capitolo 2

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Anche oggi a scuola arrivo in ritardo. Per fortuna ho trovato un paio di occhiali da sole che erano di mia mamma, li indosso per coprire l'occhio ormai gonfio e nero. Mi fiondo letteralmente in classe e per fortuna vedo che c'è la prof di arte, che oggi sembra tutt'altro che arrabbiata.
"Salve scusi per il ritardo" dico andando a posto.
"Gli occhiali signorina, non si indossano in classe" dice.
"Scusi ma non posso toglierli" dico sicura.
"Se non li toglie la mando dal preside!"
Così decido di toglierli con un movimento veloce, tutta la classe si gira verso di me e tutti iniziano a sussurrare qualcosa sottovoce.
"Oh non credevo che... se li può rimettere, scusi"
Subito li rimetto.
"Che cazzo hai fatto?" dice Giulia urlando sottovoce.
Decido di non rispondere, e di fare l'indifferente.
"Fai vedere"dice il bruno.
"Scusa?" dico irritata.
"Dai, veloce"
Non so neanche perché, ma decido di ascoltarlo e di mostrarglielo.
"Perché ti hanno picchiata?"
"Non sono affari tuoi" dico girandomi dal lato opposto.
"Stupida ragazzina" dice sottovoce.
"Che cazzo vuoi scusa?" dico innervosita.
Non risponde e passiamo così le prossime tre ore.
A fine giornata abbiamo due ore di buco e Giulia subito mi raggiunge.
"Ciao Luca, hey Sami"
"Come va?" dice il bruno.
Si scambiano degli sguardi strani e io decido di andare in bagno, imbarazzata dalla situazione.
Appena esco vedo che tutte le più troie sono vicino a Luca, e così vado vicino a Mirko, uno dei miei pochi 'amici'.
"Tuo padre?" dice, lui è l'unico che sa cosa mi fa.
Mi limito ad annuire.
"Cazzo!" dico ricordandomi che oggi c'è il concerto.
"Hey che succede?" dice non capendo.
"Niente, ci si vede" dico andando da Giulia, che si trova seduta su Luca. Sta ridendo come una pazza. E appena mi avvicino al gruppo tutte mi guardano male.
"Hey posso parlarti?" dico alla bionda prendendole il braccio.
"Dimmi tutto" le dico dove e a che ora ci dobbiamo vedere la sera e così dopo pochi minuti suona la campanella. Torno a casa di corsa e scelgo subito i vestiti per stasera. Decido di non mangiare a casa e di andare a fare un giro.
Verso le 19 vado a casa di Giu, anche se dovevo andare mezz'ora dopo, credo che ci sia a casa. Suono e dopo un po' mi viene ad aprire.
"Hey, non era alle 19:30?" dice e noto che le manca il respiro e che indossa una maglia un po' grande.
"Oh, scusa c'è qualcuno? Me ne vado subito" dico facendo per andare via.
"Nono tranquilla, vieni."
"Chi è?" dice un ragazzo apparendo da dietro la porta in mutande. Luca.
Appena lo vedo il ritmo del mio cuore accelera, non avevo mai provato una sensazione del genere prima.
"Ah, lei..." dice entrando.
Seguo i due e vado in bagno. Vedo che l'occhio va meglio e decido di togliere gli occhiali. Sembro drogata ma non fa niente.

Esco e mi siedo accanto a Luca che fuma una sigaretta

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Esco e mi siedo accanto a Luca che fuma una sigaretta.
"Beh, che ti ho risparmiato ieri sera?" dice sbuffando il fumo dal naso.
"Oh, niente"
"E allora perché lo hai detto?"
"Cosa?" dice la bionda entrando in salotto con una maglietta che le arriva sotto il seno e dei pantaloncini che coprono ben poco.
"Niente"dico velocemente.
"A proposito no mi hai detto che hai fatto all'occhio"
"Ho sbattuto al mobile ieri sera" dico inventandomi una scusa al momento. 
"Ma come fai a essere così cogliona?" dice ridendo.
Io le sorrido falsamente.
"Dove andate stasera?" dice Luca.
"A un concerto" dico fissando la tv.
"Davvero? Di chi?" dice spegnendo la sigaretta nel posacenere.
"Salmo" dico fissando il posacenere.
"Anche io vengo con dei miei amici" dice guardando la bionda. 
"Oh ma è fantastico, vediamoci lì" dice Giulia felice.
Verso le 22 io e Giu ci troviamo davanti al locale e lei cerca disperatamente Luca e il suo gruppo. Appena lo vede si gira verso di me e mi afferra per il braccio iniziando a correre tra la folla.
"Porca madonna Giulia mi spacchi il braccio" dico gridando e fermandomi.
Non mi accorgo che ci troviamo davanti a tre ragazzi tra cui Luca che ridono come pazzi insieme a Giulia per la scena.
"Piacere Giuseppe, o Peppe" dice porgendogli la mano. 
"Samantha"
"Sono AVA" dice l'altro. Gli sorrido e gli stringo la mano.
"Beh entriamo?" dice Luca apparentemente irritato.
Dopo un'ora inizia il concerto.
"Come va Salerno?" dice gridando. Subito la folla esalta e urla.
Il concerto va avanti e io mi sto divertendo come una pazza, conosco tutti i suoi testi e da quello che vedo anche Luca, che a volte mi guarda e mi sorride. Giulia conosce solo le canzoni più famose tipo '1984' o 'S.A.L.M.O.' però dice che le piace.
Noto che la bionda sta sempre addosso al moro e sono un po' gelosa. Non so perché.
Una volta finito il concerto decidono di andare a bere da qualche parte.
"No, scusate ma mio padre si incazza"
"Il papà e la mamma si arrabbiano? Ma che peccato!" dice Luca ironizzando.
"Per favore, smettila" dico sul punto di esplodere.
"Ma che cazzo devi fare tu! Sei solo una figlia di papà viziata!" dice, non vedendo più dalla rabbia decido di andarmene. Chi si crede di essere? Non mi conosce, non sa la mia storia non sa nulla di me!
"Sami aspetta, non sapeva che..." dice Giulia gridando.
Arrivo a casa e non vedo nessuno, sono le due di notte. Corro in camera e scoppio in un pianto pieno di dolore, e con le lacrime agli occhi mi addormento.

Sta canna non mi calma | CAPO PLAZA | COMPLETATA Donde viven las historias. Descúbrelo ahora