v e n t i c i n q u e

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Theo sembra sull'orlo di una crisi dei nervi mentre continua a vagare da una parte all'altra della stanza senza mai fermarsi.

Non capisco che cosa gli sia preso, ma spero davvero che non sia per l'aver visto me e Will insieme per una volta pacifici.

Dovrebbe esserne felice, non arrabbiato.

"Theo, è da dieci minuti che continui a girare come una trottola, potresti fermarti?" Chiedo, iniziando davvero a stancarmi.

"Non riesco a crederci." Dice, continuando a camminare "Non riesco proprio."

"A cosa non riesci a credere?" Chiedo, ancora, ormai allo stremo della sopportazione.

Lui dovrebbe darmi sostegno in questo momento, non ulteriori problemi.

Sembra davvero un bambino capriccioso al momento, ed è un peccato, perché quella di oggi era davvero una bella giornata.

"Non riesco a credere al fatto che la mia fidanzata stesse tenendo la mano a mio cugino, che fra l'altro dice di odiare." Esclama, finalmente fermandosi, ma solo per potermi guardare con esasperazione.

"Abbiamo solo parlato." Ripeto, per forse l'ennesima volta "Will non stava bene e volevo dargli un po' di supporto."

"Non si da supporto a chi si odia, Grace, soprattutto quando si tratta di Will!"

Urla, urla davvero, e la cosa mi fa letteralmente scoppiare.

"Stai andando fuori di testa, Theo." Lo avverto, togliendomi di dosso le coperte e incrociando le gambe, iniziando a scaldarmi "Io e Will non abbiamo iniziato con il piede giusto è vero, ma eravamo due stupidi perché oggi abbiamo capito che ci basta seppellire l'ascia di guerra per riuscire ad andare d'accordo."

Theo sbuffa, forse incredulo "Immagino quali tecniche abbia utilizzato Will per farti cambiare idea così drasticamente."

"Sicuramente non quelle che pensi tu." Ribatto, sconcertata: ma per chi mi ha preso?

"Grace, lui non è una bella persona." Dice, e i suoi occhi sembrano un mare in tempesta "Si vuole solo vendicare."

Improvvisamente, Theo si blocca, sgranando gli occhi, colpevole di aver lasciato che la rabbia lo facesse parlare troppo.

Corrugo la fronte, confusa "Vendicare?"

"Niente." Dice, venendo a sedersi sul letto, visibilmente stanco "Non vuol dire niente."

"Theo," lo chiamo, seria "che cosa volevi dire?"

Vedendo il suo volto capisco che dirmi ciò che gli passa per la mente è l'ultima della cose che vorrebbe fare al mondo, ma io non gli darò la possibilità di sfuggirmi.

"Will mi odia perché da piccolo ero io il preferito di tutti." Dice, scuotendo appena le spalle "E' sempre stato invidioso, e ora che non ci sono più i nostri genitori a fermarlo vorrà vendicarsi."

Theo si finge sicuro, ma è palese che sta mentendo.

"Va bene." Dico, però, capendo che se voglio sapere la verità non è su di Theo che devo puntare "Va bene, ti credo."

Il vampiro si rilassa, e lascia cadere la sua testa sul mio grembo, ed io inizio a giocherellare con i suoi capelli neri mentre i suoi occhi restano inchiodati nei miei.

"Domani io e Luce dovremo partire per un viaggio d'affari." Dice, non particolarmente felice "Ma staremo via solo un giorno."

"E' così importante?"

"Sai che non lo farei se non fosse così." Ribatte, e in effetti ha ragione.

Sospiro, stanca e rattristata, ma subito sento la mano di Theo sfiorarmi il viso, attirando la mia attenzione.

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