No Maria, io esco!

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Per amore di Giò e della pelle di Paulo, ho nascosto l'accaduto a mio fratello. Ho inventato una frottola abbastanza credibile, ed è incredibile quanto sappia mentire bene anche sotto pressione.

Avevo cercato di stare calma, ma appena arrivata in camera e chiusa la porta, mi sono quasi soffocata con un cuscino attutendo l'urlo di rabbia. Volevo spaccare qualcosa, così ho preso la foto di Paulo attaccata al muro e l'ho nascosta in un cassetto.

Poi ho fatto una cosa sbagliatissima, da autolesionista, da incosciente. Prima l'ho chiamato, e ovviamente il cellulare squillava a vuoto.
Poi ho controllato le due foto fin nei minimi dettagli.
Lui che sorride e lei che gli tiene una mano sul braccio. Spero veramente che abbia una spiegazione per questo, altrimenti meglio per lui che sia emigrato in Messico.

Forse avevo anche pianto, per la rabbia e la delusione. Anche se una parte di me non voleva crederci, sembrava così sincero che un comportamento del genere non avrebbe alcun senso logico.

Avevo passato la notte in bianco, sperando in una sua chiamata in cui mi avrebbe spiegato il malinteso. Perché è un malinteso giusto?

Fisso il soffitto della camera fino a quando il canto degli uccelli preannuncia l'alba, così chiamo Miriana. Deve andare a fare le analisi e a quest'ora è sicuramente sveglia.

<<Tesoro buongiorno! Come mai così mattiniera?>> risponde pimpante, ma come diavolo fa? Avvicino la telecamera al viso, facendole notare le occhiaie scure e gli occhi gonfi di pianto.

<<Merda, che è successo?>> chiede subito, cambiando espressione.

Scoppio a ridere per il nervoso, poi prendo coraggio e le racconto del giorno prima (omettendo i particolari piccanti) fino al numero anonimo e alla fantomatiche foto. Oh, aggiungo anche la crisi isterica e la nottata passata in bianco, giusto per darle un quadro completo.

<<Io non ho parole...chi è così sadico da mandarti le foto? Ma soprattutto come fa ad avere il tuo numero?>> chiede più a se stessa che a me, quasi riesco a vedere le rotelline del suo cervello lavorare.

<<Se prendo Dybala lo strozzo con le mie stesse mani!>> dice, mentre osserva le foto che le ho mandato.

<<Mettiti in fila Miry!>> ribatto subito, se c'è qualcuno che ha la priorità sono io. Osservo la mia amica navigare su Internet dal computer e fare una brutta smorfia, non promette nulla di buono.

<<Che hai trovato?>> chiedo, avvicinandomi così tanto alla fotocamera da coprire tutto il campo visivo con i miei occhi fuori dalle orbite.

<<Ci sono decine di articoli che riportano la notizia di un possibile riavvianamento tra Dybala e l'ex, in più credono che la ragazza misteriosa intravista con lui sia una semplice amica.>>

Wow, allora è davvero così. Non credo che stiano per tornare insieme o cazzate simili, però erano davvero nello stesso locale e hanno parlato. Questo non mi tranquillizza affatto, anzi alimenta la mia rabbia. Era così impegnato a parlare con lei da non potermi neanche rispondere al telefono. Ci provo a non vedere tutto nero ma trovare qualcosa di positivo mi sembra impossibile, ora come ora.

"Ecco come ci si sente a fidarsi troppo delle persone, perché in fondo tutti prima o poi ti tradiranno in qualche modo."

Queste parole mi colpiscono dritto allo stomaco, ho pensato la stessa cosa in un contesto completamente diverso e mi sembrano comunque molto attuali. Però vorrei concedergli il beneficio del dubbio, prendere un respiro profondo e aspettare. È difficile ma è necessario, deve potersi spiegare e solo dopo potrò trarre le mie conclusioni.

Show Me Love /// Paulo Dybala Where stories live. Discover now