguardo. Nico lo baciò di slancio sule labbra sussurrando:-Scusa, scusa, scusa. Per le cose che ho detto, che ho fatto, per non esserci stato, per non essere uscito. Mi dispiace così tanto...-
Le loro fronti si toccavano, i loro sguardi erano incatenati e i loro corpi uniti.
-Undici.- disse Will - sei in ritardo solo di uno. Cosa vuoi che succeda?- e lo baciò di nuovo.

Un bacio per niente casto, pieno di passione e amore. Perché si bastavano a vicenda e in quel momento, nella cabina 7, c'erano solo loro due. Due innamorati, tornati insieme anche dopo mille litigi e mille difficoltà. Due innamorati tornati insieme grazie all' amore. Perché è l'amore che manda avanti il mondo.

World: off.
Love: on.
  

❝More than a Fantasy❞ [Solangelo]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora