17.

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«Michael si è svegliato.»

Queste furono le uniche parole pronunciate da Ashton. Dopodiché il silenzio.

Anne scattò dal divano. Mente e corpo erano scollegati. Il suo unico pensiero in quel momento era raggiungere la clinica.

E stavolta la faccenda di Calum venne tralasciata. Questo ulteriore e mancato interessamento generò in lui un grande vuoto al petto indice della sua sofferenza.

Era sempre la stessa storia, e lui cominciava davvero a stancarsi.

Anne si scusò più e più volte, ma in quel momento Michael era la sua priorità. Lungo il tragitto Ashton ed Anne si preoccuparono di avvisare il resto dei suoi amici e ovviamente anche Marie. Sebbene Anne non era particolarmente d'accordo.

Una volta che si ritrovarono a pochi passi dalla struttura. Anne venne invasa da una strana sensazione al petto, mista tra euforia e ansia. Quando il medico gli diede il permesso per entrare, il suo cuore fece un tuffo nel petto alla vista di Michael.

Il ragazzo si trovava seduto sul lettino bianco e qualche flebo erano ancora attaccate al suo braccio. Il suo aspetto non era uno dei migliori, la pelle candita sembrava ancora più cadaverica del solito e due grandi borse sotto gli occhi gli conferivano un'aria davvero stanca, anche i capelli, precedentemente colorati di un rosso acceso, stavano ormai scolorendo e del vecchio colore rimaneva ben poco.

Il primo ad avvicinarsi fu Ashton, sebbene le cose tra di loro erano fortemente cambiate nel corso del tempo, non passava giorno in cui non ricordasse i vecchi tempi e sentiva tanto la sua mancanza. Nonostante l'incertezza di Ashton sulla reazione che avesse potuto avere l'amico alla sua vista. La risposta fu inaspettata. Michael sembrava davvero contento di vederlo.

«E' bello che tu sia qui Ash.» asserì Clifford con un piccolo sorriso sulle labbra. Cominciò ad osservare l'ambiente circostante, osservando quei stessi ragazzi che quel pomeriggio erano lì per lui. Ad un tratto si soffermò sulla figura di Anne che era rimasta in silenzio, forse era ancora troppo sconvolta per parlare, si limitava a lanciare delle occhiate ad Ashton che con lo sguardo la incitava a farsi avanti.

Michael sorrise ancora notando gli sguardi di intesa dei due ragazzi. «Ash, non mi presenti la tua nuova ragazza?»

In quell'istante Anne si sentì morire.

Michael ridacchiò innocentemente, continuando a parlare. «Questa volta vedo che hai fatto una buona scelta, finalmente hai deciso di metterti la testa apposto. E' davvero carina amico mio.» ammiccò verso il ragazzo, che confuso boccheggiò.

Anne non capiva. Cosa stava succedendo?

Ashton non ebbe il tempo di dare una spiegazione. Marie lo sopraggiunse avvicinandosi anch'essa a Michael che calorosamente la baciò. «Marie, tesoro» sussurrò. Si perse tra i suoi dettagli e le sorrise. «Sono felice di vederti, mi sei mancata.»

Marie con le lacrime agli occhi non aspettò un secondo in più per far combaciare nuovamente le loro labbra.

Sembrava come se Michael non fosse più lo stesso, come se avesse rimosso gli ultimi ricordi della sua vita.

Ashton ed Anne si scambiarono un'altra occhiata alquanto confusa, poi la ragazza abbassò il capo. Faceva abbastanza male già così.

Per far luce in maniera completa alla situazione, Anne e Ashton chiesero che cosa gli fosse accaduto parlando con i medici che l'avessero assistito. Da quanto spiegarono, era normale che Michael non ricordasse gli ultimi momenti prima dell'incidente. A causa del trauma era normale che al suo risveglio riscontrasse delle amnesie.

E i medici non sapevano con certezza se avesse prima o poi rimmagazzinato le informazioni perse.

Improvvisamente Anne si sentì di troppo. Ben presto le si formò un nodo allo stomaco e le lacrime minacciavano di abbandonare i suoi occhi. Arrancava con passi svelti verso una meta qualsiasi. Voleva semplicemente allontanarsi da quel posto e dimenticare tutto. Era come se le fosse crollato il mondo addosso. Non riusciva ad accettarlo.

Asciugò le lacrime e si diresse nei pressi di quello che sembrava un piccolo parco della cittadina, nascosta nella penombra si sedette su una panchina sotto un grande cipresso, ripensando all'accaduto. Avrebbe voluto gridare a squarcia gola, liberarsi di quell'agonia che la stava attanagliando. Teneva a Michael molto più di quanto si sarebbe aspettata e non riusciva a credere che quello stesso ragazzo conosciuto qualche mese prima, fosse scomparso.

Nascose il viso tra le mani continuando a piangere, qualche minuto dopo percepì una presenza occupare il posto vicino a lei. Poco dopo una mano le si poggiò sulla spalla e riconobbe di chi fosse.

«Fattene via Luke.» disse, tirando su con il naso. Ma il fratello non aveva alcuna intenzione di lasciarla sola. Sembrava già fin troppo scossa.

«Anne,» mormorò «ultimamente ho come l'impressione che hai un sacco di segreti. Non mi parli più come un volta, ti aggiri in casa furtivamente, capisco che la faccenda di Michael sia troppo per te, ma cerca di non chiuderti in te stessa. Per una volta lascia che siano gli altri a occuparsi di te. Ne hai bisogno.» disse sfiorandole il viso umido.

La sorella sospirò. Odiava tremendamente mentirgli, ma non poteva raccontagli cosa incasinava davvero la usa vita. Luke non avrebbe capito. Non adesso.

«Promettimi che non mi giudicherai.»

«Puoi fidarti.»

«È questa città Luke, il trasferimento. Mi manca Toledo. Mi manca casa, mi manca la nostra vecchia vita, qui non c'è niente, sento solo un vuoto al petto che non riesco a riempire.»

Il fratello la strinse in un abbraccio, ed Anne si sentì morire per tutte le menzogne che stava continuando a raccontare.

Qualche altra lacrima abbandonò le sue iridi chiare, Luke lasciò la sorella sfogarsi e rimase semplicemente in silenzio.

Perché certi silenzi non vanno commentati, racchiudono a se più di quello che ci si aspetta e il rapporto tra Anne e Luke, era proprio così, non andava spiegato: ci sarebbero sempre stati l'uno per l'altra a qualunque costo.









TITANIUM
Esattamente non ho molto da dire su questo capitolo, si spiega già da se.
Anne sta provando sulla sua pelle quello che Calum sta passando, e diciamo che era ora che aprisse gli occhi, per il resto finalmente Michael è rientrato nella storia sebbene abbia perso un po' di ricordi.

Ve lo aspettavate?

Penso un po' di sì.

Che dire vi sta piacendo come la storia sta prendendo piega? Fatemi sapere cosa ne pensate, se avete dubbi o perplessità, sarò felice di chiarirli.

Scusate per eventuali errori, love ya!✨

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