Villain - 37

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[Vi lascio sopra la mia colonna sonora per la scrittura del capitolo... musica tranquilla, certo]

Dopo la discussione Nico era rientrato in camera sua, trovando Will che ancora dormiva.

Cercò di raccogliere tutto senza far rumore per evitare di svegliarlo, dopotutto non aveva chissà quante cose.

Dopo poco tempo, infatti, finì.
Aveva riempito solo un trolley nero, per lo più di vestiti.
Non poteva mica abbandonare le sue felpe oversize!

Purtroppo per lui, tutta l'accortezza che ci aveva messo per lasciar dormire Will divenne inutile:

Un rumore sordo e molto forte annunciò l'avvento della polizia.

《Che sta succedendo?》chiese Will, che nel frattempo era caduto dal letto.

《Nulla di buono.》rispose freddamente Nico, indossando una maschera senza volto.

Will sapeva benissimo cosa stava facendo. Nel caso non lo avessero preso, non avrebbero saputo riconoscere nemmeno il suo volto. Stava mettendo su la sua recita da cattivo ragazzo e lui doveva fare la parte dell'ostaggio. Almeno, finché avesse potuto.

Uscirono dalla stanza incrociando Hazel, indossava una maschera uguale a quella di Nico.

《Viola, sai cosa fare!》urlò Nico per farsi sentire.

Lei annuì e si precipitò nella stanza di Ethan e Luke.

Nel caso ve lo steste chiedendo... sì, quando le loro identità erano in pericolo usavano nomi in codice. Furbi, no?

Avevano i colori: Hazel era Viola, Jason era Celeste, Percy era Blue, Luke era Gray ed Ethan si faceva chiamare White.
Non serve dire che lo pseudonimo di Nico fosse Black, vero?
Erano stati così accurati nella scelta, che inizialmente potevano sembrare nomi o cognomi.

Ecco perchè la polizia risultava confusa: non avevano i loro volti, avevano nomi falsi e non avevano proprietà intestate.
Niente di niente.

Nico vide una luce violetta passare da sotto la porta, segno che Hazel aveva portato Luke ed Ethan al sicuro.
Non può farlo con più di due persone alla volta, collasserebbe.

Nico sapeva che volevano Will quindi non gli avrebbero fatto del male, mentre lui era il capo: prima si mette al sicuro la squadra, poi si pensa a sè stessi.

È per questo che al suo ritorno le avrebbe ordinato di prendere Jason e Percy.

《Si va in scena》proclamò mettendo su un sorriso sadico nascosto dalla maschera.

Will era preoccupato: lo avrebbero sicuramente ucciso se si fosse presentato indifeso.
Per questo Nico impugnò un mitragliatore e si affacciò leggermente per capire la situazione.

Erano una cinquantina di poliziotti e quattro eroi.
Apollo stava dando ordini agli altri tre: Marte, Artemis e Iride.

Jason e Percy erano già coinvolti nella battaglia, il primo volando e lanciando scariche elettriche mentre il secondo faceva esplodere le tubature.

Come mai non erano già stati sopraffatti? Beh, Luke aveva lasciato un bellissimo regalino chiamato "clonazione". Erano decine di copie esatte dei due ragazzi, combattevano arduamente quanto loro. Era impossibile distinguere le copie da quelli veri.

L'unico difetto era che per esistere dovevano essere a massimo 5 metri dall'originale, quindi Jason e Percy non potevano scappare.

L'unico a notare Nico fu Jason, allontanandosi immediatamente. Percy lo seguì per istinto, ma si distrasse.

❝More than a Fantasy❞ [Solangelo]Where stories live. Discover now