capitolo 18

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Luca's p.o.v.
Ho appena finito di scopare con Sofia.
Adesso dorme. Sto fumando sul letto e fisso il soffitto. Penso.

Mi manca Sam.

Non so perché io stia facendo tutto questo, ma sembra che mi abbia già dimenticato. Ma da quando tengo così tanto a una ragazza?

La devo lasciare perdere, lo so. Ma non ci riesco, me lo hanno detto anche Mario e Diego.
Domani ho intenzione di lasciare Sofia, avrò la libertà di farmene altre, finalmente. Mi stavo iniziando ad annoiare con lei.

Sveglio Sofia. Ho voglia della sua bocca. La guardo.
Capisce all'istante e inizia a fare il suo lavoro.
Friziona la mia lunghezza per un po', facendomi gemere. Poi aggiunge la bocca fin quando non vengo.

Non la amo, e secondo me questo lei lo sa. Ma il fatto è che credo che sia lei ad amarmi.
Sono tutte così, è sempre la stessa storia, si innamorano di me e faccio credere loro che per me sia lo stesso, per poi portarmele a letto e lasciarle il giorno dopo averlo fatto. È una soddisfazione per me e la lista delle ragazze diventa sempre più lunga.
-
Samantha's p.o.v.
Mi sveglio, stranamente, di buon umore.
Vado in cucina e vedo che non c'è nessuno. Poco dopo vedo Sofia piangere e correre via da casa.
Sono confusa.

Luca a passo lento entra in cucina, è senza maglietta. Si appoggia con una spalla allo stipite della porta, ha le mani in tasca. Mi fissa mentre preparo il caffè.

"Ne vuoi anche tu un po'?" gli chiedo gentilmente, credo che rincominciare tutto da capo sia la cosa migliore da fare.
"Sì, grazie" dice.
Resta fermo lì.
"Che cosa è successo a Sofia?" gli chiedo dopo un po'.
"Fatti i cazzi tuoi" dice sedendosi e prendendo il suo telefono.

Perché mi ha risposto così? Non so neanche perché per un secondo mi sia passata per la mente l'idea di instaurare un rapporto decente con lui. Prendo la mia tazzina e vado in salotto per distrarmi un po'.

Solo ora mi ricordo che devo andare a lavoro. Finisco il caffè e mi alzo in fretta, corro in camera a prepararmi.

Proprio prima di uscire Luca mi ferma.
"Dove vai?" chiede guardandomi negli occhi.
"Fatti i cazzi tuoi" gli rispondo, come poco prima aveva fatto lui.
Gli chiudo la porta in faccia e mi metto a correre per raggiungere il negozio.
-
Oggi il mio turno finisce alle 17:30.
Sono pronta per uscire, c'è Anna fuori che mi aspetta.

"Stasera usciamo, dobbiamo fare conquiste" dice iniziando a camminare verso la fermata dell'autobus.
La seguo.

"Ma Giona e Paolo dove sono finiti?" le chiedo. Non li vedo da quando sono tornata.
"Sono a Cinisello Balsamo, un paese qui vicino. Lì prima ci viveva Gio e sono andati a trovare sua madre, e la ragazza di Paolo. Tornano domani" mi dice, nel frattempo è arrivato l'autobus.
-
"Chi siamo?" le chiedo finendo di mettermi il rossetto.
"Tutti, tranne Mario e Cecilia" dice prendendo una borsa dall'armadio.

Entra Mirko.
"Oh, siete pronte? Cazzo vi stiamo aspettando da mezz'ora" dice andando in corridoio. Io e Anna ci mettiamo a ridere, è vero avevano detto di sbrigarci più o meno un'ora fa.
-
Arriviamo nel locale, come al solito: musica assordante e persone dappertutto, ubriache fradice.

Io e Anna andiamo subito a ballare e dopo poco sono già stanca. C'è uno dietro di noi che continua a insistere e a chiederci se una fra noi voglia scopare con lui. Continuiamo ad allontanarci dal tipo, ma ci segue. Così decidiamo di andare dagli altri e, sta volta, non viene.

Non sono tutti, manca Luca. Vedo da lontano che una tipa lo sta baciando e che si dirigono verso il bagno.
Mi siedo accanto a Diego.
"Piccola, vado un attimo in bagno" dice, dopo un po' alzandosi.
Annuisco.

Dopo neanche dieci minuti Anna vuole andare a ballare di nuovo, così andiamo. Un tipo, abbastanza carino, la guarda da un po'.
"Hai fatto colpo" le dico indicando con lo sguardo il tipo che poco prima la fissava.
Proprio mentre si gira incrociano lo sguardo e si sorridono.
"Matteo, posso offrirti qualcosa?" le chiede porgendole la mano.
Annuisce e si allontanano, insieme.

Esco, come ogni volta. Questa discoteca è strana, non trovo l'uscita.
Vedo Luca che si bacia, di nuovo, con un'altra ragazza.

Finalmente riesco ad uscire.
Mi siedo sul marciapiede, e vedo in lontananza che le luci della macchina di Anna sono accese.
Panico, la stanno rubando?
Mi avvicino sempre di più e sempre più spaventata. A due metri di distanza circa, vedo che non è stata rotta o qualcosa.
Però dentro c'è qualcuno. Diego.
Sta scopando con una tipa sul sedile davanti, e butta la testa all'indietro. Proprio mentre lo fa, io inizio a correre. Non so dove, e non so perché lo stia facendo. Sento che Diego sta gridando il mio nome, ma non lo ascolto, non mi volto neanche.
Sono confusa, perché sto piangendo? A me non piace neanche Diego. Non so che fare. Ogni persona che mi sta accanto, mi fa soffrire. Pensavo che con Diego le cose potessero andare bene, invece no.
Torno nel locale, ormai con gli occhi rossi e gonfi. Vado da Mirko, forse l'unico che mi potrà stare vicino adesso.

Appena Diego mi vede mi viene subito incontro, ma continuo a camminare senza ascoltarlo. Non sento una parola di quello che dice, so soltanto che non mi interessa e che Luca mi sta fissando.
"Dai frè, basta lasciala"dice Plaza, raggiungendoci.
"Oh, che cazzo vuoi scusa? La chiami troia e adesso la difendi? Ma ti sei visto? Sei il primo che non le dovrebbe stare accanto" dice Diego.
Luca gli sferra un pugno in pieno viso.

Sta canna non mi calma | CAPO PLAZA | COMPLETATA Where stories live. Discover now