capitolo 3

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Il giorno dopo arrivo a scuola in anticipo e per mia sfortuna incontro Luca che sta parlando con due ragazze. In corridoio mi urta la spalla facendomi cadere a terra.
"Guarda dove vai, ragazzina" dice mentre le due puttane si mettono a ridere.
"Vaffanculo!" dico prendendo il telefono da terra.
Mi dirigo in classe e decido di ascoltare un po' di musica per rilassarmi.
Dopo una decina di minuti entra Giulia incazzata.
"Quel coglione si stava baciando con una due minuti fa!" dice furiosa.
"Me lo aspettavo" dico sinceramente.
"Allora mi farò uno dei suoi amici!" dice incazzata nera.
Entra il moro seguito dal prof di francese.
"Che palle" sbuffa sedendosi accanto a me.
Decido di ignorarlo per tutta l'ora.
"Che c'è piccola oggi hai l'umore storto?" dice ghignando.
Gli faccio il dito medio mentre continuo a scrivere.
"Eddai, tanto lo so che ti piaccio" dice mentre arrossisco.
"Sono irresistibile per tutte" dice compiaciuto.
"Continua a crederci" dico sicura.
"Stai dicendo che non mi trovi attraente, nemmeno un po'?" dice avvicinandosi.
"No, mi stai sul cazzo" dico con la voce ferma.
"Beh, io invece ti trovo carina" dice ghignando ancora una volta.
"Beh a me non interessa" dico alzandomi per andare in bagno. Sento che mi fissa per tutto il tempo.
Entro in bagno per sciacquarmi il viso, credo che mi sia presa una bella cotta. Mi metto le mani fra i capelli.
"Hai visto che ti piaccio?" dice il moro spaventandomi.
"Cosa fai adesso, mi segui?"
"Anche se fosse, non posso?" dice con tono provocatorio.
"No, diventi fastidioso" dico guardandolo male e dirigendomi verso la porta del bagno. Un secondo prima che io varchi la soglia, mi afferra per il polso facendomi voltare verso di lui.
"Che vuoi?"
"Volevo scusarmi per ieri e per stamattina. Non sapevo nulla di tua madre e di tuo padre, perdonami. E stamattina non so cosa mi sia preso"
"Sei proprio un trimone" dico mentre due calde gocce mi rigano il viso. Le asciugo sperando che non le abbia viste, ma ne dubito, e corro di nuovo in classe. Lui rimane lì, fermo.
Dopo le altre quattro lunghe ore decido di stare un po' con Giulia prima di fare il mio ritorno a casa.
"Beh, che fai oggi?"
"Mi vendico" dice sicura.
"Ho scelto Peppe perché ieri ho notato che sono molto amici" continua.
Io alzo gli occhi al cielo e la saluto dirigendomi al parchetto vicino casa. Quando voglio staccare, me ne vado lì. È sempre vuoto non è come gli altri parchi. Spesso vengo qui per scrivere frasi, mi rilassa e spesso mi aiuta a sfogarmi.
Ho visto mille volti, ma solo il tuo mi ha travolto.
Ti terrei con me solo un giorno, se solo il giorno trovasse il coraggio di non finire mai.
Io sono quella che s'offre, e poi quella che soffre.
Scrivo e non mi fermo, era da tanto, forse troppo tempo che non scrivevo qualcosa. Avevo bisogno di sfogarmi. Prendo il cellulare e metto del rap americano, mi trovo in un quartiere abbastanza isolato di Salerno, non credo che darò fastidio a qualcuno.
Passo così due ore piene che volano in fretta.
Torno a casa in motorino e vedo che c'è papà sul divano che dorme. Ormai non usa più la sua camera.
Mi chiudo in stanza e vedo che Giu mi ha scritto un messaggio.
'Stasera vieni al Mindscape, ci divertiamo un po'
le rispondo con un semplice 'ok', so già che mi chiamerà per dirmi orario e tutto entro un'ora.
Sono già le 17 e decido di farmi una doccia.  Ci vediamo a casa sua alle 20:30, sta volta sarò puntuale.
Decido di mettermi una semplice canotta nera con sotto una gonna rossa  che mi arriva a metà coscia, spero che non sia un po' troppo. Metto un po' di mascara e del rossetto, ma niente di più visto che non mi so truccare.
Arrivo a casa della ragazza, appena esce, capisco di non aver esagerato nel vestirmi. Ha una 'maglia' che sembra un reggiseno e una gonna bianca.

"Wow stai benissimo" dico mentre ci incamminiamo verso il locale

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"Wow stai benissimo" dico mentre ci incamminiamo verso il locale.
Appena entriamo un odore di erba e alcol mi invade le narici.
Giulia corre incontro a Giuseppe baciandolo e abbracciandolo. Saluta il moro con due semplici baci e con AVA fa lo stesso. Luca non sembra per niente irritato o geloso infatti le sorride. Dopo un po' decido di avvicinarmi anche io, visto che credo non si fossero nemmeno accorti della mia presenza.
"Hey" dico salutando AVA ,Peppe e Luca con due baci sulle guance.
Non rispondono, mi fissano.
"Cosa... succede?" dico non capendo.
"Cazzo, stai benissimo" dice Peppe sorridendomi.
Io arrossisco e noto che Luca continua a guardarmi. Decido di non dire niente e di andare a prendere qualcosa al bar. 
"Cosa posso prepararti?" dice il barman gentilmente.
"Un sex on the beach per favore" dico quasi urlando per la musica alta. Il biondo annuisce e inizia preparare il drink. Parliamo un po' ed è davvero simpatico.
Dopo aver bevuto tutto d'un sorso il barista mi lascia un bigliettino che prendo senza nemmeno leggere.
Esco dal locale per prendere un po' d'aria e per starmene per i fatti miei.
"Che ci fai qui, tutta sola?" dice Luca sedendosi sulla panchina accanto a me.
"Beh non riesco a stare tutto sto tempo con tutta sta gente" dico un po' imbarazzata.
"So che non ci crederai, ma per me è lo stesso" dice mentre lo guardo stupita.
"Perché oggi ti sei messa a piangere?" dice fissando il vuoto.
"I cazzo tuoi mai, eh?" dico irritata.
"Beh, hai fatto conquiste?" dice riferendosi al bigliettino, e per cambiare discorso.
"In realtà le hai fatte tu" dico porgendoglielo. Il ragazzo, mi aveva chiesto se potessi darlo a Luca.
"Quindi, mi stai dicendo... ?" iniziamo a ridere, per la prima volta non litighiamo. Infatti subito me lo fa notare.
"Wow, non ci arraghiamo per la prima volta!" dice e entrambi ridacchiamo.
"Perché mi fissavi?" dico tutto d'un fiato.
"Sei molto bella stasera" dice.
"Guarda che non te la do" dico ironicamente, visto che mai uno come lui potrebbe mettersi con una come me.
"Ne sei certa?" dice avvicinandosi.
"Sì, direi sì" gli dico guardandolo intensamente.
"Hai degli occhi bellissimi, sai?" dice accarezzandomi una guancia.
Fa sfiorare i nostri nasi e sento il suo respiro sempre più vicino. Si ferma a due millimetri dalle mie labbra, così decido di baciarlo io. È una bacio dolce, e passionale non ne avevo mai dato uno così. Mi stacco e lo guardo.
"Ma che cazzo ho fatto!" dico alzandomi.
"Samantha! Dove vai?" dice seguendomi.
"Non dovevo farlo è stato uno sbaglio, cazzo che ho fatto! Dimentica tutto" dico, mi prende il braccio e mi avvicina a se.
Mi bacia, di nuovo, sta volta con molta più foga. Mi stacco di nuovo guardandolo male.
"Ma mi prendi in giro? Cazzo, non sono troia e poi tu piaci a Giulia!" dico irritata.
"Lo so che ti piaccio" dice ridacchiando.
"Lasciami in pace!" dico entrando di nuovo.
"Aspetta, io..." dice urlando.
Vedo che Giulia entra in bagno con Peppe e decido di mandarle un messaggio e di ritornare a casa, ormai distrutta.
Entro in casa e mi fiondo in camera. Mi addormento dopo due ore, perché anche se stanca non potevo non ripensare a lui e a quello che ha fatto.
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Ah per chi non lo sapesse, Peppe è Peppe Socks. E, niente. Buona lettura🦋❤️

Sta canna non mi calma | CAPO PLAZA | COMPLETATA Where stories live. Discover now