Capitolo 17: La biblioteca (✅)

20.2K 798 37
                                    

Sebastian ridacchiò e le diede un bacio sulla guancia. «Stasera mangeremo insieme a tutto il branco, forza, alzati» sussurrò, mentre lei roteava gli occhi al cielo e arrossiva. Si ricordò di tutto quello che gli aveva detto. Come poteva presentarsi davanti al branco dopo che aveva messo in ridicolo il loro Alpha? «Che succede?» le domandò, mentre si sedeva sul letto e la osservava.

«Mi dispiace per prima, non che cosa mi sia preso. Ho lasciato che tutta la rabbia che ho provato per tutti questi anni prendesse il sopravvento. Mi dispiace solo che tu sia stato la vittima.»

Arrossì ancora di più, anche se poi cominciò a ridere. «L'hai fatto apposta vero? Volevi che mi arrabbiassi sperando che mi trasformassi no?» domandò ancora. Sebastian annuì velocemente, per poi alzarsi e camminare avanti e indietro per la stanza. Sembrava anche lui molto dispiaciuto per come si era comportato, ma per Katherine non servivano parole di scuse, lo aveva già perdonato, anche perché era grazie a lui se la sua lupa ora era tornata a respirare.

«Non potrò mai ringraziarti abbastanza per aver risvegliato la mia lupa, è stato fantastico, è come se fossi tornata a vivere.»

Gli sorrise e si alzò a sua volta, notando che sopra una sedia, piegato accuratamente, c'era un vestito rosso che non vedeva l'ora di mettersi. Prima però si diede una sistemata ai capelli e si infilò l'abito che ovviamente le stava perfettamente. Indossò delle scarpe comode e si avviò alla volta della porta, con al seguito il compagno che le aveva messo una mano sul fianco. Camminarono tranquillamente, venendo accompagnati anche da molti lupi che stavano chiacchierando animatamente. In quel momento si respirava un'aria tranquilla e i intima, come se tutti si conoscessero da una vita.

Fuori dalle vetrate la pioggia si infrangeva contro i vetri, creando un'atmosfera quasi lugubre. Il corridoio era illuminato da alcune torce che non facevano molta luce, così tutti si affrettarono a raggiungere la sala. Nel mentre si apprestavano a entrare, alcune donne cominciarono a fare delle considerazioni sulla lupa della Luna, definendola meravigliosa. La giovane ringraziò tutte, poi entrò nella sala che era già quasi tutta piena. Passarono in mezzo a una moltitudine di tavolini formati da tre o quattro persone, poi loro si accomodarono dietro ad uno molto lungo che sarebbe bastato per la metà di loro. Dopo vari minuti si sentirono altri passi.

Adam, Eloise e Magnus erano entrati nella sala e stavano andando a sedersi allo stesso tavolo di Sebastian e Katherine. Quest'ultima era felice che potesse mangiare con delle persone che conosceva. Stranamente nessun lupo l'aveva guardata male per quello che era successo poco tempo prima, ma forse non era stata una scena così tanto umiliante, almeno lo sperava. Eloise si sedette al suo fianco, mentre altri lupi che non conosceva prendevano posto davanti a lei. Non credeva che Sebastian lasciasse ad altri membri del branco sedersi al loro tavolo; suo padre non lo faceva.

Però fu una cosa che le piacque, era bello poter parlare con tante persone diverse e non sempre e solo con Sebastian o con i suoi beta. «Mia Luna, come si sente le ossa? Le fanno male?» domandò il medico appena prese la forchetta e la infilzò in un pezzo di carne molto spessa. «Non ti preoccupare, per ora non provo nessuno dolore» rispose seria e sicura, mentre muoveva leggermente le spalle per capire se provasse qualche dolore, cosa che non accadde. Ovviamente sentiva un leggero fastidio, ma era perfettamente sopportabile.

La cena passò molto velocemente e Katherine si sentiva molto stanca, ma il dottore disse che sia lei che Sebastian dovevano raggiungerlo nel suo ufficio. Quando entrarono era molto disordinato, soprattutto a causa dei libri sparsi perfino sul pavimento. La bionda non sapeva dove mettere i piedi, anche perché avrebbe sicuramente pestato uno di quei tomi che avevano l'aria di essere molto antichi. Magnus zigzagò, facendo qualche salto e prese un libro molto grosso, porgendolo a Sebastian che lo guardò spaesato.

The Alpha KingWhere stories live. Discover now