Capitolo 11: Eloise (✅)

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Sebastian e Katherine, dopo la notte che avevano passato, stavano ancora dormendo, ignari che fosse davvero troppo tardi per l'Alpha. Il sole penetrava nella stanza poggiatosi lieve sul viso della ragazza che non si svegliò affatto. Era stesa di pancia, la sua mano era sopra il petto nudo del compagno, mentre il lenzuolo le copriva solo metà busto. Sebastian invece era in una posizione alquanto strana visto che il suo braccio e la testa stavano penzolando nel vuoto; tra poco sarebbe caduto. Un rumore improvviso alla porta, infatti, lo fece capitolare a terra.

Aprì gli occhi di scatto, mettendosi in piedi subito e assumendo una posizione difensiva. Quando si accorse che era in camera e stavano solamente bussando alla porta, si rilassò, cercando subito dei boxer e dei pantaloni da mettersi. Katherine in quel momento mugugnò, girandosi dall'altra parte senza svegliarsi ancora. L'Alpha le fece un sorriso e poi si avviò alla volta della porta, trovandosi davanti Adam con uno sguardo sconvolto. Sebastian lo osservò a sua volta, passandosi una mano tra i capelli. Sgranò gli occhi quando si accorse che c'era già il sole alto nel cielo.

«Non dirmi che...» sussurrò, mentre rientrava velocemente in camera e si vestiva con gli abiti del giorno prima.

«Invece è così Sebastian, ma tranquillo, vedrai che ogni giorno sarai in ritardo se ti divertirai con la tua compagna ogni notte.»

Ridacchiò e gli fece l'occhiolino, non entrando nella stanza visto che vide che la ragazza che stava ancora dormendo. «Adam» grugnì l'altro, mettendosi velocemente le scarpe e uscendo, per poi guardarlo male e avviarsi alla volta del suo ufficio.

Notò che lo stava aspettando una fila veramente lunga di persone, cosa che gli fece alzare gli occhi al cielo. Entrò nella stanza con al seguito Adam che rideva ad ogni passo. «Oh Adam, se non smetti di ridere farai il soprammobile, ci siamo capiti?» lo minacciò, mentre si sedeva sulla sua poltrona. Si rilassò per un attimo, preparandosi psicologicamente a tutto quello che avrebbe dovuto passare quel giorno. Sperava che Katherine non si arrabbiasse con lui visto che non l'aveva salutata, ma non poteva far aspettare tutti quei lupi un minuto di più. Adam si sedette sulla sedia davanti alla sua, guardandolo.

«Ho sentito che Magnus stasera diventerà il tuo secondo beta» affermò, aspettando che Sebastian dicesse qualcosa. Adam non sembrava affatto arrabbiato, nemmeno geloso. L'Alpha lo guardò per qualche secondo, trovandolo tranquillo. «Sì» rispose poi, poggiando le mani sotto al mento e chiudendo gli occhi. Ripensò alla notte che aveva passato con la sua compagna e sorrise istintivamente, anche se poi tornò subito serio. «Era ora» soffiò Adam, stravaccandosi sulla sedia e sorridendo. «Almeno ora avrò qualcuno con lui lamentarmi di te» continuò, sapendo benissimo che l'uomo che aveva davanti non si sarebbe affatto arrabbiato.

Difatti quest'ultimo alzò gli occhi al cielo e sbuffò. «Attento che per metterti come soprammobile ci metto un attimo» lo minacciò scherzosamente ancora una volta, poi si decise di cominciare a far entrare i lupi che avevano i problemi più disparati. Uno di loro chiese aiuto all'Alpha visto che il figlio voleva vivere tra gli umani. Quei problemi gli si presentavano sempre più continuamente, ma non poteva di certo obbligare qualcuno a vivere tra loro se voleva cambiare vita. Dopo la guerra tra umani e lupi, conclusasi molto tempo fa con la vittoria di questi ultimi, gli umani avevano vissuto in tranquillità, anche perché non avevano nessuna scelta.

Se qualche lupo andava ad abitare tra loro di certo non facevano storie visto che non volevano che altra loro gente morisse. Sebastian congedò poi l'uomo che uscì mogio mogio, mentre lui si passava una mano tra i capelli. Si appoggiò allo schienale della sedia, mentre Adam stava cercando di aiutare l'Alpha in qualche modo, anche se sembrava più dormire sulla scrivania. In questi stessi momenti Katherine si alzò dal letto e si mise seduta lentamente, accorgendosi che il compagno non c'era più. Si alzò dal letto piano, facendo un passo e notando che le lenzuola erano sporche di sangue.

The Alpha KingWhere stories live. Discover now