3.

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Arriviamo a 50 stelline per il prossimo capitolo.

«In che senso ti sei dimenticata il vestito?» urla Ilaria e io rido, sedendomi sul letto ancora sfatto.

«Perché cambi le parole? Non ho detto che l'ho dimenticato, non pensavo dovessi venire elegante.» dico e lei incrocia le braccia.

«Le cambio perché è quello che voglio sentire! Io indosserò un abito, tu non puoi indossare i jeans!» dice urlando e scoppio a ridere notando il suo nervosismo. «Ti presto uno mio.» dice e torno subito seria.

«Cosa? No.» dico e lei non ascolta le mie parole, mostrandomi un dito medio. So che a questo punto sarebbe inutile controbattere, indosserò un vestito. Si presentò dopo pochi secondi con un vestito rosso fuoco, con in grande scollo e corto.

 Si presentò dopo pochi secondi con un vestito rosso fuoco, con in grande scollo e corto

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«Non lo pensare, assolutamente.» dico e lei lo poggia sul letto.

«Vado a vestirmi, hai 15 minuti per prepararti!» dice ridendo, uscendo dalla stanza. Cazzo.

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Poso il bomber sulla mia sedia, segnata dal nome sul tavolo. Per ora siamo ancora solamente io, Ilaria e lo staff.

«Vieni, muovi il tuo culetto

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«Vieni, muovi il tuo culetto.» dice portandomi di nuovo verso il corridoio che è stato allestito con le fotografie fatte da lei.
Ilaria indossa un lungo abito nero, con uno spacco e lo scollo. «Eccoli!» sussurra eccitata e mi giro vedendo varo giocatori entrare in sala, il primo di tutti Buffon. Mi stringe maggiormente la mano quando passa Bernardeschi e la guardo confusa. «Che c'è? È carino!» dice diventando della tonalità del mio vestito e rido. Alcuni dello staff e l'allenatore si avvicinano ad Ilaria ringraziandola e complimentandosi per le foto e mi allontano, mettendomi in disparte. Mi avvicino al buffet prendendo un bicchiere con un liquido blu dentro e una pizzetta.

«Pipita stai benissimo in questa foto.» dice Dybala ridendo avvicinandosi al buffet. Resto indifferente, sentendo la mancanza del mio telefono. «Vero?» domanda avvicinandosi a me e lo guardo confusa.

«Stai chiedendo a me?» dico guardandomi intorno e lui annuisce.

«Si, sto chiedendo a te!» ripete ridendo e l'uomo più odiato da noi tifosi napoletani lo segue, ridendo. «Non è bellissimo?» ripete. Sospiro, cercando di trattenere la mia rabbia e guardo la foto, però quasi rido.

«In realtà penso che sia una delle peggiori, parlando di soggetto. Non ti prendere collera ma si vede la pancia e il nasone che hai. Scusami.» dico restituendogli la foto e restano entrambi shoccati. Higuain prende la foto dalle mani di Dybala e si allontana.

«Mi sa che l'hai ferito.» dice dopo pochi secondi di silenzio, restando affianco a me. Quasi già detesto il suo stupido accento argentino.

«Poco mi interessa.» ammetto alzando le spalle non curante di ciò che possa provare quell'individuo.

«Come mai lo odi? Vi conoscete?» domanda curioso e rido, confondendolo ancora di più.

«Certo che no, Dybala! Tifo Napoli, fai due conti..» gli spiego e lui annuisce subito, come se avesse subito afferrato.

«Quindi che ci fai qui?» domanda ancora curioso dopo pochi secondi.
Ma perché non te ne torni in argentina?

«Sono un'amica della fotografa.» rispondo alla sua inutile domanda indicando Ilaria, poi prendo un'altra pizzetta. Dybala annuisce nuovamente, poi si allontana da me dato che viene chiamato dai suoi amici.
Finalmente.
Resto da sola vicino al buffet e in poco tempo termino tutto il vassoio di pizzette.

«Affamata?» mi domanda il cameriere, cambiato il vassoio con uno pieno.

«Più che altro annoiata.» dico sorridendo, prendendo una nuova pizzetta. Ingrasserò più di Higuain.

«Come mai?» domanda curioso, poggiandosi al muro.
Sta sera tutti curiosi, ma non lo sanno il detto che dice che chi si fa i cazzi suoi campa 100 anni?
Molto probabilmente è annoiato anche lui, dovendo stare in piedi tutto il tempo e per fare avanti e indietro dalla sala.

«Sono un amica della fotografa, non mi interessa né della squadra né d'altro.» dico alzando le spalle e lui annuisce guardando poi Dybala.

«Sembravate intimi.» dice e scoppio a ridere.

«Io e Dybala? Assolutamente no!» dico continuando a ridere e lui alza le mani come a scusarsi, ironicamente.

Ammore scumbinato; Paulo DybalaWhere stories live. Discover now