Spesso s'incontra il proprio destino nella via che s'era presa per evitarlo

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Sono sul divano, tra Gabriele e Giò, con una ciotola di popcorn sulle gambe e il telecomando in mano. Alzo il volume e Caterina si unisce a noi, sedendosi a gambe incrociate. Mi sorride, allunga una mano per prendere una manciata di popcorn ed imbocca persino mio fratello. Mi piace vederli così rilassati.

Da quando abbiamo parlato, io e Cat, le cose sono andate per il verso giusto. Stiamo legando ogni giorno di più, e finalmente sto conoscendo la ragazza che ha conquistato il cuore di Giò. E mi piace, un sacco. Andiamo d'accordo, passiamo del tempo insieme e la sto aiutando attivamente per gli ultimi preparativi del matrimonio.

<<Volete una birra?>> domanda Miriana dalla cucina, con la mano sul frigorifero. Per sé tira fuori una lattina di Coca Cola, e mi lancia una Fanta al volo. Mi conosce bene.

<<Uh, io si!>> esclama Gabriele, con un sorrisetto da mascalzone. Miriana alza gli occhi al cielo, e gliela porge con una smorfia. Appena ha messo gli occhi sulla mia migliore amica si è sistemato la camicia di jeans e anche i capelli, credo che sia interessato.

<<Grazie dolcezza.>> dice il biondo con un occhiolino sexy. Almeno credo volesse essere sexy, sembra più che abbia un tic nervoso. Miriana si siede al mio fianco, sorseggia la sua bevanda e fulmina il ragazzo con uno sguardo.

<<Chiamami di nuovo dolcezza e ti castro, chiaro?>> lo minaccia, guardandolo malissimo. Odia le smancerie e chi crede di rimorchiarla in questo modo. È una ragazza all'antica, che va conosciuta ed amata per quello che è.

<<Calmi ragazzi, calmi!>> mi intrometto, placando l'animo battagliero della mia amica. Le metto in mano una manciata di popcorn e come per magia sembra dimenticare tutto, il cibo è il suo punto debole, insieme agli anime si intende.

<<Sssssh sta iniziando!>> esclama Giò, mettendosi comodo. Riporto l'attenzione sullo schermo della tv e i giocatori sono allineati, pronti per l'inno. Inquadrano Paulo e sussulto, Miriana mi stringe la mano e la sensazione di vertigine non si placa.

Negli ultimi giorni abbiamo passato le nostre giornate passeggiando per la città, tra musei e negozi. Cercavo con tutta me stessa di concentrarmi sulla mia vita, di accantonare il pensiero di Paulo. Più mi costringevo a non pensarlo più lo sognavo di notte, e non sempre vestito. Mi svegliavo agitata, eccitata e con il cuore pesante. Sentivo la sua mancanza come se mi avessero strappato un arto dal corpo, ma dovevo resistere.

Guardiamo la partita in silenzio fino a quando Paulo non viene espulso. Resto a bocca aperta, non posso crederci. Anche gli altri sembrano stupiti quanto me. Cavolo, non è proprio da lui. Sembra spento, senza la solita carica. Ci siamo sentiti molto poco nelle ultime settimane, nessuna chiamata, solo qualche messaggio sporadico. A quanto pare non se la sta passando bene.

<<Non posso crederci.>> mormoro, su un suo primo piano. Esce a testa bassa, il ciuffo ad adombrare gli occhi e avverto distintamente il cuore perdere un battito.

<<Non è dai lui.>> commenta Giò, e Gabriele annuisce preoccupato. I ragazzi si erano chiesti che fine avesse fatto Paulo, ma non ne ho parlato con nessuno fatta eccezione per Miriana.
Il numero dieci lascia il campo, mi alzo e saluto tutti. Per me la partita finisce qui.

<<Ci vediamo domani mattina, davvero è tutto apposto.>> sussurro a Miriana, le do un bacio e sparisco nella mia camera.

Mi butto sul letto a peso morto, tiro fuori il cellulare e mi costringo a non mandargli nessuno messaggio, a non chiamarlo. A quest'ora sarà furioso, triste e amareggiato. Qualcuno dovrebbe stargli accanto, consolarlo e...devo smetterla. Mio padre non ha ancora ottenuto tutti i video quindi voglio attendere per mettere finalmente un punto conclusivo a quello schifo, e poter ricominciare.

Show Me Love /// Paulo Dybala Where stories live. Discover now