Capitolo 28: Cassandra

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Eloise cominciò ad emettere dei gridolini che attirarono l'attenzione di quasi tutte le persone presenti. «Eloise, smettila, stai attirando troppo l'attenzione» borbottò la lupa che stava arrossendo per l'imbarazzo. Non voleva che il branco lo scoprisse così, l'annuncio di un bambino era molto importante, e quindi doveva tenere buona l'amica per pochi giorni. Le due poi si staccarono, mentre la ragazza continuava a sorridere. Se avesse continuato in questi modo il branco ci avrebbe messo poco a fare due più due. Katherine la riprese con lo sguardo e fece segno di smetterla, cosa che la compagna di Adam fece subito, anche se con scarsi risultati. La giovane Alpha scosse la testa e fece finta di niente, per poi avvicinarsi al compagno e prendergli la mano. <<Facciamolo ora l'annuncio. Vedo che Eloise sembra quasi indemoniata>> disse nella mente della compagna, mentre lei faceva spallucce e annuiva. In fondo era meglio che dicessero subito il motivo della felicità dell'amica. «Devo fare un annuncio!» gridò Sebastian a voce molto alta, in modo che tutti sentissero e finissero di parlare. Anche Adam e Magnus uscirono dalla grande casa e sorrisero subito ai due Alpha appena tornati dal viaggio. La lupa sentiva il cuore del Re battere forte, stava perfino sudando. Ridacchiò e aspettò che desse la notizia. «Sono convinto che molti di voi avranno sentito che la Regina è incinta... e oggi, qui, davanti a voi, vi confermo che è vero.»

Tutti quanti applaudirono, chi andò a congratularsi con entrambi e chi invece preferì la distanza. Quando la folla si diradò, fu il momento di Adam e Magnus di entrare in scena. Quest'ultimo pareva avesse un sorriso finto, come se volesse nascondere qualcosa. Forse aveva dei problemi con la sua compagna, in fondo era la prima volta che assumeva quell'espressione tanto gelida; metteva quasi paura. «Stasera dovrai fare un discorso che sarà trasmesso in tutto il mondo. Tutti hanno paura degli ibridi, dobbiamo cercare un modo per tranquillizzare la popolazione» disse il medico, senza nemmeno salutarli, anche se poco dopo fece un passo indietro e inspirò profondamente. Sembrava distrutto, come se qualcosa gli avesse aspirato l'anima e non riuscisse più a sorridere. «Spero che il viaggio non sia stato troppo pesante. Trovo entrambi bene. Katherine, appena puoi vieni nel mio ambulatorio, voglio controllare che tutto sia a posto» affermò con una nota di premura, poi strinse le palpebre e si diresse all'interno dell'abitazione. Sebastian aggrottò la fronte, mentre Katherine non fece in tempo neanche ad annuire alla richiesta, che assomigliava più a un ordine, dell'uomo.

«La sua compagna, da quando è entrata qui, cioè una settimana fa, non esce dalla sua stanza perché ha paura. Molti lupi non la vogliono nel branco, quindi lei si trova costretta a rimanere in camera. Da quando ve ne siete andati c'è un clima di tensione, non vedeva l'ora che arrivaste» spiegò Adam serio, mentre guardava l'entrata della casa. Magnus, quando era entrato, non salutò nessuno, anche perché i lupi non lo rispettavano e, appena lo incrociavano, si allontanavano, quasi come se avesse la peste. Non riusciva più a sentirsi libero dentro quella casa. Continuavano a giudicarlo senza sapere effettivamente cosa fosse successo. Era stanco. Entrò nella sua stanza e trovò la sua compagna stesa sul letto che gli dava le spalle. Non poteva continuare a vivere così, la sua donna doveva vivere ed essere accettata da quel branco che lui aveva sempre considerato la sua famiglia.

Aveva una mezza idea di lasciare la Villa, ma era il beta del Re e non poteva non vivere nella casa. «Cassandra...» sussurrò, sedendosi sul letto e osservandola girarsi verso di lui. Non parlava molto con lui, sembrava avesse paura perfino del suo compagno. La giovane si girò senza dire niente e si mise lentamente seduta. «Gli Alpha sono tornati, spero davvero che le cose cambieranno. Sebastian ha giurato che non ti avrebbe fatto del male e mi fido di lui.» Fece un sorriso sincero al quale Cassandra non rispose. Non l'aveva mai vista sorridere e non sapeva nemmeno se fosse un ibrido normale o modificato. Pareva avesse paura di qualsiasi rumore e la notte continuava a svegliarsi. Nemmeno le gocce per dormire riuscivano a farla stare tranquilla.

The Alpha KingWhere stories live. Discover now