#dieci #newborn

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Improvvisamente sa di essere venuto al mondo.

Un mondo che non conosce.

Un mondo molto diverso da quello in cui si trovava un attimo prima di adesso.

Prima.

Adesso.

Un "prima" confortevole all'interno di un mondo fatto su misura per lui, e un "adesso" in cui tutto è così nuovo, strano, probabilmente pericoloso.

La sua mente ragiona per congetture.

Semplici algoritmi neuronali che dati in ingresso elementi di natura basica, producono in uscita flussi di dati complessi. Funziona più o meno così: ogni algoritmo in grado di produrre un risultato significativo, viene archiviato tra il bagaglio delle nuove conoscenze, mentre per quelli che sembrano non approdare a nulla di buono, scatta l'eliminazione. Una specie di archivio composto da know-how dal quale attingere nel momento in cui un nuovo quesito prenderà vita. Una conoscenza in grado di concorrere alla risoluzione di un nuovo problema nel momento in cui, eventualmente, si presenterà. Perché una cosa è certa: un nuovo problema si presenterà di sicuro. Questo lo ha capito fin da subito nonostante si trovi in questo mondo da non più di cinque minuti.

E' solamente una questione di tempo.

Tra non molto infatti, un nuovo problema all'apparenza insormontabile gli verrà servito su un piatto d'argento, e lui non potrà far altro che ingegnarsi per risolverlo.

Benvenuto.

Ecco, appunto.

Che cos'è questa cosa?

E' un rumore che esplode nella sua mente, ma lui non ha i mezzi per capire di cosa si tratti.

Apre gli occhi.

Tutto risulta molto confuso.

Li richiude subito dopo.

Purtroppo le cose non sono andate come dovevano.

Ancora quel fastidioso rumore. Questa volta però c'è qualcosa di diverso. Ci sono immagini. Immagini che lui stranamente riesce a comprendere. La sua mente si prepara a immagazzinare nozioni. Recettori neuronali al massimo della potenza.

Tuo malgrado ti ritrovi tutto solo con un grande peso sulle spalle. E che tu ci creda o no, proprio tu rappresenti il punto d'inizio. Il nuovo punto d'inizio.

Ascolta quelle parole con l'illusione di capirne il significato. Un significato che forse non esiste.

Il vero problema è il tempo. Continua la voce. Abbiamo davvero poco tempo a disposizione.

Intuendo che quell'ultima frase carica di rammarico, indichi qualcosa di brutto, reagisce nell'unico modo che conosce. Reagisce come reagirebbe qualsiasi neonato con meno di cinque minuti di vita, adagiato sul corpo della propria madre oramai privo di vita.

Un pianto disperato irrompe nel silenzio della sala parto.

Una sala parto piena di cadaveri.

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