19.

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Dopo la notte trascorsa in giardino, la mattina seguente Anne si sentiva davvero stanca, tanto da non riuscire a reggersi in piedi.

«Hai una bruttissima cera.» constatò Melanie seduta al suo stesso tavolo.

D'altro canto Anne non riuscì a non darle torto, e annuì in risposta. Erano state strazianti le ore precedenti, e la sua mente bramava del meritato riposo. Allo stesso tempo anche Adriel e Louis avevano preso posto in mensa. Prima di all'ora non si erano mai incontrati a scuola, l'istituto era davvero grande e non prima delle presentazioni fatte da Michael giorni fa, nessuno aveva mai fatto caso all'altro. Adesso invece sebbene si conoscessero da poco, sembrava come fossero amici da sempre.

«Sicura di stare bene?» domandò Adriel - portando alla bocca una forchettata di pasta - poi assottigliò lo sguardo per osservare l'amica nel dettaglio. «Hai delle occhiaie pazzesche.»

Anne sbadigliò, poggiando il capo sopra la mano destra. Cercava di tenere le palpebre aperte ma con scarsi risultati.

«Sembra che tu abbia fatto una maratona after.» constatò invece Louis, con un cipiglio sul volto.

«Sto bene, ho solo dormito poco.» farfugliò continuando a sbadigliare. «Dovevo completare una relazione di italiano, non preoccupatevi.»

Melanie, Adriel e Louis si scambiarono delle occhiate furtive tutto sotto gli occhi stanchi di Anne. Non credevano molto alle sue parole. Secondo loro c'era ben altro sotto.

Pochi istanti a seguire, anche Ashton e Luke li raggiunsero.

«Quella ragazza, Marie è insopportabile.» esordì il biondo mentre con fatica poggiò il vassoio pieno di schifezze. Sbuffò rumorosamente. «Non perde di vista Michael nemmeno per andare al bagno. Dio, è così fastidiosa.»

Ashton non poté non essere d'accordo. Gli diede una pacca sulle spalle confortandolo. «Benvenuto nel club fratello.» asserì sbadigliando anche lui. «È da ieri che cerca in qualsiasi modo di evitarmi, dice che deve stare vicino a Michael. E' un momento difficile per lui. Come se non lo sapessi.» e gesticolando con la mano, cercò di imitare la voce di Marie.

«Io ho rischiato tre infarti nel giro di mezza giornata. È psicopatica. Ha il coraggio di entra anche nello spogliatoio maschile.» Luke rabbrividì.

Melanie rise, seguita da Adriel e Louis che per poco non rischiavano di affogarsi con il cibo in bocca.

«D'accordo ragazzi è stato bello pranzare con voi, ma devo urgentemente scappare in biblioteca.» biascicò Melanie addentando l'ultimo pezzo del suo tramezzino. «Se non consegno un libro entro oggi, rischio una multa di ben 75 euro.»

Anne scattò sugli attenti. «Vengo con te.»

Melanie annuì, e in poco tempo entrambe le ragazze afferrarono le loro borse. Si diressero così verso l'entrata, scontrandosi con Michael e Marie. La rossa teneva ben stretto il suo apparente fidanzato dal braccio. Lanciò un occhiataccia fulminea ad Anne come era solita fare urtandola prepotentemente con la spalla. «Sta più attenta, Price.» sibilò.

Melanie roteò gli occhi altamente irritata. Non si sarebbe mai abituata alle scenate di Marie.

«È sempre stata così. Acida intendo. Non ha mai fatto del bene a Michael.» disse Melanie attirando l'attenzione della biondina. «Ricordo che quando lo conobbi, era sempre depresso. Scriveva canzoni che parlavano di una ragazza che gli aveva spezzato il cuore - cominciò a raccontare - e quella ragazza era proprio lei. L'ha fatto soffrire parecchio. Credo che c'entrasse anche un altro ragazzo.
Spero che ricominci a ricordare prima del dovuto. Gli ha recato solo del male. Non hai idea di cosa ha passato. Non merita ancora una volta le sue bugie.»

Anne rimase sopra pensiero, e non si accorse di aver percorso i lunghi corridoi dell'istituto in completo silenzio. Erano già dentro la biblioteca e Melanie si era allontanata per avvicinarsi ad una ragazza che con molto stupore Anne riconobbe. Anch'essa si avvicinò alle due ragazze.

«Ciao, che bello vederti,» esordì Dena riconoscendo Anne «ti ringrazio per avermi riportato il libro, Benjamin me l'ha ridato proprio questa mattina.» le sorrise.

«Ma figurati, grazie a te di avermelo prestato.» rispose Anne, sorridendo dolcemente.

«Dovrei restituire anch'io un libro, potresti appuntarlo?» si intromise Melanie di slancio. «sono già con un giorno di ritardo.»

«Nessun problema, seguitemi» disse sempre Dena, estraendo un penna dalla tasca laterale che aveva sulla maglia blu, poco più sotto del cartellino riconoscitivo che indossasse.

Mentre le due sbrigavano le ultime pratiche formali, Anne si soffermò ad osservare proprio la targhetta che riportasse il suo nome, notando qualcosa in particolare.

«Sono nuovi questi segna nome?» chiese con non curanza.

Dena annuì. «Il preside ha chiesto espressamente di essere più convenzionali.»

«Oh capisco, noto con sorpresa che hai un secondo nome.»

«Oh si, la G sta per Giuliette, in realtà è il mio nome di battesimo. Ma preferisco farmi chiamare Dena. E' più moderno e facile da ricordare.»

Anne boccheggiò per qualche istante.

Giuliette, era lei.
Dena, era Giuliette.







BOOM YEAH

Ho come l'impressione che non sia stato un vero e proprio colpo di scena, forse già vi immaginavate che Giuliette era Dena, o forse no? Uhm...

Fatto sta che ora che il volto della ragazza misteriosa è stato rivelato, ci manca da capire cosa diamine è successo tra lei e Calum, e cosa più importante perché l'ha fatto o come diamine ci sia riuscita.

Sono tutte domande a cui avrete una risposta, sebbene mancano appena pochi capitoli alla fine, tutto sarà risolto prima che riuscirete a dire zucchina!

Fatemi sapere le vostre impressioni, mi fa sempre piacere leggere i vostri commenti.
Ci vediamo al prossimo capitolo.

Ho sempre più nostalgia di questa storia!

Love ya!

AnatemaWhere stories live. Discover now