Chi è il vero Dybala?

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Paulo Dybala mi sta baciando.

Questa informazione fondamentale arriva in ritardo al mio povero cervello, stupito quanto me. Così resto immobile per qualche secondo, con la pressione delle labbra morbide di Paulo sulle mie. Appena prendo coscienza, con gli occhi ancora spalancati e fissi sul suo viso sereno con le palpebre a celare i suoi bellissimi occhi, contraccambio il bacio.

Una leggera pressione, per fargli capire che non sta baciando un tronco d'albero ma non abbastanza da trasformare il contatto in qualcosa di più passionale. Il cuore mi batte forte, gli arti tremano leggermente e provo così tante emozioni contemporaneamente che sono totalmente allo sbaraglio.

Dovrei respingerlo? Che intenzioni ha? Mi risuonano alla mente delle parole poco felici:"Tu pensi troppo, soprattutto nei momenti meno opportuni." Non è possibile che mi sia tornato in mente proprio ora, perché non riesco a disintossicarmi?

I pensieri si ingarbugliano ancora di più, e se non ci do un taglio rischierò di finire dritta dritta al manicomio. Devo metterli a tacere, ma come?

Paulo mi fa voltare completamente, mi circonda la vita con un braccio e infila una mano alla base della nuca, stringendo una ciocca di capelli tra le dita. Spalmata sul suo corpo notevole, avverto quanto mi desidera e quando mi chiede il permesso di infiammare un po' le cose, lo accolgo a braccia spalancate.

Le nostre lingue si rincorrono in una danza sconosciuta, avvolgo le braccia dietro il collo di Paulo, e con una mano gli accarezzo una guancia. Rabbrividisce al contatto, stringendo di più la presa quasi volesse rendermi una parte di sé. E beh, la mia testa è silenziosa, tutto è concentrato su di lui in questo momento. Paulo ha effettivamente azzerato tutto.

Ci baciamo intensamente a lungo, fino a quando tirando una ciocca di capelli mi fa piegare il capo all'indietro. Apro gli occhi e lo vedo sorridere malizioso, si lecca le labbra gonfie e inizia a torturare il mio povero collo di baci, nei punti più sensibili. Che stronzo. Socchiudo gli occhi, lasciandolo fare, ma già pronta alla contromossa.

Appena allenta un po' la presa ai capelli, mi allungo in punta di piedi e gli lecco il punto più sensibile sotto il lobo. In risposta ottengo una specie di grugnito seguito da un verso estasiato, Dybala eccitato è totalmente un altra persona. Il ragazzo carino, timido e burlone è sparito, lasciando spazio a questa versione più decisa e forte. Sono stupita e con difficoltà riesco a fare ciò che voglio, o che vorrei fargli.

Con la mano destra si insinua sotto il giubbino e ancora, sotto la felpa entrando in contatto con la pelle calda del fianco. Sale fin sopra la pancia, al confine con i ferretti del reggiseno. Riprende a baciarmi mentre vaga affonda la mano nel fianco, comunicando la necessità di andare oltre, di voler approfondire.

Con uno scatto secco gli faccio cadere il cappellino a terra per affondare le dita tra i capelli corti, e sconsigliargli il ciuffo sulla fronte. Le sue dita sono magiche, è quasi indescrivibile come mi fanno sentire. Bene è una parola troppo riduttiva, mi innalza a vette che pensavo non avrei mai visto.

Eppure Paulo è ciò di cui ho bisogno, colui che mette a tacere tutto tranne il cuore. Un cuore che sta battendo veloce solo per lui e con lui. Con la mano sinistra mi alza la gamba, facendola aderire al suo fianco, come in una danza spinta. Aderisco completamente al suo corpo, e ogni singolo punto a contatto con lui è puro fuoco. Vorrei non smettesse mai.

<<Ehm, scusi l'interruzione Signor Dybala ma dobbiamo scendere, bisogna accendere le luci della Mole.>> la voce imbarazzata dell'uomo che deve riportarci a terra ci fa sobbalzare entrambi.

Ci allontaniamo quel tanto che basta per darci una sistemata ai vestiti. Ho il viso così rosso che evito di guardare qualcosa che non sia il pavimento.

<<Si. Andiamo.>> risponde affannato Paulo, ha ancora bisogno di riprendere fiato, proprio come me. Una lunga corsa sarebbe stata meno impegnativa e intensa di quello che avevamo appena vissuto. Almeno dal mio punto di vista, considerando la freddezza della risposta di Paulo.

Quando le porte trasparenti dell'ascensore si chiudono, osservo per l'ultima volta il panorama rendendomi conto che il sole è tramontato del tutto e ora la città è illuminata da luci elettriche. Piccole stelle cercano di imporsi all'inquinamento, che rende il cielo quasi rosso, ma con scarsi risultati. Il cielo di Torino non è paragonabile a quello di casa mia, dove in serate serene è possibile visualizzare anche la Via Lattea e le varie costellazioni.
Come faceva Giò ad alzare lo sguardo al cielo e trovarsi questo?

Troppo agitata e codarda, resto rigida al fianco dell'uomo che aziona il meccanismo dell'ascensore. Il pover'uomo si ritrova con Dybala a destra e me a sinistra, in un silenzio teso e carico di significato. Che si fosse pentito? Magari, vuole soltanto concludere e poi scaricarmi. Non sapere cosa gli passa per la testa è frustrante.

La discesa si rivela peggio della salita, il terrore mi gela sul posto. Stringo forte le dita intorno al tubo in metallo cercando di non guardare giù, o sotto i miei piedi e nemmeno su. Mai più. Non ci salirò mai più. Strizzo gli occhi, così sarà più facile. Due braccia forti mi circondano le spalle e il profumo di Paulo mi protegge, andrà tutto bene. Con lui al mio fianco posso affrontare qualunque cosa.

Questa consapevolezza fa risuonare mille campanelli d'allarme, avverto una piccola contrazione al centro del petto, un avvertimento del mio cuore. Non posso riscarci, non posso rischiare di restarne scottata di nuovo, sta volta potrei davvero non uscirne intera. Stiamo parlando di Paulo Dybala, come posso avere completa fiducia in lui?

<<Con me sarai sempre al sicuro piccola Jess.>> sussurra il ragazzo al mio orecchio, scatenando brividi su tutto il corpo. Se la mente è combattuta il corpo ha già deciso per entrambi.

Quando le porte si aprono, alcuni turisti ci guardano male ed alcuni prestano più attenzione fino a rendersi conto di chi hanno davanti. Paulo cerca di arginare il problema, firmando autografi e scattando foto. Ora sembra totalmente un altra persona, addirittura sorride e scherza con belle ragazze dimenticandosi della mia presenza.

Chi è il vero Dybala?

Un minuto prima è dolce, un secondo dopo è freddo e due minuti dopo sta già flirtando con le fan.
Smetto di guardare quando una ragazza bionda gli poggia una mano sulla spalla e lui le sorride. Esco dal museo e sorpasso Shawn, appostato fuori come un vero e proprio stalker di professione. Lo sguardo corrucciato della guardia del corpo mi segue finché non mi mescolo alla massa di persone che passeggiando per la città.

Frustrata, mi prendo la testa tra le mani. Non ci capisco più niente.
Mi ha baciato, abbiamo quasi fatto preliminari in cima alla Mole e se quell'uomo non ci avesse interrotti...forse avrei commesso un grave errore. Cosa rappresentavo io per lui? Una nuova, divertente e graziosa novità? Non lo so, e il non sapere mi innervosisce ancora di più.

Cammino fino a raggiungere la più vicina stazione per la metro, infilo le monetine e compro il biglietto. Mentre aspetto, penso che forse non sarei dovuta andare via così. Non è un comportamento da me. Eppure, vederlo così a suo agio con le ragazze, lasciarsi toccare, flirtare con loro, non ci avevo più visto. Come poteva farmi questo? Contavo così poco per lui?

Potevo anche essere infantile a volte, ma credevo davvero che fosse scattato qualcosa di magico tra di noi. Probabilmente a senso unico.
Entro in metro, mi siedo e circondata da sconosciuti cerco di eliminare Paulo dai miei pensieri.

Scendo alla mia fermata e percorro a piedi il tragitto dalla metro a casa di mio fratello, incurante che sia quasi ora di cena. Svolto l'angolo e resto allibita di fronte alla vista di un SUV nero, non tanto per la macchina in sé quanto per il conducente. Shawn alza una mano e Paulo scende dalla macchina.
Mi viene incontro a passo veloce, incazzato come pochi, ma non ho alcun timore. Adesso, faccia a faccia, chiuderemo questa storia una volta per tutte.

Spazio autrice: Buongiorno! Buona festa della donna!!! 💗🐙
Come avrete notate le cose si sono fatte un po' bollenti, volevo avvertirvi che potrebbero essere presenti scene molto molto più spinte. Onde evitare problemi o segnalazioni, la storia ha il bollino per adulti (o come diamine si dice). Detto ciò, ci vediamo lunedì con il prossimo aggiornamento 💗💎💗

Show Me Love /// Paulo Dybala Where stories live. Discover now