1.

3.1K 208 51
                                    

Solcò il grande corridoio con passo spedito, sentendo gli occhi di chiunque scrutarla. Teneva la testa china verso il basso, cercando di nascondersi dietro la grossa montatura nera posta sopra il suo naso.

Seppur fossero passate ben due settimane da quando si era trasferita da Toledo, il resto del corpo studentesco non smetteva di guardarla con un occhio di riguardo. Odiava gli sguardi indiscreti dei suoi coetanei, anzi detestava proprio che dovessero squadrarla da cima a fondo storcendo di tanto in tanto il naso, come se fossero sdegnati dalla sua presenza.

Sbuffò sonoramente dirigendosi verso il suo armadietto, una volta aperto inserì i libri che non le sarebbero serviti ed estrasse quelli che le giovassero. Improvvisamente udì un urlo che la fece sobbalzare in aria.

Meccanicamente si voltò, incrociando le iridi chiare del fratello. Un ghigno divertito si dipinse sul suo volto mentre osservava la sorella portarsi una mano al petto.

«Luke devi smetterla di apparire così all'improvviso.» lo ammonì lei, dandogli una spinta giocosa. Il tutto provocò un risolino al ragazzo che divertito dalla reazione della sorella le pizzicò la guancia. «Sei fastidioso.» aggiunse sempre lei roteando gli occhi.

«Suvvia sorellina,» il fratello le diede un buffetto sul naso «tanto lo so che in fondo mi adori.»

Anne si limitò a roteare gli occhi. «Certo in fondo, ma molto in fondo.» ammise seccata, per poi inevitabilmente sorridergli divertita. Luke avvolse un braccio attorno le spalle della sorella e insieme si diressero verso la palestra dell'istituto.

Ben presto si ritrovarono all'interno del grande campo da basket pieno zeppo della maggior parte degli studenti. Velocemente andarono a sedersi in uno degli spalti che appartenevano alla tribuna est, incrociando la figura di Michael Clifford.

Michael era un ragazzo con il quale Luke aveva fatto amicizia sin dal suo primo ingresso nell'istituto. Il fratello era sempre stato un tipo molto alla mano e particolarmente amichevole, a differenza di Anne che - forse - a causa del suo atteggiamento schivo, tendeva ad allontanare gli altri.

«Hey bro!» asserì felice di vederlo.

I due si scambiarono una stretta di mano, tipica degli adolescenti mentre Anne si limitò a guardare la scena leggermente divertita. Pensava che fossero buffi. Poco dopo Michael strizzò un occhio alla bionda, che arrossì lievemente.

Senza dubbio Michael era un ragazzo molto socievole e sebbene conoscesse i fratelli Hemmings da nemmeno una settimana, poteva già dire di essersi affezionato.

Anne scrutò attentamente la sua figura, e notò un notevole cambio di look. «Sbaglio o avevi un altro tinta di capelli fino ad ieri?» chiese lei, alzando un sopracciglio confusa. Anne lo ricordava bene, giorni prima il suo amico aveva un colore totalmente differente da quello attuale.

Michael ridacchiò, mostrando un sorriso alquanto dolce. «Sei un'ottima osservatrice» disse sogghignando «comunque si, è che il verde mi aveva decisamente stancato.»

Anne rimase ad osservare la figura del ragazzo dalla pelle biancastra quasi con ammirazione. Il viso candido, le iridi verdi, e quella stramba capigliatura rosso fuoco, gli conferivano un certo fascino. Michael era decisamente balzato all'occhio della bionda molto velocemente. Non era il solito ragazzo punk, Michael era molto di più, e ad Anne piaceva molto. Anche il suo abbigliamento lo rendeva particolare, il nero fasciava perfettamente la sua figura, slanciata (inoltre) da un paio di skinny jeans del medesimo colore.

Ci volle un po' prima che ritornasse alla realtà. Le capitava spesso, di perdersi nei dettagli intendo, era un'accurata osservatrice dopotutto. Ad ogni modo una volta che annuì alle spiegazioni del ragazzo, la discussione cessò.

AnatemaWhere stories live. Discover now