Ammore scumbinato; Paulo Dybala

31.

Arriviamo a 90 stelline e 10 commenti per il prossimo capitolo!
Ragazzi noto che state perdendo interesse, devo cambiare qualcosa? Fatemi sapere.
⭐️

«Ciao Alessia!» mi saluta Francesca con il telefono puntato al mio viso.

«Ciao tesoro!» la saluto, infilando le mani nelle tasche del jeans, ridendo.

«Oggi è giornata di cambiamenti?» domanda sorridendo.

«No cambiamenti, rinnovi.» rispondo annuendo. Avere la telecamera puntata in faccia è molto strano dato che di solito sono io a tenere la telecamera.

«E che colore vorresti farti per cambiare? Biondo?» domanda ancora Francesca.

«Potrebbe essere, per esempio.» rispondo annuendo leggermente, sorridendo poi infine. Era venuto il momento di un cambiamento, questi capelli corti scuri mi facevano sembrare una bambina e non mi stava più bene.

«Allora che ne dici se aggiorniamo il resto del mondo dopo?» domanda.

«Per me va bene.» dico sorridendo leggermente, poi finalmente Francesca abbassa la telecamera.

«Sei pronta?» domanda ancora, questa volta seriamente.

«Sono nata pronta.» rispondo dopo aver tirato un grande sospiro, poi dopo pochi secondi bussa il parrucchiere alla porta.
È il momento.

1 ora prima.

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Alessia:
Ho bisogno di un urgente cambiamento.

Francesca:
Tipo?
Shopping?

Alessia:
No, radicale.

Francesca:
Taglio di capelli?

Alessia:
Ancora di più, colore.

Francesca:
Che tipo di colore...

Alessia:
Biondo, ho deciso.
Consigli per un parrucchiere?

Francesca:
Tra ora da me...
Il motivo del cambiamento?

Alessia:
Sembro una bambina con questi capelli.

Francesca:
Non sembri una bambina, lo sei.
È per Paulo?

Alessia:
No

Francesca:
Se vuoi sembrare più grande per lui, io direi di puntare sulla sensualità non sull'età. Con Paulo farai centro poi

Alessia:
Non è per lui...
Sensualità?

Francesca:
Tanto le cose con Antonella non vanno, a questo punto...

Alessia:
Tra moglie e marito non metterci il dito!

Francesca:
Non sarai tu a mettere il dito...

Alessia:
Sai qualcosa che non so?

Francesca:
Tra 45 minuti da me!

Alessia:
Certo capo!

1 ora dopo.

Mentre il parrucchiere stende la tinta sui miei capelli, Francesca mi porta la tazza di tè e finalmente si siede difronte a me per parlare della cosa che mi ha accennato prima.

«Allora?» domando impaziente, dopo aver preso un sorso di tè. Mia madre spesso mi prendeva in giro, chiamandomi con nomi inglesi dato che alle cinque del pomeriggio mi era solito bere il tè.

«A quanto pare girano voci che il dito tra il quasi matrimonio di quei due è stato messo da un bellissimo modello brasiliano, così dicono almeno!» mi spiega Francesca, cercando di contenere la sua gioia. Probabilmente la detesta più di me, mi ha raccontato che le uniche volte che si sono viste Antonella è rimasta molto sulle sue, parlando solo della sua carriera e di quanti e quali stilisti famosi l'hanno contattata.

«Qui si parla di pettegolezzi e io non so niente!» si intromette Marco, il parrucchiere. Appena ha varcato la soglia della porta sono rimasta stupefatta dalla bellezza del ragazzo e quasi mi sono sorpresa dal fatto che Miralem lasciasse la sua ragazza da sola per ore intere con un ragazzo così bello, poi Francesca mi ha rivelato che al massimo dovrebbe essere gelosa lei.

«Te la ricordi quella ragazza con i capelli marroni? Antonella?» domanda Francesca cercando di far ricordare a Marco la ragazza in questione.

«Certo, quella piccolina. Come corporatura sembra Ariana Grande.» commenta alzando gli occhi al cielo.

«A me sembra abbia un bel seno grande.» commento intromettendomi nella conversazione. Certo, potevo odiare Antonella, ma non possiamo certo ammettere che sia una brutta ragazza, anzi.

«Appunto, sembra! Tutto fumo e niente arrosto!» dice Marco allontanandosi da noi ridendo.
Antonella usava il push-up? Lascio perdere la domanda nella mia fantasia, senza voler marcare troppo.

«Ha ragione.» aggiunge Francesca sedendosi di fronte a me, bevendo il mio tè. «È venuto buono, però!»

«Dovrebbe essere il mio quello.» dico indicando il bicchiere che lei ha in mano, ma mi alza il dito medio e continua a berlo. «Grazie dell'ospitalità!» continuo ridendo.

«Ti faccio fare la tinta a casa mia senza sporcare casa tua, meglio di così?» domanda seria, poi scoppiamo entrambe a ridere. Se il parrucchiere fosse venuto a casa mia avremmo creato un pasticcio enorme, dato che mancano ancora tutte le comodità, tipo le sedie del tavolo.

«Tinta è un parolone, una settimana e va via.» affermo spingendola leggermente. «Ma sta sera cosa metti?» domando mentre mi guardo allo specchio, spero solo stia venendo bene.

«Non so cosa metto io, ma so cosa metterai tu!» risponde entusiasta, alzandosi con uno scatto dal divano per prendere un vestito dall'armadio.

«Ma è minuscolo.» commento. Sembrava un giubbotto in pelle leggermente più lungo del normale, non un vestito con cui uscire di casa. «Sarà anche scomodo.»

«Non lo puoi sapere se non lo provi!» dice posandolo in bella vista e tornando al suo posto sul divano.

«Forza ragazze, è l'ora della verità!» annuncia Marco entrando nella stanza. «Sarai bionda o carota?» domanda prima di iniziare a lavare il colore dai miei capelli.

«Spero bionda.» ammetto prima di chiudere gli occhi, quasi con la paura di vedere cosa stia succedendo ai miei capelli.