q u i n d i c i

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Leggete alla fine, grazie 💘

Le ceneri di Samuel sono state sotterrate nel mausoleo dei LaLaurie, nelle catacombe.

È una specie di tradizione, quella di bruciare i corpi, e io non ho fatto obbiettato, nemmeno ho assistito alle procedure.

Non c'è l'ho fatta, e nessuno ha detto nulla, soprattutto Theo, a cui sto ancora occupando la stanza.

È da due giorni che dormo qui sotto suo ordine: a quanto pare gli sembra che questo sia il luogo migliore dove potermi controllare.

Non ho obbiettato, tanto sarà una cosa passeggera, dato che ho deciso di tornare a casa mia.

Non lo sa nessuno, e lo verranno a sapere solo quando avrò ormai finito tutti i preparativi e sarò con un piede fuori dalla porta, dato che so che tenterebbero di fermarmi.

Riordino velocemente i miei vestiti che sistemo nella borsa che tengo segretamente nascosta sotto il letto di Theo.

Ho deciso che entro un'ora sarò fuori da qui, e la cosa mi sembra anche normale: ora che Samuel non c'è più, non ho più ragione per restare qui, soprattutto dopo ciò che è successo fra me e Theo.

So che potrebbe sembrare un atteggiamento da codardi, ma non mi interessa: almeno al momento, la mia priorità è quella di riprendere la mia vita, e non c'è spazio per i problemi amorosi di un vampiro.

So che è cambiato qualcosa fra noi.

Le sue parole continuano a passarmi per la mente come dardi infuocati, così come l'immagine delle sue vene lungo tutto il suo collo.

Si sta facendo morire di fame per me, a causa dell'effetto del mio sangue, e so che deve voler dire qualcosa, dato che Luce non subisce gli stessi effetti, ma voglio obbligarmi a non farmi domande.

Ripenso alle sue mani intrecciate alle mie, alla delicatezza dei suoi gesti, quella che ha sostituito il suo caratteraccio iniziale, quello che doveva fare da copertura al fatto che lui mi conoscesse da sempre.

Dio, mi ha visto nascere, e chissà quante altre cose, e io lo conosco da appena un mese.

È ovvio che, dopo tutto quello che ho scoperto e che è successo, io non gli salti addosso come vorrebbe, ma lui ha decisamente l'atteggiamento di uno deciso ad aspettare.

Solo che, beh, io non ho la più pallida idea di cosa pensare.

Gli sono grata per aver tentato di salvare Samuel, e sono felice che abbiamo superato i nostri screzi iniziali, ma ora?

Mi ha salvato dopo l'aggressione di Dafne e gli ho offerto il mio sangue senza che la cosa mi disgustasse.

Sono così confusa, e vorrei solo che tutte queste voci nella mia testa smettessero di parlare.

Spingo la borsa sotto il letto, ma noto con dispiacere che non entra fluidamente come dovrebbe.

"Ma cosa?" Mi abbasso, capendo che deve esserci qualcosa che fa da ostacolo sotto al letto, e la cosa mi sorprende: altri segreti?

Allungo la mano, tastando qualcosa di duro e freddo, che attiro subito a me, tossendo con disgusto quando sollevo una leggere nube di polvere.

È una vecchia scatola, semplice e in legno lavorato, senza lucchetti.

E so che non si dovrebbe fare, ma io sollevo il coperchio, fregandomene di tutte le regole di buona educazione.

Strabuzzo gli occhi, sorpresa, sedendomi meglio sul pavimento e allungando le mani fra le varie carte ordinate.

Collateral loveWhere stories live. Discover now