34~ Sono un Grifondoro e terzo bacio

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-James, di qua.-

-Mmmm-

-Padfoot, secondo me è sotto l'effetto dell'Amortencia-

-Non è vero!- replico.

-Be', semprerebbe di sì, cornuto di un cervo.-

-Cornuto?-

-Oddio, ora comincia...-

-Non sono affatto cornuto, caro Padfoot, perché Evans mi ha baciato, due volte, poco fa, e quindi non sono cornuto.-

-Sì, sì, prongs, abbiamo capito. Ora andiamo, su.- interviene Moony.

Entriamo in camera e mi fiondo sul letto, afferrando il morbido cuscino e abbracciandolo.

-Ora ti metterai a pomiciare col cuscino?- chiede Peter.

-Non ne ho bisogno, Lily mi ha baciato due volte.- rispondo, con tono vagamente sognante.

Moony si schiaffa una mano in faccia, sospirando.

-Ok, prongs. Ora...un bacio non è niente, lo sai vero?-

Mi alzo dal letto e fulmino Remus, perché invece un bacio di Lily è tutto, e lei me ne ha dati due.

-Sì, lo so che in realtà vale tantissimo perché lei ti ha detestato per anni, ma non vorresti...?- guarda Sirius, in cerca di aiuto.

Lui coglie al volo l'SOS, saltando in ginocchio sul mio letto, scrutandomi coi suoi occhi grigi.

-Uhm... Padfoot? Che stai facendo?-

-Non vorresti che Evans stesse con te?- sussurra Sirius, muovendo allusivamente le sopracciglia.

-Io...che?!-

-Già...che lei fosse tua e...tu fossi suo...-

-Che devo fare?- chiedo.

-Chiediglielo, idiota!- interviene Peter.

Sgraniamo tutti gli occhi, perché è raro che Wortmail prenda l'iniziativa, ma oggi Lily mi ha baciato due volte, e quindi è molto normale, in confronto, che Peter abbia deciso qualcosa.

-Ok. Lo farò domani.- affermo.

-Domani? Ma sei impazzito?! Entro domani potrebbe già essere sposata!- mi riprende Sirius.

Remus fa un verso scettico, lasciandosi cadere sul letto.

-Spo-sposata?- ripeto, terrorizzato e tremendamente geloso.

Sirius annuisce veementemente, ed io scatto in piedi, portandomi le mani ai capelli e spalancando gli occhi.

-Oddio, e ora che faccio? Quando glielo chiedo?-

-Stasera, prongs, dovrai farlo stasera.- risponde Sirius, solenne.

-E se dicesse di no?-

-Non ti dirà di no.- risponde la voce di Remus, perché lui è attualmente immerso nel letto.

-Grazie Moony. Allora vado adesso. Adessissimo.-

I malandrini annuiscono in contemporanea, ed io mi precipito fuori.

Ora che sono in Sala Comune, però, ho la netta impressione che mi abbiano raggirato.

Lily che si sposa a diciassette anni?!
Non è possibile.

E forse quella che ho sentito mentre scendevo era la risata simile ad un latrato di Sirius.

Sono stato preso dall'impulsività.

Non ho un discorso, non c'è l'atmosfera, Lily è con Prewett, non ho un discorso, sono nel panico e non ho un discorso.
Ho già detto che non ho un discorso?

Sto per ritornare su, almeno per buttare giù qualcosa, quando Alice mi nota e scatta in piedi.

-Ehi, Potter.- mi chiama.

Lily si volta nella mia direzione, con i capelli legati che frustano l'aria, e arrossisce.

Faccio un sorriso che nervoso è un eufemismo, avvicinandomi alle ragazze.

L'imbarazzo potrebbe tagliarsi col coltello.

-Prewett...potresti lasciarmi da solo con Lily?- chiedo, la voce terribilmente stridula.

Alice si dilegua forse troppo velocemente, ed io scivolo sulla poltrona di fronte a Lily, desiderando che una voragine si aprisse sotto di me.

Mi passo una mano fra i capelli, sistemandomi in seguito gli occhiali sul naso, perché Lily mi sta fissando senza dire niente, ed è peggio di un interrogatorio davanti all'intero Wizengamort.

-Allora, Lily...- comincio.

Be', di certo il discorso scritto non sarebbe iniziato così.
Sarebbe cominciato in un modo elegante e sublime, e lei non avrebbe mai nemmeno preso in considerazione l'idea di dire qualcosa diverso da "Sì".

Ma quel cane pulcioso di Sirius mi ha fatto precipitare giù senza un piano d'azione, ed eccomi qui: San James contro il Drago Evans.

-Sì?-

A quanto pare la mia pausa è durata troppo per essere scambiata con un respiro profondo.

E ora come continuo?
Introduco il discorso o no?

-Ecco...-

Forza, sono un Grifondoro o no?
Sei un Grifondoro o no, James Potter?

Mi passo la mano fra i capelli.

Sono un Grifondoro o no?
Nobiltà d'animo, cavalleria, coraggio.
Sei un Grifondoro o no?

-Mi ricordo la prima volta che ti ho vista. Non è stato quando sei entrata nel treno, ma quando stavi fuori. Ho visto i tuoi capelli rossi a kilometri di distanza. Per me il rosso è sempre stata la gloria. Il trionfo. Il coraggio. Il colore del sangue che mi sarebbe uscito da una ferita, o la luce dell'incantesimo di disarmo. E poi sei arrivata tu e il rosso è diventato solo il colore dei tuoi capelli. E lo so che ti ho stressato per tutti questi anni, e che ne ho combinate tante, perché me ne sono reso conto. E se adesso mi chiedi da quando mi sei piaciuta... be', non saprei che rispondere, perché probabilmente è così da sempre. Ciò che sto cercando di dirti è che fin'ora sei sempre stata irraggiungibile, ma adesso non più. E ho paura che tu possa scegliere qualcun'altro, perché io ho disperatamente bisogno di te. Perciò, Lily Evans, vuoi diventare la mia ragazza?-

Statue di marmo.
Voglio statue di marmo a grandezza naturale.

Lily ha gli occhi sgranati, le labbra socchiuse, sorpresa più di me per questo discorso divino.

Sono un Grifondoro o no?!
Oh, sì.

E poi Lily sorride, avvicinandosi.

-Be', James, me l'hai chiesto in modo così magnifico che non posso dirti di no.-

Piego la testa di lato, leggermente, sospettoso.

-Quindi è un sì, Evans?-

-Certo che è un sì, Potter!-

E poi ci stiamo baciando, per la terza volta, e le labbra di Lily sono così piene e dolci, e profuma così tanto di fiori.

Ed è la mia ragazza, adesso.
E mi sembra assurdo.





Destinati ||JilyWhere stories live. Discover now