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"È successo tutto quando ero appena arrivato al cantiere: non pensavo che sarebbe peggiorato in questo mondo."

Samuel, finalmente seduto sul divano, si tiene le mani fra i capelli scuri mentre racconta dolorosamente ciò che è successo in questi ultimi tre mesi.

Io resto in piedi, troppo agitata per stare seduta o comunque per stare vicino a Samuel che, in tutto questo tempo, mi ha sempre mentito.

"Si chiama Dafne, era una delle segretarie che si occupavano delle vendite." Dice, e noto che un leggero sorriso compare sulle sue labbra "È così bella, Grace, piacerebbe anche te."

"Vai avanti." Replico, ferrea: non mi interessano le moine di mio fratello verso l'amata.

"Siamo stati insieme per tutta l'estate: ci amavano, tanto, o almeno io l'amavo. Poi, però, quando stavo per partire, lei mi ha rivelato tutto, mi ha detto la verità. È una vampira, mi ha detto di avere più di seicento anni: relativamente giovane, quindi."

Samuel si passa le mani sul viso, sospirando, affranto: sembra impallidire sempre di più ad ogni minuto che passa, come se si stesse velocemente indebolendo.

"Io sono rimasto shoccato, non potevo crederci, e poi pensavo a te, al fatto che mi avresti odiato se l'avessi portata qui. Quando glielo dissi, lei perse la testa. Mi minacciò, dicendo che avrebbe fatto del male a me, ma soprattutto a te, che poi è la stessa cosa quando si parla di noi. Per questo ho preso quel ciondolo, per proteggerti, Grace."

Sospiro, incrociando le braccia al petto, senza parole.

Mentre mio fratello mi raccontava le sue frottole, mentre io vivevo qui in mezzo a questi mostri, lui si accoppiava con uno di loro.

È una cosa che mi disgusta, e quasi non riconosco Samuel in questo comportamento.

"È stata lei a morderti?" Chiedo, quindi, cercando di fare chiarezza.

Lui scuote la testa, tornando a guardarmi "No."

Aggrotto la fronte, sia per le sue parole che per il suo aspetto: perché è così pallido? Perché i suoi occhi sembrano così scuri?

"E chi, allora?"

"I LaLaurie."

Sbatto le palpebre, socchiudendo le labbra: sconvolta.

"I LaLaurie? Ma sei pazzo, Sam?" Esclamo, senza parole.

I LaLaurie sono pressoché la famiglia più antica di vampiri qui a New Orleans, e hanno il piccolo pregio di discendere da una ricca famiglia di sanguinari, sia nella parte umana che non.

Fra i nomi più importanti spicca quello di Delphine LaLaurie, nobildonna ottocentesca che era solita sgozzare i suoi servi ed usare il loro sangue come maschera di bellezza.

Lei non era una vampira, anche se discendeva dalla stessa famiglia, ma a quanto pare i tratti rimangono comunque.

Ma come si dice? Buon sangue non mente.

I LaLaurie erano anche al centro della lotta avvenuta circa cinquanta anni fa fra le varie famiglie di vampiri per ottenere il monopolio del mercato del sangue.

Al tempo, molti di loro morirono, e ora come ora il potere è tutto nelle mani di Lucienne LaLaurie, l'unica discendente di quei vampiri rivoluzionari.

"Avevo bisogno di soldi per il tuo ciondolo." Ribatte lui, calmo, come se non avesse davvero donato il suo sangue a dei pazzi maniaci.

Inizio a camminare avanti ed indietro, non riuscendo a stare calma.

Collateral loveWhere stories live. Discover now