Anatema

10.

Glasgow era molto più bella di sera, le strade poco illuminate dai lampioni e i pub ai lati delle strade da cui provenissero della musica talmente forte da rompere i timpani, facevano sembrare questa città quasi come la Toledo a cui Anne era tanto legata.

Un senso di nostalgia la pervase non appena mise piede all'interno della grande sala. Brulicava di ragazzi e ragazze, ed Anne pensò che probabilmente doveva essere uno dei soliti ritrovi dei giovani della grande città. Sembrò sentirsi a casa.

«Anne» Luke la richiamò strappandola dai suoi pensieri, i due erano venuti da soli con l'auto del fratello e tra la folla stavano cercando Michael e il gruppo di amici che avrebbero dovuto conoscere. «Laggiù in fondo.» esordì lui indicandole da lontano un punto indefinito della stanza, guizzò lo sguardo e incrociò il volto del ragazzo che le avesse stregato il cuore.

Sapeva però che non avrebbe potuto comportarsi come la scorsa sera, suo fratello Luke ancora non sapeva niente della loro apparente relazione e per il momento avrebbero attenuato il tutto, fin quando non si sarebbero sentiti pronti. Così non volendo dare nell'occhio, non appena avanzarono verso di loro, l'attenzione di Anne si spostò su altro. Su tre ragazzi per precisare. Uno dalla capigliatura morata, l'altro biondo e una ragazza capelli per metà nero e biondo.

La ragazza in questione era particolarmente avvinghiata a Michael, lo teneva ben saldo dal braccio mentre scherzavano con il resto dei loro amici.

Improvvisamente un senso di gelosia la pervase.

Non appena Luke tossicchiò e questi si accorsero della loro presenza, Michael per primo sembrò illuminarsi alla vista di Anne.

«Speravo sareste venuti!» disse e un sorriso a trenta due denti si fece largo sul suo volto. Si rivolse verso Luke e questo lo salutò con la solita stretta di mano tipica dei ragazzi, mentre Anne si limitò a sussurrare un breve "ciao" e agitando la mano di poco in segno di saluto.

«Mike caro non ci presenti ai tuoi amici?» a parlare fu la stessa ragazza su cui Anne aveva puntato gli occhi, la stessa che stava mangiando con gli occhi su Luke. L'irritazione di Anne presto aumentò, tale da farla avvicinare al fratello come protezione.

«Oh si giusto Melanie hai ragione, questi sono i fratelli Price, Luke» indicò il biondo che le porse una mano cordialmente «ed Anne.» che invece sorrise tirata. Poco dopo con un fischio Michael attirò l'attenzione dei due ragazzi poco più in fondo facendoli avvicinare. «Loro invece amici miei» disse rivolto ai due fratelli «sono Adriel e Louis.»

Il primo dei due, sorrise ad Anne e le si avvicinò per prenderle la mano e baciarle il dorso. «Lieto di conoscerti.» sfoderò un breve inchino, che fece ridere Melanie sotto i baffi.

«Smettila di fare il don Giovanni, Adriel» Louis intervenne all'istante punzecchiandolo «il piacere è anche mio.»

Anne sentì presto le gote colorarsi di rosso, tutte quelle attenzioni non facevano per lei. E si sentì un po' a disagio. Inoltre qualcosa nel suo istinti la spingeva a credere che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Aveva lo stomaco in subbuglio.

Volle comunque darci poco peso, e una volta che le presentazioni giunsero al termine, si accomodarono in un divano circolare con al centro piazzato un grazioso tavolo di vetro. Cominciarono a parlare del più e del meno cercando di conoscersi meglio, e sembrarono tutti molto affiatati eccetto però Anne, che di colpo era diventata abbastanza taciturna.

La sua mente in un modo o nell'altro la rinviavano a Calum, non sapeva nemmeno lei del perché lo stesse pensando, eppure le veniva quasi naturale preoccuparsi per lui. Da quando gli aveva letteralmente gridato in faccia di non volerlo più vedere era come se qualcosa si fosse spezzato, per quanto lo detestasse e odiasse la sua insistenza, aveva esagerato, anziché aiutarlo l'aveva allontanato senza troppi scrupoli.
Se lei era davvero la sua unica speranza, non poteva di certo comportarsi da egoista e negargli una seconda possibilità.