capitolo 15

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"Ehi, hai il mio numero, se hai bisogno di qualunque cosa chiama, e se qualcuno ti ferisce giuro che gli spezzo il collo" dice Davide facendo un sorriso un po' inquietante.
"Ehi, Sam mi mancherai tanto" dice Pier abbracciandomi e accarezzandomi la schiena. Lo stringo forte, anche lui mi mancherà e lo sa benissimo.

Mi stacco da questo e Mauri mi scruta dall'alto al basso.
"Vieni qui" dice allargando le braccia. Mi ci fiondo in un istante.
"Senti, lo sai che puoi anche restare... Non sei obbligata. Ma sentiti libera di fare ciò che vuoi, sappi che comunque questo è un arrivederci e non un addio" dice stringendomi talmente forte da togliermi il fiato.
Appena mi stacco mi prende il viso tra le mani e mi lascia un lungo bacio in fronte.
"Sì, ok" dice Luca prendendomi il polso e abbracciandomi dal fianco.
-
"Che cosa era?" chiedo dopo un lungo silenzio. Tiene lo sguardo sulla strada e non lo distoglie per un istante.
"Cosa?" chiede.
"Sì, ok" dico imitando ciò che poco prima aveva detto.
"Sembrava che stesse insieme! Cazzo vi siete visti? Ma soprattutto, lui è troppo grande per te e-" lo interrompo.
"Luca, smettila. Lo sai che mi sono stati accanto quando ero sola e mi sono affezionata, anche se in poco tempo, quindi non giudicarli perché sono importanti per me." dico irritata.
Sbuffa e continua a guidare.
-
"Quindi, adesso come va con Luca?" chiede Anna.
Sono a casa loro da due ore circa. Devo dire la verità, mi sono mancati.

"Non ne ho idea, non so neanche se stiamo insieme." dico mordicchiandomi un'unghia.

"Io e Mario ci siamo lasciati, abbiamo capito che in realtà ci vogliamo solo molto bene... poi ha conosciuto una ragazza, Cecilia. È proprio preso da lei, sai stanno bene insieme" dice sospirando.
Rimango a bocca aperta.
Lo so che lei lo ama ancora, e non mi piace quando mente su cose palesemente vere.

"Stasera usciamo?"le chiedo io (per la prima volta).
Mi guarda sorpresa, molto. Annuisce sorridendo.
-
Ed eccoci qui, all'entrata di una discoteca. Entriamo e ci sediamo su dei divanetti rossi.
Ordiniamo da bere. I ragazzi non sono voluti venire, hanno detto che non gli andava anche stasera.

A metà serata, dopo aver ballato ininterrottamente come due pazze, decido di uscire come ogni volta per prendere una boccata d'aria.

Appena sono a pochi metri dall'entrata vedo Plaza con dei ragazzi. 
Ma aveva detto che non usciva, giusto? Sto per avvicinarmi ma vedo che ha il braccio attorno a una ragazza bassina, con gli occhi azzurri e la pelle chiarissima, con in dosso non i soliti vestiti da troia patentata, una ragazza normale: come me e Anna.

Sento un improvviso vuoto dentro di me. Ma si è fidanzato?

Senza farmi vedere entro in fretta nel locale e chiedo ad Anna di andare inventandomi una scusa a caso.

Prima di tornare le chiedo se si possa fermare in un supermercato.
Non so più cosa sto facendo, ma compro tre bottiglie di vodka lemon, alla ciliegia e alla pesca.
Appena torno in macchina Anna mi rivolge uno sguardo di intesa. 

Parcheggiamo vicino casa e le beviamo tutte e tre nel giro di quasi un'ora. Vomitiamo entrambe almeno tre volte a testa, siamo ubriache fradice.
Perché lo sto facendo?

Torniamo a casa cercando di non fare rumore ma appena varchiamo la soglia ci ritroviamo Mario, Mirko e Diego sul divano che fissano gli schermi dei loro telefoni.

Anna inizia a ridere come una pazza, seguita da me. I tre alzano lo sguardo e sembrano accorgersi solo adesso delle nostre condizioni.

"Ma non potete uscire una sera da sole che vi dovete ubriacare come non mai?" ci rimprovera Mario.
Mi siedo a terra tenendomi la testa fra le mani, perché tutto intorno inizia a girare. Mario mi prende a mo' di sposa e mi mette sotto le coperte, ormai già dormiente. Mi lascia un bacio in fronte ed esce.

Sta canna non mi calma | CAPO PLAZA | COMPLETATA Where stories live. Discover now