2~ La spilla che riflette la luce

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Non è che non mi sia accorta della presenza di Potter, come un piccione del malaugurio.

Incombe dietro di me, e lo sento, anche se preferirei volentieri farne a meno, mentre saluto Tony.

E una persona sana di mente si dileguerebbe, mentre la ragazza che lo odia con cui stava bisticciano poco prima, improvvisamente incontrasse il suo ragazzo.

Il fatto è, che Potter non è affatto una persona sana di mente, come i sei anni di conoscenza mi hanno dimostrato molte volte.

E quindi è ancora qui.
Dietro di me.
A fissarmi.

-Allora? Come sono andate le tue vacanze?- mi chiede Tony.

E, per quanto possa piacermi, in questo momento gli lancerei volentieri un manuale.

Ma dico io, sono una Caposcuola.
Cosa c'è che non va nella spilla appuntata alla divisa, che ammicca, quasi abbagliante?

Eppure le persone continuano a rallentare la mia avanzata verso la cabina dei Caposcuola.

-Tony, mi dispiace veramente, ma adesso non posso parlare. Sono Caposcuola.- rispondo, rapida.

Tony fa un'espressione delusa, come per invogliarmi a fregarmene della mia spilla e rimanere con lui a fare chissà cosa.

Non può seriamente pensare che io scelga lui, invece che del potere.

E so che questa frase potrebbe sembrare alquanto da despota, ma fidatevi: non è così che vorrebbe suonare.

-Amore dai, resta qui con me.-

Faccio per rispondere che ovviamente io non resterò con lui, ma una voce mi precede, ed io mi ero quasi dimenticata della sua presenza.

-Mi dispiace, Newman, ma la Evans proprio non può mancare all'incontro.- interviene Potter.

E io vorrei davvero, davvero, provare un barlume di gratitudine nei suoi confronti, perché l'odio danneggia gravemente la mia salute, solo che è così insopportabile anche mentre mi evita una risposta sgradevole al mio ragazzo, che non ci riesco.

E così mi volto verso di lui e lo fulmino con lo sguardo, perché dopotutto, non si muore mica per overdose di odio.

-Potter.-

-Evans?-

-Vai a chiamare Lupin, è in ritardo.-

-Remus non è per niente in ritardo, Evans. Semplicemente, non viene.-

-Cosa?! E perché non...NO!-

All'improvviso la mia voce assume una tonalità inorridita, e se fossi in me mi controllerei.

Il punto è che io non sono affatto in me, perché la spilla sul petto di Potter che riflette la luce mi ha fatto crollare il mondo sopra.

Perché quella spilla può solo voler significare più tempo insieme e, per quanto altre giovani fianciulle sarebbero onorate di tale dono, be', io non lo sono per niente.

Potter ammicca, con la sua solita espressione da sono-il-re-del-mondo, e mai come ora vorrei picchiarlo.

Eppure, da brava persona, e brava Caposcuola, che sono, mi limito ad uno sbuffo.

Mi volto nuovamente verso Tony, con un sorriso mesto.
-Mi dispiace, ma devo andare.-

Tony annuisce, dandomi un altro bacio.

Poi io mi volto fulminea verso la faccia annoiata di Potter, agguantandolo per il polso e trascinandolo verso la cabina dei Caposcuola.

Destinati ||JilyWhere stories live. Discover now