Vivi e lascia vivere

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È passato un giorno dalla mia discussione con Giò, avevo mantenuto la mia linea di pensiero stando in silenzio durante i pasti. Io non parlavo, lui non parlava, Caterina rompeva i coglioni parlando da sola e buttandosi in lunghi monologhi riguardanti le nozze. L'astio nei suoi confronti cresceva sempre più, poteva toccare con mano la tensione che aleggiava a tavola ma non se ne curava, pensando solo a se stessa.

Egoista.
Le davo dell'egoista quando la prima egoista ero io. Stavo mettendo me davanti a tutto, compreso Giò. Mi sentivo sola, sola contro il mio stesso fratello e lontana dalla mia famiglia ero fragile. Nel pomeriggio avevo anche mandato un messaggio a Paulo, con un paio di parole, giusto per fargli capire che ero io. Non avevo ottenuto nessuna risposta.

Passavo tutto il mio tempo a letto, chiusa in camera a guardare fuori dalla finestra di sera, sperando di scorgere qualche stella nonostante l'inquinamento. Per il resto mi ubriacavo di serie tv o giocavo online alla Playstation, prettamente in pigiamone e capelli legati. Uno zombie era più attivo di me, di sicuro più socievole e positivo.

Nel secondo giorno di silenzio forzato, Giò sembrava preoccupato dal mio aspetto trasansato e Caterina continuava a fare finta che tutto andasse bene. Dopo colazione mi trascino in camera, accendo il pc e decido che ne ho abbastanza, devo uscire dallo stato catatonico in cui sono caduta. Prima di aprire Skype, il cellulare inizia a squillare.

<<Pronto?>>

<<Tesoro! Come stai?>> domanda mia madre, pimpante e felice. Non ci sentivamo da quando ero arrivata a Torino, ci eravamo scambiate solo brevi messaggi.

<<Tutto bene, come mai mi chiami?>> rispondo scontrosa, quando mamma chiama vuole qualcosa. Le voglio un bene dell'anima ma ultimamente, forse a causa dei miei casini, è strana.

<<Oh andiamo, posso voler sentire come sta mia figlia? E va bene...Caterina è davvero la stronza che abbiamo conosciuto o è tutta una copertura?>> sputa il rospo, e dovevo immaginarlo. La mamma chioccia è preoccupata per il figlio prediletto, Caterina non le va proprio a genio.

<<Ora si che ti riconosco! Sai una cosa? È davvero peggio di quanto tu possa immaginare! Ora scusami ma sono impegnata, devo andare.>> la sento sbraitare ma attacco senza ascoltarla. Ne ho abbastanza della sua isteria, se ha dei problemi con la futura moglie di Giò, ne parlasse con lui.

Chiamo su Skype la mia unica amica, colei che mi è stata accanto nei momenti oscuri della mia vita, che è andata controcorrente sfidando la massa. Se non fosse per lei, molte cose sarebbero diverse e non in positivo. Sarei ancora una povera scema all'oscuro di tutto.

<<Jessy ciao! Che diamine succede, hai un aspetto orribile!>> grida Miriana, avvicinando la webcam al viso. Con un primo piano sugli occhiali squadrati di Miry, mi sento già meglio.

<<Sto uno schifo Mì, sono andata a letto con Paulo, ho litigato con mio fratello, ho mandato un messaggio Paulo ma non mi ha risposto ne cercato. È un casino!>> le dico tutto, quasi ridendo per la sua bocca spalancata. Le racconto tutto, con calma, e mi sembra passata un eternità dall'ultima volta che ho visto Paulo.

<<Quindi, fammi capire bene. Paulo è sparito da due giorni, Giò non ti parla, Caterina rompe il cazzo ma in modo innocuo e tua madre ti usa stile spia russa.>> il suo resoconto mi fa ridere, e solo in quel momento mi rendo conto di quanto mi manca. Per fortuna salirà per il matrimonio.

<<Esattamente.>>

<<Bella merda! Scusa la franchezza...l'unica cosa che posso consigliarti è di andare avanti. Vivi la tua vita, esci, compra qualcosa di carino per me nei negozi nerd di Torino e prendi le cose come vengono. Vivi e lascia vivere, giusto?>> dice Miry, con un aria saggia e...ha ragione. Cavolo se ha ragione.

<<Un ultima cosa Mì, hai notizie di tu sai chi?>> domando, senza avere il coraggio di guardarla negli occhi per paura di scorgere qualcosa che potrebbe farmi male. La sento sospirare e ho la conferma che ha novità.

<<Smettila Jessy, basta farsi del male. Lascia perdere ok?>> dice, triste ma determinata a non dire una parola. È davvero un'amica d'oro.

<<Ho lezione tra poco e sono ancora in pigiama, ma fa niente... se hai dubbi su Paulo perché non fai una cosa che di solito si evita? Cercare su Internet, qualcosa ci sarà. Ci sentiamo più tardi tesoro, fammi sapere come va.>> lanciandomi baci volanti chiude la chiamata, e mi ritrovo a fissare lo schermo nero del pc.

Cercare notizie su Internet è da pazzi, potrei trovare cosa che non voglio sapere, come la sfilza di ex di Dybala. Se devo paragonarmi a top model e attrici mi viene da ridere, forse è vero che le nostre vite sono davvero troppo lontane. Presa dalla curiosità, lo faccio. Digito il suo nome e ci sono tante notizie, dal suo riscatto in campo al papabile motivo del suo blocco in campo.

Leggo un paio di articoli, cercando di evitare come la peste la sezione gossip, ma si sa che la donna in sé è troppo curiosa, così non resisto più e...avrei dovuto non farlo. Le foto dell'ex di Paulo sono troppo da digerire, lei è una modella, bella, elegante e non mi sembra neanche antipatica. Questo potrebbe essere un problema. I siti di gossip dicono che si sono lasciati per qualcosa che forse ha a che fare con lei, strillano al tradimento ma nel concreto nessuno lo sa. La verità giace sepolta sotto le pietre della loro relazione.

Chiudo il pc, ne ho abbastanza. Il cellulare è muto, non ho messaggi né chiamate perse. Devo schiarirmi le idee, così mi infilo sotto la doccia. Dopo essermi vestita con qualcosa che non sia uno dei miei orridi pigiami, mi reco in saltato trovando a sorpresa Caterina. Con la sua gonna e il tacco quattordici, prepara la borsa per il lavoro.

<<Buongiorno Jessica, sono felice di vederti con qualcosa di decente addosso. Sai, iniziavi a preoccuparci.>> afferma, lasciandomi a bocca aperta. Mi sarei aspettata degli insulti sul mio look ordinario e noioso, invece lei si preoccupa per me? Forse mi trovo in qualche universo parallelo...

<<Volevo parlarti ieri sera ma Giò ha detto di concederti del tempo.>> continua, seria e immobile come una statua di sale. Forse, forse mi sono sbagliata sul suo conto. Magari è più intelligente di quanto pensassi...

<<Ma adesso siamo solo noi due e posso parlarti con tranquillità. Volevo invitarti ufficialmente all'addio al nubilato di sabato. Sarà qualcosa di intimo, con le mie amiche.>> mi cadono le braccia, e io che pensavo fosse davvero preoccupata per me! Che deficiente!

<<Mi tengo libera allora, anche se la mia agenda è gremita.>> dico uscendo di casa, lasciandola accanto al divano felice. Per la delusione e la frustrazione scendo le scale a due a due. Non riuscirò mai ad instaurare un buon rapporto con quella donna.

Esco dal palazzo e vado a prendere la metro, fa davvero freddo ma va bene così. Decido di voler passeggiare per il Parco del Valentino, forse con la speranza di incontrare Paulo per caso o forse per rivivere i ricordi legati a quel luogo. Qualsiasi sia il motivo, non ho nulla da perdere.

Spazio autrice: si tratta di un capitolo di passaggio e ho deciso di pubblicarlo prima, inoltre prima di lunedì verrà pubblicato anche il capitolo seguente quindi occhi aperti 😏 💎💗

Show Me Love /// Paulo Dybala Where stories live. Discover now